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Archeologia, al via il recupero della nave greca dai fondali a Gela

da | 2 Ott 2024 | Flash News

La nave greca del V secolo a.C. lunga circa 15 metri e larga 5, è stata rinvenuta nel 1995 a circa 6 metri di profondità nei fondali di contrada Bulala a Gela (CL).
Grazie ad un finanziamento del Fondo sociale di coesione di oltre 900 mila euro, la Soprintendenza del mare della Regione Siciliana ha avviato a luglio scorso lo scavo archeologico subacqueo ed ora, liberati i resti in legno dell’imbarcazione e del carico della nave, sono iniziate le operazioni di recupero sotto la direzione scientifica della Soprintendenza del mare.
La ditta specializzata in lavori subacquei Atlantis scrl di Monreale, incaricata per il recupero, completerà l’esecuzione dei lavori in 270 giorni. I lavori di restauro dell’imbarcazione verranno eseguiti all’interno dei locali di Bosco Littorio, messi a disposizione dalla Soprintendenza per i Beni culturali di Caltanissetta, dove i visitatori potranno assistere alle operazioni di restauro.
Completato il restauro, la nave sarà conservata dentro il “Museo della navi di Gela”.

«Nei prossimi mesi – dice l’assessore ai Beni culturali e all’identità siciliana, Francesco Paolo Scarpinato – i visitatori che si recheranno al Bosco Littorio potranno assistere alle operazioni di desalinizzazione e restauro dei componenti dell’imbarcazione, così come avvenuto per il Marausa 2. Una volta completate queste attività, si provvederà alla conservazione della nave dentro il “Museo della navi di Gela” all’interno dello stesso Bosco Littorio».

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