I resti saranno visibili al pubblico
Ritrovati i resti di una basilica romana di duemila anni fa – tra la fine degli anni ‘70 e l’inizio degli anni ‘80 d.C. – sotto un edificio commerciale di Londra. È una delle scoperte più significative nella capitale da parte degli archeologi del Museum of London Archaeology (Mola). Qui si prendevano decisioni cruciali per la città.
Una basilica romana nel cuore di Londra
Sulla pagina istituzionale del Mola è raccontata con soddisfazione la storia: “Recentemente abbiamo lavorato nel seminterrato di 85 Gracechurch Street, un edificio commerciale vicino al Leadenhall Market nella City di Londra” che è in via di riqualificazione. “Attraverso decenni di ricerche e scavi precedenti, sapevamo già che questo sito si trovava sopra l’estremità settentrionale della prima basilica romana. Tuttavia, nulla avrebbe potuto prepararci a ciò che avremmo trovato quando i proprietari del sito, Hertshten Properties, ci hanno chiesto di avviare nuove indagini prima di una riqualificazione pianificata”.
Le prove per vedere i livelli di conservazione
Ancora gli archeologi sottolineano la difficoltà per capire il livello di conservazione della basilica. Fanno sapere gli archeologi: “Sebbene sapessimo che la Basilica potrebbe trovarsi sotto questo sito, era difficile prevedere quanto della struttura fosse sopravvissuta”. Gli studiosi evidenziano il fatto che eventuali resti avrebbero potuto essere compromessi da costruzioni romane successive ma anche più recenti: Per vedere quali livelli di conservazione avrebbero potuto essere presenti, “abbiamo scavato una serie di fosse di prova (piccole trincee archeologiche), posizionate strategicamente dove pensavamo potessero essere presenti muri e fondamenta”.
Un ritrovamento straordinario
Evidenziano gli archeologi: “Ciò che abbiamo rivelato è stato straordinario”. All’interno delle fosse di prova c’erano massicce fondamenta e muri fatti di selce e tegole romane: in alcune aree riteniamo che siano lunghi più di 10 metri, larghi 1 metro e profondi 4 metri. Era chiaro che parti significative della Basilica si trovavano ancora sotto l’85 di Gracechurch Street!”.
Il cuore della Londra romana
Le fondamenta si trovano in un’area della basilica, dove su un palco rialzato, magistrati, leader politici e funzionari importanti con probabilità prendevano decisioni importanti sul governo di Londra, “plasmando il passato e il presente della City”. La basilica faceva parte del più ampio Foro Romano e fungeva da centro politico, giudiziario, commerciale e sociale per i residenti e i visitatori. Archeologi e storici ritengono che sia stato costruito alla fine degli anni ’70 o ’80 d.C. durante il Governatorato di Agricola (78-84 d.C.). “Situato in un punto alto della città e costruito su una piattaforma rialzata, si estendeva su un’area grande all’incirca quanto un campo da calcio”. Questo era un chiaro simbolo del potere e dell’autorità romana, ulteriormente sottolineato dal fatto che è probabile che la basilica fosse elevata su due piani. Di fronte alla basilica c’era un cortile aperto, dove gente del posto e visitatori frequentavano e si impegnavano in attività pubbliche e comunitarie, come mercati, festival e importanti annunci pubblici.
La storia in pillole
Gli archeologi mettono in luce anche un altro importante elemento: “È interessante notare che il primo Foro Romano fu utilizzato solo per un periodo relativamente breve”. Infatti, si iniziò a costruire un secondo foro molto più grande, immediatamente attorno al primo, circa 20 anni dopo. “Era quasi 5 volte più grande: in effetti, il suo cortile avrebbe avuto all’incirca le stesse dimensioni di Trafalgar Square e potrebbe aver riflesso la rapida crescita e l’importanza della Britannia in quel momento. Gran parte del primo Foro rimase in uso fino al completamento del secondo Foro, ma fu poi demolito. Di conseguenza, sappiamo poco di come potesse essere l’interno della prima Basilica. Ci auguriamo che, attraverso ulteriori scavi a Gracechurch Street, potremo scoprire indizi sul suo aspetto”.
I programmi per il futuro
Essendo uno dei pezzi storicamente più significativi della storia romana scoperti nella città di Londra, Hertshten Properties intende continuare a esplorare, oltre che incorporare i resti nel progetto di un nuovo edificio per uffici. Inoltre i resti saranno esposti al pubblico. Sottolineano gli studiosi: “Abbiamo lavorato con i proprietari del sito e il team di progetto (Shaw Corporation, Gardiner and Theobold e gli architetti Woods Bagot), per sviluppare proposte per una nuova mostra pubblica, uno spazio per eventi e un’esperienza immersiva, in collaborazione con il Museo di Londra. Ciò offrirà ai visitatori un’opportunità unica di sperimentare come sarebbe stato stare sul palco della prima Londra romana, raccontando allo stesso tempo la storia dello sviluppo della città nel tempo”. Una domanda di pianificazione aggiornata che incorporerà il nuovo spazio dovrebbe essere presentata nella primavera del 2025. Se approvata, avranno luogo gli scavi completi sul sito, che potrebbero rivelare ulteriori dettagli sulla costruzione e sugli interni della basilica. Si prevede che la nuova esperienza sarà aperta ai visitatori a partire dal 2029/2030.
Henderson-Schwartz: “È dove si andava a discutere del tipo di decisioni che potevano influenzare i cambiamenti”
Andrew Henderson-Schwartz, responsabile dell’impatto pubblico del Mola, spiega a Euronews Culture: “Il significato di questo sito è che la basilica romana era davvero il centro commerciale, sociale ed economico di Londra. È il luogo in cui si prendevano grandi decisioni e si concludevano grandi affari. È il luogo in cui ci si recava per risolvere le controversie con un magistrato. È dove si andava a discutere del tipo di decisioni che potevano influenzare i cambiamenti che stavano avvenendo sia nella Londra romana che nella più ampia Britannia romana. Penso che sia importante preservare il passato. Ovviamente Londra è una città in rapido sviluppo, ed è fantastico che la nostra crescita sia così rapida e che ci siano così tanti sviluppi. Ma avere questi legami tangibili con il passato ci aiuta a ricordare da dove veniamo e ci dà un senso di connessione con chi è venuto prima di noi”.
Taylor: “Progetto modificato in modo completo”
James Taylor, dello studio di architettura Woods Bagot, spiega in dichiarazioni riprese da Archeomedia.net: “Il progetto è stato modificato in modo completo. Cose semplici come le colonne hanno dovuto letteralmente cambiare posizione, per evitare di distruggere tutte queste pietre speciali che abbiamo trovato nel terreno. Sarà assolutamente incredibile vedere le persone usare e godere di questo spazio, muoversi nella sala pubblica e arrivare a vedere i resti”.
Jackson: “Una delle scoperte più significative in Città”
Sophie Jackson, Direttore dello sviluppo del MOLA, dichiara: “Si tratta di una delle scoperte più significative effettuate in Città negli ultimi anni. I livelli di conservazione della basilica hanno superato di gran lunga le nostre aspettative e possediamo forse la parte più importante dell’edificio. La cosa interessante è che, attraverso le nostre indagini iniziali, abbiamo appena scalfito la superficie del potenziale di questo sito. Non vediamo l’ora di scoprire di più su questi resti, lavorando con i proprietari del sito, il London Museum e la City of London Corporation per sviluppare un’esperienza archeologica e uno spazio pubblico davvero unici e accattivanti”.