“Questo mondo nel quale viviamo ha bisogno di bellezza per non sprofondare nella disperazione. La bellezza come la verità, è ciò che infonde gioia al cuore degli uomini, è quel frutto prezioso che resiste al logorio del tempo, che unisce le generazioni e le fa comunicare nell’ammirazione”. Con queste parole Papa Paolo VI, oggi Santo, si rivolgeva agli artisti in Cappella Sistina nel discorso che chiudeva il Concilio Vaticano II nel 1965, chiamando a raccolta gli artisti di cui la Chiesa ha bisogno.
Ed ecco la risposta della musica a un appuntamento che si rinnova anno dopo anno, con lo stesso entusiasmo dal 2002 grazie al contributo di benefattori, sostenitori e sponsor e grazie soprattuttoall’entusiasmo del suo creatore, l’imprenditore e mecenate tedesco Albert Courtial, presidente della Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, che tanto ha fatto per sostenere la musica sacra e far conoscere Roma e i tesori del Vaticano ai suoi concittadini.
A inaugurare nel modo più solenne possibile, nella Basilica di San Paolo fuori le Murala, la XXIII edizione del Festival Internazionale di Musica e Arte Sacra. sarà la Messa da Requiemper soli, coro e orchestra di Giuseppe Verdi, con l’Orchestra e il Coro dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretti dal celebre maestro inglese Daniel Harding in una delle sue primissime apparizioni in veste di direttore musicale di una delle compagini più prestigiose al mondo. Solisti il soprano sudafricano MasabaneCecilia Rangwanash, stella nascente del panorama lirico, “BBC New Generation Artist”, il giovane mezzosoprano russo Yulia Matochkina, già affermata nei principali teatri e festival internazionali, il tenore americano di origini italiane Charles Castronovo anch’egli molto richiesto e Roberto Tagliavini di Parma fra i principali bassi della sua generazione.
La Messa da Requiem venne composta da Verdi per il primo anniversario della morte del suo venerato maestro Alessandro Manzoni che, come si legge nella locandina del Teatro alla Scala, venne diretta dallo stesso autore “lunedì 25 maggio alle ore 9 pomerid”. Un capolavoro della musica sacra di tutti i. tempi in cui si ritrovano i grandi temi della spiritualità, della ricerca della fede, della paura e della debolezza dell’uomo di fronte alla morte su cui Verdi in quegli anni riflette profondamente che ottenne subito un enorme successo internazionale. L’anteprima si era tenuta aMilano il 22 maggio nella Chiesa di San Marco, diretta dallo stesso Maestro.
Dopo quest’opera di altissimo spessore artistico il Festival entra nel vivo dal 15 al 19 novembre con una programmazione fitta di eventi che coinvolgono centinaia di musicisti e orchestre, di solisti e direttori di fama internazionale, da Europa e Giappone, per sei appuntamenti musicali di forte spiritualità, facendo perno sul noto repertorio sacro e liturgico del Sette e Ottocento. E con omaggi doverosi a due grandi compositori degli ultimi due secoli: Giacomo Puccini di cui si celebra il primo centenario della scomparsa e Anton Bruckener a duecento anni dalla nascita.
Per informazione dettagliate consultare i siti:festival@promusicaeartesacra.it www.fondazionepromusicaeartesacra.org