Un’importante scoperta scientifica rivela l’uso esteso di metalli preziosi nell’opera Le tre età di Gustav Klimt, confermando il valore unico di questo capolavoro dell’artista austriaco. Le analisi, condotte dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) in collaborazione con il Centro di Eccellenza SMAArt dell’Università di Perugia, hanno individuato l’uso di oro, platino e argento sia negli sfondi sia come ornamenti delle figure femminili.
La tecnica
Le operazioni sono state coordinate dall’Ufficio Diagnostica e Restauro della Galleria Nazionale dell’Umbria. I ricercatori hanno svolto indagini con tecniche di imaging iperspettrale nel visibile e vicino infrarosso (Vis-Nir) e di fluorescenza a raggi X a scansione (Ma-Xrf) mirate alla identificazione e mappatura dei pigmenti e metalli presenti sulla tela, con particolare focus sulle preziose campiture dorate e argentate. I risultati preliminari hanno confermato la presenza diffusa di lamine e polveri metalliche dai toni iridescenti con cui l’artista ha creato effetti cangianti della superficie.
I pigmenti e i metalli impiegati da Klimt
Le tecnologie avanzate utilizzate hanno permesso di mappare con precisione i pigmenti e i metalli impiegati da Klimt, soprattutto nelle famose campiture dorate e argentate che caratterizzano l’opera. I ricercatori hanno confermato che il maestro ha usato polveri oro, platino e argento sia negli sfondi che a ornamento delle figure femminili per ottenere effetti iridescenti, dando vita a un’opera che ancora oggi brilla di una luce inimitabile.
Questa scoperta offre nuove prospettive sull’uso dei metalli preziosi durante il “periodo aureo” di Klimt, ampliando la conoscenza delle tecniche dell’artista. Particolarmente interessante è l’uso combinato di ossido di ferro e oro per ottenere tonalità più calde nei capelli della giovane figura femminile.
Il capolavoro di Klimt in mostra a Perugia
Il dipinto “Le tre età sarà” nuovamente esposto alla Galleria Nazionale dell’Umbria dal 26 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025, nell’ambito della mostra “L’età dell’oro”. I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea. Questa esposizione offrirà al pubblico l’opportunità di ammirare uno dei massimi capolavori di Klimt e di apprezzare i dettagli rivelati dalle recenti indagini scientifiche.
“La collaborazione tra la Gnam e la Gnu – dichiara Costantino D’Orazio, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria – è un’occasione importante per diversi motivi: conferma la necessità di promuovere attività di ricerca sul patrimonio custodito nei nostri musei e indica un metodo virtuoso di collaborazione tra le istituzioni, chiamate a condividere con il pubblico i risultati delle proprie indagini. Dopo in grande successo estivo, siamo felici di poter offrire ai visitatori della mostra ‘L’età dell’oro’ gli straordinari risultati emersi da queste analisi”.