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Tony Cragg: “Infinite forme e bellissime” alle Terme di Diocleziano

da | 13 Nov 2024 | Arte e Cultura

Dal 9 novembre 2024 al 4 maggio 2025, il Museo Nazionale Romano ospita alle Terme di Diocleziano “Tony Cragg. Infinite forme e bellissime”, una grande mostra personale dell’artista inglese. Curata da Sergio Risaliti e Stéphane Verger, l’esposizione rappresenta un’importante opportunità per ammirare le opere di Cragg, tra i principali esponenti della scultura contemporanea, noto per le sue esplorazioni innovative nel mondo della forma, dei materiali e delle tecniche.

Le opere di Tony Cragg e l’incontro tra arte e archeologia

Organizzata da BAM – Eventi d’Arte con il supporto di Municipio I Roma Centro e sponsorizzata da Banca Ifis nell’ambito di Ifis art, la mostra “Infinite forme e bellissime” trasforma le Terme di Diocleziano in uno spazio dialogico tra antico e contemporaneo. La maestosità degli ambienti storici, con le ampie volte e le dimensioni monumentali, accoglie diciotto sculture di media e grande dimensione, realizzate in materiali quali bronzo, legno, travertino, fibra di vetro e acciaio. Queste opere, create negli ultimi venti anni, evocano forme misteriose e seducenti che rimandano alla geologia, alla biologia e al mondo naturale, rievocando onde, piante e conchiglie.

Un legame profondo con la natura e la ricerca scientifica

La ricerca di Tony Cragg si è sempre concentrata sull’indagine delle possibilità infinite offerte dalla scultura e dal disegno, con una particolare attenzione ai processi creativi della natura e alle sue strutture evolutive. Il titolo stesso della mostra, “Infinite forme e bellissime”, è ispirato a una celebre frase di Charles Darwin che racchiude l’entusiasmo e la meraviglia dell’artista nei confronti della diversità delle forme di vita e della complessità della realtà naturale.

Cragg esplora i legami tra il mondo minerale e vegetale, la geologia e la biologia, creando sculture che suggeriscono un continuo scambio di intuizioni tra il naturale e l’artificiale. Dai modelli organici e minerali fino alle forme elaborate digitalmente, l’artista sviluppa un linguaggio scultoreo che esplora i limiti fisici e strutturali della materia, generando sculture dinamiche e complesse, tese tra astrazione e figurazione.

Un dialogo tra materia e pensiero

Le opere esposte sono concepite come strutture intricate e dinamiche, capaci di mettere in discussione i limiti tra il pieno e il vuoto, l’equilibrio e l’instabilità, la tecnica e la materia. Cragg preleva, manipola e distorce le forme per dar vita a sculture che, pur richiamando paesaggi naturali, corpi umani o oggetti quotidiani, sfidano ogni categorizzazione univoca. Ogni opera nasce da un centro di gravità interno, si sviluppa in ramificazioni che sembrano scaturire da una monade primordiale, per poi propagarsi nello spazio, evocando un processo di crescita organica e creativa.

Per l’artista, la scultura non è solo una pratica artistica, ma un esercizio di conoscenza. Nelle sue opere, Cragg traduce il suo pensiero in forma scultorea, sviluppando un dialogo tra il visibile e l’invisibile, tra microcosmo e macrocosmo, attraverso un processo fluido e mai statico.

Tony Cragg, un’esperienza sensoriale

La mostra alle Terme di Diocleziano è pensata per offrire un’esperienza sensoriale coinvolgente, che stimola i visitatori a interagire con le sculture in un percorso che unisce l’immaginazione e il pensiero razionale. Grazie all’ambiente unico del complesso archeologico, le sculture di Cragg si inseriscono nel contesto storico di Roma, in una fusione tra passato e presente che invita a una riflessione profonda sul rapporto tra arte, natura e conoscenza. Per chi desidera esplorare ulteriormente la poetica di Tony Cragg, sarà disponibile un catalogo edito da Skira, che accompagna l’esposizione e approfondisce le tematiche della mostra e il processo creativo dell’artista.

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