‘La Madonna di San Simone’ sarà in Sala Alessi dal 4 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025
Palazzo Marino riapre le porte all’ormai tradizionale mostra gratuita di Natale, appuntamento fisso con l’arte italiana e internazionale. In Sala Alessi, lo storico salone di rappresentanza del Comune di Milano, dal 4 dicembre 2024 al 12 gennaio 2025, milanesi e turisti potranno ammirare un capolavoro del Rinascimento italiano ed europeo: ‘La Madonna con il Bambino e i santi Simone e Giuda’, nota come ‘La Madonna di San Simone’ di Federico Barocci. È una grande pala d’altare proveniente dalla Galleria Nazionale delle Marche di Urbino. Il progetto di mostra si estende anche ai borghi storici presenti negli otto municipi cittadini.
La pala d’altare
Realizzata da Barocci tra il 1566 e il 1567, la pala monumentale realizzata in olio su tela e su carta, è stata una fra i protagonisti della grande retrospettiva dedicata a Barocci al Palazzo Ducale di Urbino, dal 19 giugno al 6 ottobre scorso. L’opera costituisce uno dei capolavori della Collezione della Galleria Nazionale delle Marche. Realizzata intorno al 1567, ‘La Madonna di San Simone’ sovrastava l’altare della settima cappella della chiesa urbinate di San Francesco. La tela rappresenta San Giuda Taddeo, identificato con l’alabarda del suo martirio, alla destra della Madonna; San Simone, riconoscibile grazie alla sega usata dai suoi aguzzini per ucciderlo; e alla sinistra del gruppo principale la Vergine col Bambino. Straordinaria è la capacità del Barocci di evocare la tenerezza umana. Oltre ai soggetti sacri, appaiono in fondo a destra anche i ritratti dei committenti, donatori dell’opera alla Chiesa, i quali esprimono una grande partecipazione alla scena sacra, simbolo di una devozione personale e collettiva.
Un disegno autografo di Barocci
L’esposizione è arricchita da un prezioso disegno autografo di Barocci, proveniente dal Gabinetto dei Disegni del Castello Sforzesco, preparatorio per una figura di devota nella pala della ‘Madonna del Popolo’, dipinto oggi conservato agli Uffizi. Realizzato tra il 1575 e il 1579, il foglio offre la possibilità di immergersi nel processo creativo di Barocci, scoprendo le tecniche dietro la realizzazione di uno dei suoi capolavori più ammirati. Si tratta infatti del frammento di un grande cartone, disegnato a carboncino e a gessetto bianco, dove i contorni della figura sono incisi con uno stilo per il ricalco della composizione direttamente sulla pala. Ora il disegno verrà esposto a Palazzo Marino, a pochi passi dal Palazzo Belgioioso, dove era conservato dalla fine del Settecento e fino al 1943, anno in cui fu donato alle collezioni civiche milanesi.
Natale nei Borghi
La mostra è a ingresso libero. I visitatori saranno accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che li accompagneranno in gruppi con visite guidate gratuite. In occasione della mostra di Palazzo Marino sarà inoltre offerta la possibilità di scoprire tesori architettonici e artistici diffusi sul territorio milanese, grazie all’iniziativa Natale nei Borghi, promossa e organizzata in collaborazione con l’Associazione Antichi Borghi Milanesi. Dal 14 dicembre al 5 gennaio, infatti, sarà possibile partecipare a visite guidate gratuite organizzate in 18 siti individuati all’interno dei nove Municipi cittadini che permetteranno di valorizzare i borghi come nuclei urbani, e di svelare i tesori d’arte che costituiscono una parte non secondaria del patrimonio culturale di Milano.
Barocci erede del classicismo di Raffaello
Federico Fiori detto Barocci (Urbino, 1533 – 1612) è erede diretto del classicismo di Raffaello e la sua opera chiude idealmente la grande stagione rinascimentale e, allo stesso tempo, quella altrettanto straordinaria del ducato di Montefeltro, dominata artisticamente da nomi che hanno fatto la storia dell’arte come Piero della Francesca e Donato Bramante.
La carriera dell’artista
Federico Barocci a trent’anni, dopo importanti soggiorni e commissioni a Roma, compie una scelta inconsueta: quella di restare nella sua città natale, lontana dai grandi centri culturali. Ciò nonostante, Barocci diviene interlocutore di papi, sovrani e imperatori, anche grazie alla mediazione del suo signore e amico, il duca di Urbino Francesco Maria II della Rovere. Diviene anche uno dei pittori prediletti da Federico Borromeo, cardinale e arcivescovo di Milano dal 1595, la cui passione per l’arte lo portò a rivolgersi a numerosi artisti stranieri per arricchire la sua collezione, contribuendo a fare di Milano una città inclusiva e aperta all’arte internazionale: così acquistò all’inizio del Seicento una splendida ‘Natività’ di Barocci, che si può ammirare alla Pinacoteca Ambrosiana.
I curatori della mostra; “Un’opera che parla al cuore
Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari, curatori dell’esposizione a Palazzo Marino, commentano: “L’opera in mostra a Milano, città con la quale l’artista ha intrattenuto importanti e continuativi rapporti per alcune opere, in particolare per la Fabbrica del Duomo, è un apice della prima maturità di Federico, al centro della costruzione del suo personalissimo stile, pieno di un dinamismo interno tutto emozionale, modulato con colori sensitivi, per intonare, francescanamente, un cantico all’armonia del creato: uomini, piante, animali. Un’opera che parla al cuore, che tocca le corde affettive, che ci coinvolge con la sua impetuosa dolcezza, la sua amorevole gentilezza”.
La mostra ‘Federico Barocci, La Madonna di San Simone’ è promossa e prodotta dal Comune di Milano grazie al contributo di Intesa Sanpaolo, partner istituzionale che da anni, insieme al sostegno di Rinascente, affianca l’Amministrazione in questo progetto annuale. La mostra è curata da Luigi Gallo e Anna Maria Ambrosini Massari, mentre l’organizzazione è affidata a Civita Mostre e Musei. Accompagna la mostra un catalogo edito da Skira Editore. L’allestimento scenografico è ideato dall’architetto Franco Achilli (collaboratore architetto Valerio Rigamonti) con le illustrazioni di Carlo Stanga. Il progetto grafico è a cura di Paola Pellizzi.
Info. Orari: tutti i giorni dalle ore 9:30 alle ore 20:00. Il 7 dicembre la chiusura è alle ore 12:00. Il 24 e il 31 dicembre la chiusura è alle ore 18:00. L’8, il 26 dicembre, l’1 e il 6 gennaio l’apertura è prevista dalle ore 9:30 alle ore 20:00. Il 25 dicembre, l’apertura è indicata dalle 14:30 alle ore 18:30.
Immagine in evidenza: ‘Madonna col Bambino, i santi Giuda e Simone e i donatori detta Madonna di san Simone’, © MiC, Galleria Nazionale delle Marche, Urbino – Ph. Claudio Ripalti.