In pochi giorni, presentate oltre 2.500 domande
Via al nuovo Esame per il conseguimento dell’abilitazione nazionale all’esercizio della professione di guida turistica. Presentate oltre 2.500 domande, mentre oltre 3.000 sono in fase di compilazione. Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè: “Le guide turistiche sono una figura determinante per i nostri turisti”.
Via al bando per diventare guida turistica
Tramite la piattaforma InPA, ogni utente interessato a esercitare la professione di guida turistica può consultare il bando di esame per il conseguimento dell’abilitazione nazionale all’esercizio della professione. Un passo in avanti nell’attuazione della riforma della professione delineata dalla legge 13 dicembre 2023, n. 190 e nell’implementazione dell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche (ENGT). Per partecipare, è necessario inviare la domanda di ammissione sul portale inPA entro trenta giorni dalla pubblicazione del bando, nello specifico entro il 27 febbraio 2025; inoltre, è necessario possedere un indirizzo di posta elettronica certificata o un domicilio digitale.
Un elenco nazionale
La legge 13 dicembre 2023, n. 190, infatti, subordina l’esercizio della professione di guida turistica al superamento di un esame di abilitazione nazionale che ha per oggetto lo svolgimento di una prova scritta, una prova orale e una prova tecnico-pratica. Superato l’esame di abilitazione, i candidati saranno iscritti nell’Elenco Nazionale delle Guide Turistiche (ENGT) istituito presso il Ministero del turismo. Per ogni prova può essere assegnato un punteggio massimo pari a 40 punti e la prova si intende superata se il candidato ha riportato un punteggio pari o superiore a 25 punti.
Tre prove d’esame
La prova scritta è costituita da 80 domande a risposta multipla da risolvere in 90 minuti su storia dell’arte, geografia, storia, archeologia, diritto del turismo, accessibilità e inclusività dell’offerta turistica e disciplina dei beni culturali e del paesaggio. I programmi sono pubblicati almeno 40 giorni prima della data fissata per la prova scritta. La prova orale è invece un colloquio per valutare la conoscenza delle materie scritte e di almeno una lingua straniera a livello B2. Vi si accede con un punteggio pari o superiore a 25 nel test precedente. La prova tecnico-pratica consiste in una simulazione di una visita guidata, per misurare le competenze nel condurre visite guidate e offrire una descrizione esaustiva dei luoghi. Vi si accede con un punteggio pari o superiore a 25 nella fase orale. La prova di visita guidata verterà su una destinazione, estratta a sorte, tra quelle presenti nell’elenco dei contesti dei beni culturali, artistici, archeologici e del paesaggio individuati e pubblicati almeno 20 giorni prima della data fissata per l’inizio delle prove orali.
I requisiti
I requisiti per l’ammissione sono esplicitati dal bando: essere cittadino italiano o di uno Stato membro dell’Unione europea o, se cittadino di Stati non appartenenti all’Unione europea, essere in regola con le disposizioni vigenti in materia di immigrazione e di lavoro, fatti salvi eventuali accordi internazionali in materia; aver compiuto la maggiore età; godere dei diritti civili e politici; non avere subito condanne passate in giudicato o applicazione della pena su richiesta delle parti per reato doloso per il quale legge preveda la pena della reclusione o dell’arresto; non avere riportato condanne – anche non definitive – o l’applicazione della pena su richiesta delle parti per reati commessi con abuso di una professione, arte, industria, commercio o mestiere o con violazione dei doveri a essi inerenti, che comportino l’interdizione o la sospensione degli stessi; aver conseguito il diploma di istruzione secondaria di secondo grado o altro diploma dichiarato equipollente o equivalente dalle competenti autorità oppure una laurea triennale o una laurea specialistica, magistrale o del vecchio ordinamento. Per i candidati non cittadini italiani e non titolari dello status di rifugiato o di protezione sussidiaria, il godimento dei diritti civili e politici è riferito al Paese di cittadinanza.
