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“Anima beata” e “Anima dannata” di Bernini eccezionalmente ai Musei Vaticani

da | 25 Nov 2024 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Arrivano ai Musei Vaticani “Anima dannata” e “Anima beata”, due capolavori giovanili di Bernini. Un gesto di sostegno alle vittime dell’alluvione di Valencia.

La mostra “Le anime del Bernini”, è stata inaugurata il pomeriggio del 19 novembre, ai Musei Vaticani, dal Cardinale Fernando Vérgez Alzaga, Presidente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, e da S.E. María Isabel Celaá Diéguez, Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede. L’esposizione rappresenta lo stretto legame tra i più importanti capolavori dell’arte e la carità, in quanto il Cardinale ha espresso la sua più sentita vicinanza e la sua preghiera per le vittime e i parenti delle vittime colpite dalla disastrosa Dana del 29 ottobre scorso, che ha devastato la regione di Valencia e altre regioni della Spagna e, la settimana scorsa, anche Malaga e Granada. Questa esposizione nei Musei Vaticani contiene le due opere giovanili di Gian Lorenzo Bernini, “Anima beata” e “Anima dannata” , le quali solitamente non sono visibili al pubblico, perché sono conservate all’interno del palazzo di Spagna a Roma e di proprietà dell’Opera Pia-Stabilimenti spagnoli in Italia. Le due sculture sono state realizzate nel 1619, quando lo scultore aveva appena 21 anni, e rappresentano ciascuna un volto scolpito nel marmo che ritrae una condizione dello spirito: una donna dal volto in estasi è l’anima approdata, o sulla via, della salvezza eterna, mentre l’uomo con il viso deformato da una smorfia di angoscia che guarda verso il basso rappresenta l’anima di fronte alla prospettiva della dannazione eterna.
La curatrice della mostra Helena Pérez Gallardo ha spiegato che leggende narrano che Bernini si fosse messo davanti a uno specchio lasciando che la sua mano fosse bruciata dal fuoco di una candela, e da quel momento di dolore realizzò lo schizzo a modello dell’opera. A commissionare le due opere fu Pedro de Foix de Montoya, chierico letterato dell’Arciconfraternita della Santissima Resurrezione di Cristo Redentore, con sede nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli, che con molto probabilmente incaricò Bernini di lasciare i due busti all’istituzione dopo la sua morte. Per i membri di quest’ultima, la meditazione sul paradiso e sull’inferno era uno degli aspetti centrali della devozione.

Il ricavato della mostra alla popolazione di Valencia

La mostra dunque è un’occasione preziosa per gli amanti dell’artista ed in generale per il potere dell’arte anche nel sociale: l’Ambasciatore di Spagna ha sottolineato che l’Ambasciata di Spagna desidera partecipare al Giubileo 2025 e che il ricavato delle vendite del catalogo della mostra sarà devoluto alla popolazione di Valencia. L’alluvione in Spagna è stato un evento tragico e a tal proposito l’Ambasciatore ha aggiunto che è “una grandissima tragedia frutto del cambiamento climatico che ha provocato un’ingente perdita di vite umane e beni”.
Anche la dottoressa Barbara Jatta, Direttore della Direzione dei Musei e dei Beni Culturali ha espresso la sua opinione circa la mostra. Riguardo Bernini ha affermato: “Le sue opere vaticane permettono di cogliere questa sua universalità e per questo motivo a più riprese il Vaticano gli ha reso omaggio” […] Bernini in Vaticano “può essere definito attraverso l’ attività da lui svolta nel corso di alcuni pontificati e le personali relazioni con alcuni Pontefici”. Sul Giubileo poi si è così espressa: “La scelta di organizzare l’esposizione in prossimità dell’apertura dell’Anno Giubilare del 2025 rinsalda il valore di un artista universale che fece dei moti dell’animo – così incredibilmente espressi nelle due piccole sculture – la cifra di tutta la sua attività, e riporta in maniera calzante agli attuali temi giubilari”.

Di tutto l’intervento del Cardinale Presidente, queste le parole più pregne di significato: “La proposta di S.E. la Signora Isabel Celaá Diéguez, Ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, di esporre nei Musei Vaticani le Anime del Bernini è stata accolta con entusiasmo e con la volontà di condivisione ai tanti visitatori che frequentano i Musei del Papa. […] Con questa mostra dedicata a “Le anime del Bernini”, l’Ambasciata di Spagna presso la Santa Sede vuole offrire il proprio contributo al Giubileo 2025, mettendo a disposizione del pubblico due opere che altrimenti non sarebbero facilmente visibili. Questa mostra è, quindi, un’occasione per rafforzare i secolari rapporti di amicizia e cooperazione tra la Spagna e la Santa Sede. […] Desidero esprimere le mie congratulazioni e la mia gratitudine all’Ambasciatore di Spagna, S.E. María Isabel Celaá Diéguez, e agli organizzatori della mostra nei Musei Vaticani per questa iniziativa che contribuisce a diffondere le ricchezze della cultura di questa città di Roma e in Vaticano”.

 

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