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Boom del turismo sostenibile: 8,73 miliardi di dollari entro il 2031

da | 30 Set 2024 | Mostre ed Eventi, Promozione e valorizzazione, Turismo

Dati emersi in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, dedicata al legame tra turismo e pace

 

Boom del turismo sostenibile: nel corso del 2024 raggiungerà un valore pari a 2,61 miliardi di dollari. Si stima che toccherà gli 8,73 miliardi di dollari entro il 2031, con una crescita del +234 per cento. Inoltre, il 64 per cento dei turisti è disposto a pagare un extra pur di scegliere un’opzione di viaggio sostenibile. Sono questi i principali dati emersi in occasione della Giornata Mondiale del Turismo, celebrata lo scorso 27 settembre e dedicata al legame tra turismo e pace.

Turismo sostenibile, 2,61 miliardi di dollari entro il 2031

La rivoluzione del settore turistico? Il turismo sostenibile. Secondo quando svelato da un recente report di Coherent Marketing Insights, il mercato globale del turismo sostenibile raggiungerà nel corso del 2024 un valore pari a 2,61 miliardi di dollari e si stima che, entro il 2031, arriverà a toccare gli 8,73 miliardi di dollari di valore con un tasso di crescita annuale composto del +18,8 per cento e una crescita percentuale, durante il periodo di previsione, pari al + 234 per cento.

Turisti disposti a pagare un extra per un viaggio sostenibile

Anche nel settore turistico, insomma, valgono i principi ESG, Environmental, Social and Governance. Un passo fondamentale per preservare il pianeta e le sue comunità. A guidare la domanda del mercato del turismo sostenibile è un mix di crescente coscienza ambientale, desiderio da parte dei turisti di fare esperienze di viaggio sostenibili e politiche governative di sostegno. I viaggiatori oggi sono più consapevoli e cercano mete di viaggio ecologiche e che favoriscano il rafforzamento delle comunità. Il 64 per cento dei turisti (quasi due su tre) è disposto a pagare un extra pur di scegliere un’opzione di viaggio sostenibile, per lo più legata alla natura e alle tradizioni locali. Un dato interessante e che lascia ben sperare per il futuro del pianeta.

Politiche pubbliche per salvaguardare il patrimonio naturale e culturale

Anche le politiche pubbliche sono volte a incoraggiare pratiche turistiche ecologiche con l’obiettivo di salvaguardare il patrimonio naturale e culturale. Non sono da dimenticare i benefici economici, con la creazione di posti di lavoro e progetti di sviluppo delle comunità locali. È quanto emerge da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per conto di ARB SB, società leader nella realizzazione di progetti e strategie di sviluppo sostenibile in grado di rispettare appieno i criteri ESG e i 17 principi delle Nazioni Unite contenuti nell’Agenda 2030 (SDGs), in occasione del World Tourism Day, la giornata mondiale del turismo. Occhi puntati sulla responsabilità sociale, sia dei turisti sia delle imprese, esortate a considerare l’impatto delle loro attività sulle comunità locali e a valorizzare le unicità dei luoghi dal punto di vista culturale ed enogastronomico.

I dieci principi ESG

L’esperta Ada Rosa Balzan, founder, presidente e CEO di ARB SB, ha stilato la lista dei dieci principi ESG alla base del turismo sostenibile. Il primo punto riguarda l’ambiente: ridurre l’impatto ambientale delle attività connesse al turismo, del consumo idrico, delle emissioni di Co2, ridurre i consumi energetici, gestire i rifiuti con una raccolta differenziata di quantità e di qualità sempre maggiori. Poi i trasporti: promuovere una mobilità a basso impatto ambientale; incentivare l’utilizzo di biciclette, dei mezzi pubblici durante la vacanza, suggerire e sviluppare itinerari a piedi. Centrale anche l’attenzione sulla biodiversità: adottare specifiche iniziative di tutela della biodiversità dei luoghi che coinvolgano anche i turisti, proteggere e ripristinare gli habitat naturali per garantire la continuità di presenza nel tempo.

L’obiettivo è anche di ridurre il consumo di suolo per attività turistiche, ristrutturando edifici già esistenti con uso di materiali locali e a basso impatto ambientale. Fra i principi, anche promuovere un turismo accessibile e inclusivo per tutti, valorizzare le tradizioni locali con il coinvolgimento dei residenti e offrire prodotti tipici locali anche nei punti di ristorazione del territorio. Centrale anche la pianificazione, per consentire una valutazione del carico di presenza antropica, adeguato a garantire una piacevole vacanza ai turisti e la continuità della vita quotidiana ai residenti. Importante anche promuovere lo sviluppo dell’economia locale con il coinvolgimento della comunità e delle attività presenti sul territorio; in tal senso, di fondamentale importanza è anche offrire opportunità lavorative per i giovani per evitare la desertificazione sociale dei luoghi turistici più periferici. In ultimo – ma non meno importante – diffondere, la cultura della sostenibilità e della consapevolezza riguardo l’importanza che ognuno faccia la sua parte, incoraggiando l’adozione di comportamenti sostenibili anche nella vita di tutti i giorni.

