Opificio delle Pietre Dure di Firenze: in mostra il Satiro restaurato

da | 1 Apr 2025 | Arte e Cultura

Dal 1° aprile al 31 maggio 2025, il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze ospiterà “il Satiro che si guarda e si tocca la coda” del Museo Archeologico Nazionale di Firenze restaurato per l’esposizione “Caring for Art. Restauri in mostra”. L’iniziativa, volta a valorizzare il lavoro degli specialisti dell’Opificio, mostra al pubblico alcune opere a intervento concluso prima che siano restituite alle proprietà.

Un restauro che svela la storia della statua

Lo studio condotto dagli esperti dell’Opificio delle Pietre Dure ha rivelato particolari sorprendenti sulla composizione della scultura. “Il Satiro che si guarda e si tocca la coda” è un’elegante replica di età romana imperiale di un originale ellenistico probabilmente in bronzo ed è nota per il suo movimento dinamico e avvolgente. Il restauro ha permesso di approfondire la sua storia e svelare dettagli inediti, come la sua provenienza dalla prestigiosa collezione di Niccolò Gaddi, una figura chiave del collezionismo fiorentino del Cinquecento, vicino a Francesco I e Ferdinando I de’ Medici.

Le tecniche impiegate

Già in passato era noto che “ fosse frutto di un restauro integrativo tardo-cinquecentesco, pratica comune nelle collezioni romane e fiorentine dell’epoca. Tuttavia, grazie alle indagini petrografiche, si è potuto stabilire con precisione che le due parti antiche, la testa e il busto, provengono in realtà da due statue differenti. Le sofisticate tecnologie impiegate durante il restauro hanno permesso di ottenere risultati straordinari. Gli specialisti hanno utilizzato laser per la pulitura delle superfici, tecniche innovative con batteri siderofori per rimuovere macchie di ruggine sul marmo e scansioni 3D per integrare le parti mancanti con stampe in resina ricoperte di polvere di pietra. Queste metodologie all’avanguardia hanno consentito non solo di ripristinare l’armonia estetica della scultura, ma anche di ricostruire la sua storia con maggiore precisione.

Una mostra tra passato e presente

La statua del Satiro ha avuto una storia complessa prima di giungere ai laboratori dell’Opificio delle Pietre Dure. A dicembre 2019, è stata prelevata dai depositi di Villa Corsini a Castello, dove era stata custodita insieme ad altre opere del Museo Archeologico di Firenze fin dagli anni Ottanta. La sua collocazione precedente risaliva al 1950, quando era esposta nel “Salone delle Sculture”, e ancor prima sotto l’Arcata X del giardino del Museo Archeologico, come testimoniato dalla guida del museo redatta da Luigi Adriano Milani nel 1912. Fu proprio Milani, noto archeologo e direttore del museo, a scegliere questa piccola ma preziosa opera per arricchire le collezioni del Museo Archeologico fiorentino.

Dopo quasi settant’anni di assenza dalle sale espositive, la statua sarà nuovamente ammirabile dal pubblico nel museo che l’ha accolta per secoli. Ma prima di fare ritorno al Museo Archeologico Nazionale, sarà protagonista di un’esposizione temporanea nel Museo dell’Opificio delle Pietre Dure.

Un viaggio immersivo per il pubblico

L’opportunità di osservare la scultura da vicino offrirà ai visitatori un’esperienza unica. Come sottolinea Emanuela Daffra, soprintendente dell’Opificio delle Pietre Dure, l’allestimento consentirà di girare intorno alla statua, apprezzandone il dinamismo e la raffinata composizione che esprime un elegante movimento rotatorio di contrapposti. Inoltre, sarà possibile cogliere i dettagli più affascinanti delle parti originali, come la mano infantile che si appoggia delicatamente sul fianco, e scoprire le numerose novità emerse durante il restauro.

La mostra sarà arricchita da approfondimenti sulle tecniche di restauro utilizzate e dalle scoperte scientifiche realizzate nel corso dell’intervento. Sarà un’occasione privilegiata per comprendere il valore della conservazione dei beni culturali, unendo storia, archeologia e innovazione tecnologica.

Dove e quando visitare la mostra

L’esposizione sarà visitabile dal 1° aprile al 31 maggio 2025 presso il Museo dell’Opificio delle Pietre Dure, in via degli Alfani 78, Firenze. Il museo sarà aperto dal lunedì al sabato, dalle 8:15 alle 14:00. L’ingresso è compreso nel biglietto del museo, con un costo di 6,00 euro per il biglietto intero e 2,00 euro per il ridotto.

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