Arrivando alle Terme di Caracalla si rimane come storditi di fronte alle tavole di Francesco Corni esposte in due sale. Sembra qualcosa di familiare, che abbiamo imparato a conoscere, oppure è del tutto nuovo? Rimane il dubbio sull’autore, ma non sulla qualità dell’opera, che è comunque avvincente.
Sono esposte per la prima volta nella capitale le “Prospettive impossibili” di Francesco Corni un geniale archeologo, disegnatore, rilevatore negli scavi in varie località italiane e straniere, che al favoloso talento grafico univa una preparazione eccezionale, una capacità di realizzare immagini che restituiscono non solo il profilo di edifici storici conosciutissimi, ma tramite spaccati che rivelano gli interni, esemplificano anche le antiche tecniche costruttive. Non un semplice illustratore geniale, dunque, ma un artista completo che rimanda quasi subito al genio di Piranesi.
Francesco Corni, chi era costui ? c’è da chiedersi. Perché non è famoso come merita? Nato a Modena nel ’52, muore nel 2020 in provincia di Torino dopo una vita dedicata alla documentazione dei beni culturali e ambientali, prima come rilevatore nei cantieri archeologici, poi come prezioso collaboratore delle regioni, delle Soprintendenze archeologiche e di musei come il Museo Ebraico di Ferrara. E’ autore di tavole, libri illustrati, guide, documentari anche per la Rai.
Ed ecco la mostra organizzata dalla Soprintendenza Speciale di Roma diretta da Daniel Porro, curata da Mirella Serlorenzi e Elisabetta Corni, figlia dell’artista e presidente della Fondazione Corni. Propone un affascinante racconto per immagini della Roma antica con le sue strade e i suoi edifici più rappresentativi. Si snoda in due ambienti coperti delle Terme, “Immaginare Roma” è il titolo. Vengono presentati una sessantina di disegni, per la maggior parte inediti che hanno trovato il loro posto in un luogo ideale. Nella prima sala le tavole esposte restituiscono una passeggiata tra passato e presente nella città antica dal Campidoglio al Foro Boario, i principali monumenti, i Templi di Portuno e Ercole. E lo spaccato degli attuali edifici del Ghetto di Roma con all’interno le colonne del Portico di Ottavia. Nella seconda si affrontano temi importanti come l’acqua, le terme, i giochi, i grandi cantieri, le tecniche costruttive. Il Circo di Domiziano, l’attuale Piazza Navona. Di particolare interesse le tavole dedicate alle Terme di Diocleziano e di Caracalla. E poi le prospettive impossibili del Pantheon, del Foro Romano, dei Mercati di Traiano.
Infine il Colle Vaticano nella sua complessa evoluzione attraverso sei tavole. Dal primo secolo dopo Cristo quando era parte degli Horti di Agrippina passando per la Basilica Costantiniana fino al barocco imperante di Bernini che abbraccia la città col suo colonnato .
La mostra è stata anche l’occasione della presentazione da parte degli archeologi Andrea Carandini e Paolo Carafa del volume inedito di Corni “Roma, i luoghi del potere” che raccoglie i disegni dedicati all’urbe realizzati fra il 2013 e il 2019 (anch’essi per la maggior parte inediti).
Terme di Caracalla – Viale delle Terme di Caracalla
Orario: da martedì a domenica, dalle 9 alle 19
Fino al 19 ottobre 2025