Balzan: “Pratiche consapevoli, socialmente responsabili ed eticamente governate”

Il turismo ha il dovere di operare in modo etico e trasparente, con strutture di governance basate su pratiche commerciali trasparenti e processi decisionali etici, che coinvolgano in rete investitori, imprese, comunità locali e turisti. Dichiara Ada Rosa Balzan: “L’industria del turismo deve affrontare numerose sfide a livello globale, dagli impatti del cambiamento climatico alle crisi sanitarie; i principi ESG forniscono un quadro di riferimento per la resilienza e l’adattamento del settore. Ciò include una pianificazione attenta ai temi del cambiamento climatico, strategie di risposta alle crisi e un impegno generale per il benessere dell’ambiente e delle comunità locali. L’integrazione dei principi ESG nell’industria del turismo non è solo una responsabilità aziendale, ma un investimento nel futuro sostenibile del Pianeta e della tutela delle sue diverse culture. Adottando pratiche consapevoli dal punto di vista ambientale, socialmente responsabili ed eticamente governate, il settore turistico può continuare a offrire l’incanto della scoperta, senza compromettere l’essenza stessa delle destinazioni che serve”.

Barreca: “Il turismo sostenibile rappresenta oggi una delle sfide più importanti”

Antonio Barreca, direttore generale di Federturismo Confindustria, spiega: “Il turismo sostenibile rappresenta oggi una delle sfide più importanti e al contempo una grande opportunità per il nostro settore. Promuovere modelli di turismo che rispettino l’ambiente, le comunità locali e le risorse naturali non è solo una scelta etica, ma una necessità per garantire la competitività e la resilienza del settore nel lungo periodo. Come Federturismo, siamo impegnati nel favorire pratiche che minimizzino l’impatto ambientale e sociale, e i dati più recenti mostrano un crescente interesse da parte dei turisti verso destinazioni e servizi attenti alla sostenibilità. È essenziale continuare su questa strada, affiancando politiche pubbliche e investimenti privati a favore di un turismo che valorizzi il patrimonio naturale e culturale senza comprometterlo per le generazioni future”.

Santanchè: “Fenomeno turistico come promotore di pace e amicizia tra popoli”

Il Ministro del Turismo, Daniela Santanchè, ha commentato: “In occasione della Giornata Mondiale del Turismo, celebriamo non solo il diritto al turismo, ma anche il ruolo fondamentale del fenomeno turistico come promotore di pace e amicizia tra i popoli. Oltre a essere un’industria e un’attività economica, infatti, il turismo è un fattore sociale che unisce culture e crea legami. Anche il Codice mondiale dell’etica del turismo, adottato nel 1999 dall’Organizzazione mondiale del turismo, ci ricorda che esso funge da strumento di valorizzazione territoriale nonché da vettore di dialogo e comunicazione: il turismo, incoraggiando l’incontro tra persone e istituzioni di diverse nazioni, ci consente di mantenere aperti i canali di scambio interculturale. In base a queste caratteristiche intrinseche, occorre lavorare tutti insieme – pubblico e privato – per costruire un ecosistema turistico che favorisca il benessere collettivo, basato su valori di uguaglianza, accessibilità, inclusività ed etica. Per farlo, dobbiamo ribadire come il diritto al turismo abbia tanto una valenza attiva – nel garantire a ciascuno la possibilità di fruire delle meraviglie del nostro pianeta – quanto una carica passiva – nel riconoscere il diritto dei territori a valorizzare le proprie specifiche potenzialità turistiche. Il turismo può e deve essere un ponte verso un futuro di pace. Ogni viaggio è un’opportunità per apprendere, comprendere e rispettare le differenze, ma anche per trovare ciò che ci unisce. Insieme, possiamo rendere il turismo un motore di crescita reciproca e un fattore di armonia tra i popoli. Il domani del comparto è un turismo che non solo arricchisce le nostre economie, ma nutre anche le nostre anime e promuove la pace nel mondo”.

27 settembre: Giornata Mondiale del Turismo

La Giornata Mondiale del Turismo si celebra il 27 settembre. È il giorno dedicato alla promozione globale del valore sociale, culturale, politico ed economico del settore turistico e del suo contributo al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile.  L’Organizzazione Mondiale del Turismo (UNWTO) ha istituito la Giornata Mondiale del Turismo nel corso della sua terza sessione (Torremolinos, Spagna, settembre 1979), celebrandola per la prima volta nel 1980. Tale data è stata scelta in coincidenza delle commemorazioni di una pietra miliare del turismo internazionale, il decimo anniversario dell’adozione degli Statuti del UNWTO, avvenuta il 27 settembre 1970.

Turismo e pace

La Giornata Mondiale del Turismo del 2024 è dedicata alla sinergia tra turismo e pace. Il turismo, infatti, riveste un ruolo determinante nella promozione della pace e nella sfida a stereotipi e pregiudizi. Il turismo permette di conoscere culture e creare legami con altri esseri umani. Il tema del 2024 vuole proprio sottolineare il ruolo del settore turistico nel favorire la pace tra culture e Nazioni e nel sostenere i processi di riconciliazione.

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