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Roma, turisti come gladiatori. È polemica per l’accordo tra Airbnb e Colosseo

da | 19 Nov 2024 | Turismo

Nanni lancia una petizione: “Il Colosseo non è un Luna Park”

Airbnb consentirà a 16 turisti di combattere come gladiatori all’interno del Colosseo con tanto di armatura e simulazione di varie fasi degli scontri nell’arena. Fa discutere l’annuncio lanciato qualche giorno fa dal colosso degli affitti brevi: eventi come questi sono il mezzo per creare occasioni diverse di fruizione e valorizzazione di un bene culturale oppure sarebbe meglio che i monumenti vengano ammirati e apprezzati solo attraverso visite più tradizionali?

Cosa prevede l’iniziativa di Airbnb e Colosseo?

“Immergersi nella cultura gladiatoria e cimentarsi in una rievocazione degli storici combattimenti, filologicamente ricostruita in tutti i dettagli, nell’incredibile cornice del Colosseo”: ecco in cosa consiste l’esperienza “esclusiva” offerta da Airbnb ai suoi clienti che potranno richiedere di prenotare una sessione al Colosseo a partire dal 27 novembre alle 15:00, ora italiana, su airbnb.com/gladiatormovie fino al 10 dicembre alle 08:59, termine oltre il quale non verranno accettate ulteriori richieste.
Pensata per pubblicizzare l’uscita del «Gladiatore II» di Ridley Scott, sequel del Gladiatore, l’iniziativa fa parte di un accordo tra il Parco Archeologico del Colosseo e la celebre piattaforma, grazie al quale andranno al Parco Archeologico 1 milione e mezzo di dollari che serviranno a supportare il progetto Il Colosseo si Racconta con il rinnovo dell’esposizione permanente all’interno dell’Anfiteatro Flavio.
Si tratta di due esperienze di tre ore che si terranno il 7 e l’8 maggio 2025, gratuitamente, all’interno del Colosseo, che per la prima volta sarà aperto al pubblico dopo il tramonto.

Nanni: ‘Il Colosseo non è un Luna Park’

Si indigna l’assessore alla Cultura di Roma Capitale, Massimiliano Smeriglio che bolla l’iniziativa di “mercificazione” della cultura: “Non possiamo trasformare uno dei monumenti più importanti al mondo in un parco a tema”. Ha quindi preso carta e penna e scritto al CEO di Airbnb per chiedergli di “confermare lo stanziamento, rinunciando allo spettacolo turisti-gladiatori”.
Gli fa eco Dario Nanni, consigliere comunale e Presidente della Commissione Giubileo, che ha lanciato una petizione aperta alla firma di tutti per chiedere che venga bloccato l’accordo. “Roma non può diventare un circo, né il Colosseo può essere trasformato in un luna park. Il Colosseo, oltre ad essere uno dei monumenti più visitati al mondo, è per la nostra città simbolo di storia, cultura e identità. Per l’inestimabile valore che rappresenta per Roma e per l’intero Paese è inaccettabile che diventi un oggetto di consumo a disposizione del migliore offerente. Come bene unico al mondo per l’intero panorama storico e culturale va tutelato e protetto con azioni che ne valorizzino l’identità e la sua conservazione e non con iniziative speculative di questo tipo che avranno come risultato la spettacolarizzazione e lo svilimento di quello che è l’emblema di Roma e dell’Italia”.
“Mi auguro- ha concluso Nanni- che questa petizione possa essere firmata da tanti ma anche che il Governo intervenga al più presto per garantire che l’inestimabile valore di uno dei monumenti più importanti al mondo venga preservato e non declassato a mero parco divertimenti”.

La risposta del Parco Archeologico

Non si è fatta attendere la risposta del Parco Archeologico del Colosseo che in merito all’accordo stipulato con la piattaforma di viaggi Airbnb, ha precisato: “l’obiettivo della collaborazione è valorizzare il patrimonio storico e culturale dell’Anfiteatro Flavio attraverso attività immersive nel pieno rispetto del monumento, basate su un rigoroso lavoro di ricerca storica. La collaborazione mira a coniugare conservazione, educazione e innovazione per avvicinare un pubblico sempre più vasto alla ricchezza culturale dell’Anfiteatro”.
Le rievocazioni storiche, è stato sottolineato nel comunicato ufficiale, “sono state organizzate in collaborazione con le Associazioni Ars Dimicandi e il Gruppo Storico Romano, con le quali il Parco ha siglato un protocollo d’intesa e di collaborazione scientifica finalizzato alla volontà di rovesciare decenni di stereotipi sul mondo dei gladiatori e di costituire un format di Festival itinerante nelle principali arene italiane destinato a divulgare il patrimonio storiografico riguardante il mondo della Gladiatura. Inoltre, gli eventi di rievocazione previsti per il 7 e l’8 maggio si svolgeranno al di fuori degli orari di apertura al pubblico e non avranno alcuna interferenza con le usuali visite al sito, garantendo la fruizione completa del monumento”.

 

 

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