La scoperta “sensazionale” è stata fatta durante i lavori di riordino e studio dei materiali della collezione egizia conservata al Castello del Buonconsiglio e donata nell’Ottocento da Taddeo de Tonelli, ufficiale dell’Impero austro-ungarico, collezionista ed appassionato dell’antico Egitto.
Sono stati identificati quattro frammenti del papiro di Senemnetjer dall’archeologa del Museo Annamaria Azzolini e dall’egittologa Barbara Gilli. Il papiro originale, da cui sono tratti questi quattro reperti, è databile al regno di Hatshepsut/Thutmosis III (1479-1425 a.C.) ed è stato rinvenuto a Saqqara, realizzato per l’ammiraglio di flotta e capo dei rematori del tempio di Ptah situato a Menfi. Il testo geroglifico, così come la figurazione, permette di riconoscerlo come scritto funerario e di annoverarlo tra i primi esemplari papiracei conosciuti del Libro dei morti, in antico egiziano «Formule per uscire di giorno», una composizione di testi di carattere magico-funerario per guidare ed aiutare il defunto nel suo percorso nell’Aldilà.
Ad oggi, prima della scoperta, se ne conoscevano solo due frammenti, uno custodito al Museo archeologico di Firenze, l’altro disperso, ma noto grazie al disegno copiato dall’egittologo Karl Richard Lepsius, come si legge sul sito del sito di Trento.
Frammenti del papiro di Senemnetjer scoperto al Buonconsiglio di Trento
