MAMbo e Museo Civico Medievale: due anniversari a Bologna

da | 29 Apr 2025 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Per i cinquant’anni della GAM e i quaranta del Museo Civico Medievale, i Musei Civici di Bologna propongono un programma straordinario di eventi, mostre e aperture gratuite

Nel 2025 Bologna festeggia due tappe fondamentali della sua storia culturale: il 1° maggio ricorre il cinquantesimo anniversario dell’inaugurazione della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, antesignana del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; il 5 maggio cade il quarantesimo del Museo Civico Medievale.
Per celebrare queste due significative ricorrenze, i Musei Civici di Bologna propongono un programma straordinario di eventi, mostre e aperture gratuite.
Il 1° maggio i riflettori saranno puntati sul MAMbo e sul Museo Morandi, mentre il 5 maggio sarà il turno del Museo Civico Medievale. Si tratta di due appuntamenti distinti, ma complementari, per riscoprire la memoria storica e la vitalità culturale di Bologna.

Cinquant’anni della GAM di Bologna, l’antesignana del MAMbo

La Galleria d’Arte Moderna di Bologna fu inaugurata il 1° maggio 1975 in Piazza della Costituzione, in un edificio progettato appositamente dall’artista e architetto Leone Pancaldi. Nata in un clima di grande fermento intellettuale, la GAM rappresentò per trent’anni il cuore pulsante della ricerca artistica cittadina, grazie a un’attività espositiva divisa tra avanguardia contemporanea e rilettura critica della storia dell’arte italiana e internazionale.
Espressione di questa dualità furono eventi come la Settimana Internazionale della Performance, le mostre monografiche sui protagonisti del Novecento e le attività parallele della sede di Villa delle Rose.
Oggi, a cinquant’anni esatti da quella prima apertura, il MAMbo – inaugurato nel 2007 nell’ex Forno del Pane – raccoglie e rinnova l’eredità della GAM, affermandosi come punto di riferimento per la scena artistica contemporanea.

La mostra fotografica: Antonio Masotti. Nascita di un museo

A suggello delle celebrazioni per i cinquant’anni della Galleria d’Arte Moderna di Bologna, il MAMbo ospita fino al 18 maggio 2025 la mostra Antonio Masotti. Nascita di un museo, a cura di Uliana Zanetti. L’esposizione, allestita nel Foyer del museo, propone una selezione di stampe originali del celebre fotografo bolognese, autore di un prezioso servizio che documentò il processo di allestimento e apertura della GAM nel 1975. Le immagini, oggi digitalizzate e proiettate, restituiscono, uno sguardo d’epoca su mostre inaugurali come Avanguardie e cultura popolare, nonché sulle personali dedicate a Luciano Minguzzi, Xanti Schawinsky e Luciano De Vita. La mostra rientra nella rassegna Quante storie nella Storia, promossa dagli enti archivistici e culturali dell’Emilia-Romagna.

Esposizioni temporanee e laboratori interattivi al MAMbo

A completare il programma del 1° maggio, il MAMbo propone due esposizioni temporanee di grande rilievo. Facile ironia. L’ironia nell’arte italiana tra XX e XXI secolo, a cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, raccoglie oltre 100 opere e materiali d’archivio di più di 70 artisti, offrendo una riflessione articolata su come l’ironia abbia attraversato generazioni di linguaggi artistici.
Nella Project Room, Valeria Magli. MORBID esplora l’universo della performer e coreografa attraverso documenti visivi, abiti di scena e opere d’arte.
Il pomeriggio (dalle h 15.00 alle 18.00) si arricchisce con Ridiamoci su!, un’attività laboratoriale aperta a tutte le età, ispirata all’opera The great wall of memes di Valentina Tanni: un’occasione per reinterpretare con spirito critico e ironico le opere della collezione permanente, creando meme visivi in un dialogo originale tra arte storica e linguaggio digitale contemporaneo.

Quarant’anni del Museo Civico Medievale

Con l’inaugurazione del Museo Civico Medievale il 5 maggio 1985, ospitato nel quattrocentesco palazzo Ghisilardi, l’Amministrazione Civica di Bologna portò a compimento un progetto di riorganizzazione museale atteso da anni.
Il nuovo museo nasceva dallo scorporo delle sezioni medievali e rinascimentali dal Museo Civico Archeologico e rispondeva due esigenze cruciali. L’obiettivo era infatti quello di modernizzare la struttura archeologica liberando spazi espositivi e restituire, al contempo, dignità autonoma alle opere medievali.
L’allestimento museografico, curato dall’architetto Cesare Mari (PANSTUDIO), segue un percorso su due livelli: al piano terra e nell’interrato le testimonianze della Bologna medievale; al primo piano le collezioni d’età moderna. Il risultato è una narrazione organica e coerente dell’evoluzione artistica felsinea.

Ceramiche e collezioni rinascimentali

Alle ore 17.30 del prossimo 5 maggio, il Museo Civico Medievale inaugurerà anche una nuova sezione dedicata alle ceramiche rinascimentali.
La collezione, visitabile nella sala 24 del primo piano,  include manufatti istoriati con temi mitologici, religiosi e ornamentali. Tra le opere esposte spiccano pezzi provenienti da Faenza, Urbino e Casteldurante, veri capolavori della maiolica italiana. Non mancano esempi pregiati di ceramiche ispano-moresche a lustro metallico, provenienti da Manises, decorate con motivi vegetali e animali dai riflessi rubino e blu. Una raccolta che racconta il gusto e il collezionismo raffinato di epoche passate.

La donazione Norman Jones al Museo Civico Medievale

Il patrimonio del Museo Civico Medievale si è arricchito nel tempo grazie a preziose donazioni, tra cui quella della famiglia Jones. La figlia di Norman Jones, collezionista inglese, ha donato al museo nel 2023 una raccolta di 146 pezzi d’arte orientale.
Una selezione di 47 oggetti è ora visibile nella mostra Prospettive d’Oriente, aperta fino al 5 maggio. Tra miniature indo-islamiche, netsuke, xilografie giapponesi e tessuti africani, l’esposizione documenta un viaggio eclettico tra culture e tecniche diverse. Un tassello nuovo e affascinante nella narrazione del museo, che rafforza il suo ruolo come custode della memoria e dell’incontro tra civiltà.

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