La Commissione esaminatrice
La Commissione esaminatrice è nominata con provvedimento del Ministero del turismo ed è composta da cinque membri effettivi, incluso il Presidente, in possesso di comprovata qualificazione nelle materie oggetto di esame. Alla Commissione possono essere aggregati membri aggiunti, per la prova orale e tecnico-pratica, al fine della valutazione delle conoscenze linguistiche e delle competenze tecniche del candidato. I membri aggiunti partecipano ai lavori della Commissione per quanto attiene alle rispettive materie. La Commissione, prima dello svolgimento delle prove d’esame, articola il programma delle materie oggetto delle prove d’esame.
Per i candidati con disabilità
I candidati con disabilità dovranno specificare, in apposito spazio disponibile sul format elettronico, la richiesta di ausili e/o tempi aggiuntivi in funzione della propria necessità che andrà opportunamente documentata ed esplicitata con apposita dichiarazione resa dalla commissione medico-legale dell’ASL di riferimento o da equivalente struttura pubblica. La concessione e l’assegnazione di ausili e/o tempi aggiuntivi sarà determinata a insindacabile giudizio della commissione esaminatrice, sulla scorta della documentazione esibita e dell’esame obiettivo di ogni specifico caso. In ogni caso, i tempi aggiuntivi non eccederanno il 50 per cento del tempo assegnato per la prova. Tutta la documentazione di supporto alla dichiarazione resa dovrà essere caricata sul Portale inPA in formato pdf. Eventuali gravi limitazioni fisiche sopravvenute successivamente alla data di scadenza che potrebbero prevedere la concessione di ausili e/o tempi aggiuntivi dovranno essere documentate con certificazione medica che sarà valutata dalla commissione esaminatrice.
Misure per le donne in stato di gravidanza o allattamento
Sarà assicurata la partecipazione alle prove alle candidate che risultino impossibilitate al rispetto del calendario a causa dello stato di gravidanza o allattamento, anche attraverso lo svolgimento di prove asincrone e, in ogni caso, è assicurata la disponibilità di appositi spazi per consentire l’allattamento. In nessun caso il ricorrere di tali condizioni comprometterà la partecipazione all’esame. Le candidate in stato di gravidanza o allattamento dovranno specificare la propria condizione in apposito spazio disponibile sul format elettronico.
Oltre 2.500 domande in pochi giorni
L’intervento si colloca all’interno di una più ampia cornice di rinnovamento della professione, nella quale rientrano anche i corsi di specializzazione per le guide turistiche e l’obbligo di aggiornamento professionale, nell’ottica di un percorso finalizzato a innalzare il livello qualitativo del comparto, assicurando massima pubblicità, trasparenza e parità di trattamento nella selezione di accesso e fissando standard formativi omogenei su tutto il territorio nazionale. In pochi giorni dalla pubblicazione del bando per le guide turistiche, il Ministero del Turismo rende noto sui canali social che sono già state presentate oltre 2.500 domande, mentre oltre 3.000 sono in fase di compilazione.
Daniela Santanchè: “L’istituzione dell’esame e dell’elenco nazionale fungono da doppia garanzia”
Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, dichiara: “Arriva il bando per l’esame di abilitazione delle guide turistiche: un’altra promessa mantenuta, attesa da più di dieci anni, fondamentale per dare valore a una figura professionale essenziale per qualificare il comparto e raccontare, trasmettere e rafforzare l’identità italiana. Le guide turistiche sono una figura determinante per i nostri turisti perché sono coloro che raccontano ai tanti turisti che vengono nella nostra nazione le bellezze dell’Italia. Il mio dicastero ha portato avanti una riforma epocale, segnando la storia e cambiando l’universo del turismo, laddove nessun governo precedente ha mai preso in considerazione di regolarizzare questa rilevante professione. L’istituzione dell’esame e dell’elenco nazionale fungono da doppia garanzia: da un lato, per le guide stesse, naturalmente, perché ne riconoscono le professionalità e la specializzazione, ne conferiscono prestigio e, in generale, contrastano l’abusivismo; e, dall’altro lato, per i turisti, dal momento che si va a certificare le competenze di chi racconta il patrimonio artistico, culturale, naturale, storico della nostra splendida Penisola. Si va avanti mantenendo ciò che si dice”.