“Arte fuori dal Museo” le opere d’arte escono dai depositi e vanno in albergo

da | 21 Ott 2024 | Flash News

Grazie all’accordo tra la Direzione generale del MiC, Federalberghi Lazio e LoveItaly, le opere d’arte e i reperti archeologici escono dai musei ed entrano per essere esposte, negli hotel della regione Lazio aderenti a Federalberghi, con l’obiettivo di rendere fruibili al pubblico opere conservate nei depositi dei musei. Dal 15 ottobre a Roma parte l’iniziativa “Arte fuori dal Museo” con la prima esposizione esposizione nella hall del Bettoja Hotel Mediterraneo all’Esquilino, della statua romana di marmo del II secolo d.C. della Dea Roma che esce così dai depositi del Museo Nazionale Romano. Dopo 12 mesi di esposizione, l’opera tornerà al Museo Nazionale Romano per una nuova collocazione nelle sale espositive.

“I depositi dei musei conservano numerosi pezzi di grande interesse storico o rilevanza artistica; tuttavia, è utopistico immaginare che tutti possano essere sistematicamente esposti nei percorsi espositivi permanenti o anche attraverso forme di rotazione dei reperti o di mostre temporanee. Pertanto, sperimentare nuovi modi di presentazione delle opere, anche in luoghi finora non consueti – garantendone sempre la tutela e la conservazione – può contribuire alla messa in atto di una politica di fruizione dei beni culturali molto più ampia e capillare ed incentivare la frequentazione dei musei. Questo nuovo esperimento è certamente un ottimo esempio di collaborazione tra pubblico e privato” ha spiegato il cuore dell’iniziativa il Prof. Stéphane Verger, Direttore del Museo Nazionale Romano che finora ha custodito la Dea Roma.
“Esplorare e attuare strategie innovative per rendere il patrimonio culturale accessibile a un pubblico sempre più ampio è al centro delle iniziative implementate negli ultimi anni dalla Direzione generale Musei per valorizzare e promuovere il Sistema museale nazionale e il patrimonio culturale italiano. Il recupero delle opere d’arte conservate nei depositi dei musei, realizzato attraverso interventi di restauro ed allestimenti in spazi pubblici inusuali, come quelli messi a disposizione dai grandi alberghi, rappresenta un significativo risultato della capacità di collaborazione tra le realtà attive sul territorio, siano esse pubbliche o private. Tali sforzi non solo aumentano la fruibilità delle opere da parte del pubblico, ma favoriscono la diffusione della cultura e l’educazione artistica nella comunità” ha detto il Prof. Massimo Osanna, Direttore generale Musei.

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