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A Palazzo Reale di Milano la mostra dedicata a Mike Bongiorno

da | 17 Set 2024 | Appuntamenti, Arte e Cultura, Mostre ed Eventi, Persone e Carriere

A ottobre, la miniserie Rai sul noto presentatore

“Allegria!”. Impossibile non ricordare l’augurio finale del mitico Mike Bongiorno, protagonista della storia della televisione al quale Palazzo Reale di Milano dedica la mostra ‘MIKE BONGIORNO 1924 – 2024’, in occasione del centenario dalla nascita. L’esposizione sarà aperta da martedì 17 settembre a domenica 17 novembre e vede Nicolò Bongiorno in qualità di curatore, insieme ad Alessandro Nicosia, oltre alla consulenza di Daniela Bongiorno.

I grandi nomi presenti alla conferenza stampa di inaugurazione

Tante le importanti personalità che hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione della mostra, lunedì 16 settembre: fra gli altri, Alessandro Nicosia, Nicolò e Michele Bongiorno, Giorgio Restelli, Stefano Coletta, Sabina Ciuffini, Susanna Messaggio e Ludovico Peregrini, il mitico signor No. Tutti nomi noti al pubblico che hanno voluto rendere omaggio al grande Mike.

La mostra

L’esposizione è una vera e propria esperienza immersiva che intende far conoscere Mike a tutto campo, nella dimensione pubblica ma anche in quella privata. Le sale di Palazzo Reale nelle quali è ospitata l’esposizione diventa allora una vera e propria scatola scenica, ricca di materiali molti dei quali esposti per la prima volta e con tante rarità concesse dalla Fondazione Mike Bongiorno: documenti personali, fotografie, lettere, copioni, Telegatti, ma anche filmati dell’epoca – nei quali si ripercorre la storia del presentatore e quella degli italiani dagli anni Venti ai giorni nostri – e ricostruzioni sceniche.

Dodici sezioni

Il percorso espositivo è costituito da dodici sezioni: La prima: ‘Mike Bongiorno: una storia straordinaria’, che è seguita da ‘Il sole dei Bongiorno’, ‘Tra New York e Torino’, ‘Un italo-americano e la Guerra’, ‘La Voce dell’America’, ‘Il ritorno in Italia, la nascita della TV’, ‘Il Re del quiz’, ‘Rischiatutto’, ‘La nascita della TV commerciale’, ‘Dalla Ruota della Fortuna alla TV del XXI secolo’, ‘La fenomenologia di Mike’, ‘Sempre più in alto’. Oltre alla televisione non manca il suo rapporto speciale con Il cinema, I fotoromanzi, lo sport, Il Festival di Sanremo, Il mito, la pubblicità, la famiglia.

Le ricostruzioni scenografiche

La mostra si apre con un contributo video in cui Aldo Grasso racconta quello che per lui Mike ha rappresentato nel mondo della televisione. Suggestive le ricostruzioni scenografiche che incorniciano la carriera di Mike ma anche la nostra società: uno studio radiofonico americano anni Quaranta, la sala Tv di un bar anni Cinquanta – che vedeva riunirsi gli appassionati del programma del momento – ma anche le immersive cabine rosse e bianche di ‘Rischiatutto’ e la mitica ruota della fortuna, riprodotta in scala per l’occasione. Sono raccontate anche le passioni di Mike: lo sport e la montagna.

La biografia di Mike in pillole

Michael Nicholas Salvatore Bongiorno, mamma torinese e padre italo-americano, è stato il primo volto della televisione pubblica italiana, l’uomo che l’ha letteralmente accesa il 3 gennaio 1954 con lo scopo di intrattenere l’Italia intera. Sin da subito si è imposto come modello del sentire comune, attraversando generazioni. Il suo sorriso partecipe è stato lo specchio di una vita intensa, che lo ha visto staffetta partigiana, imprigionato a San Vittore e a seguire nei campi di concentramento, poi star della radio americana tra il 1945 e il 1953 fino a diventare icona della Tv italiana. Dell’America ha mantenuto lo sguardo aperto e  innovativo, esportandone il telequiz.

Eroi comuni nei suoi quiz

Lungo l’elenco delle trasmissioni ideate, create e condotte da Mike. Anticipatore dei tempi, ha saputo, in ‘Lascia o raddoppia?’, far diventare eroi personaggi presi dalla strada, inaugurando un fenomeno che poi sarebbe diventato usuale e vincente nella televisione del futuro. Milioni di telespettatori seguivano il programma nei bar, in casa di amici e persino nelle sale cinematografiche che ripetevano il segnale televisivo, sospendendo per l’occasione la proiezione dei film. Un successo straordinario fino alle proposte inedite di girare due capolavori del nostro cinema: ‘Totò, Lascia o raddoppia?’ e ‘C’eravamo tanto amati’. È stato il protagonista di ‘Rischiatutto’che ha sempre considerato il suo programma più riuscito nel quale è stato accompagnato da una giovanissima Sabina Ciuffini, la prima valletta nella storia della Tv a cui è stata data voce.

Una televisione innovativa

Con la nascita della Tv commerciale, Mike ha contribuito al successo delle emittenti private, inventando e rivoluzionando un nuovo modo di comunicare. Silvio Berlusconi gli propose di diventare il simbolo di TeleMilano 58 perché aveva intuito che Mike, che conosceva bene i meccanismi della Tv americana, era l’unico che sarebbe stato in grado di gestire velocità e interruzioni pubblicitarie. Così è diventato l’alfiere di una Tv più moderna e innovativa. Vanno inoltre ricordate le undici edizioni che ha condotto del Festival di Sanremo, dagli anni  sessanta fino al 1997. I suoi programmi, dopo la scomparsa, sono stati riproposti con successo da altri conduttori, uno fra tutti ‘La ruota della fortuna’, presentato Gerry Scotti.

Le gag con Fiorello

Nei suoi ultimi anni ha vissuto una seconda giovinezza professionale, influenzata dal rapporto sulla scena con un travolgente Fiorello. Mike si scopre ironico, divertente e divertito. Le gag con Fiorello vivono di improvvisazione e risate. La Laurea Magistrale Honoris Causa in Televisione, cinema e produzione multimediale presso la IULM di Milano è stata un meritato riconoscimento che lo ha emozionato nel profondo.

La testimonianza di una concorrente di una puntata speciale di ‘Rischiatutto’

Toccante la testimonianza di Silvia Segala, dipendente del Comune di Milano che da bambina ha partecipato alla puntata speciale di ‘Rischiatutto’ del 21 dicembre 1972, con i bambini. Spiega alla conferenza stampa: “Sono stata scelta da lui perché ero l’unica che sembravo una bambina”. Il gioco era chiamato ‘Il gioco di mezzo’, una sorta di memory. “Ho sbagliato al primo giro”, ricorda Silvia, ma poi il turno è passato nuovamente a lei e ha vinto matite e un’enciclopedia.

Nicolò Bongiorno: “Papà è stato un grande comunicatore”

A prendere parola è anche uno dei figli di Mike Bongiorno e curatore della mostra, Nicolò Bongiorno, che a proposito della sua famiglia commenta: “È la storia di una famiglia italiana, una storia di migranti che sono partiti dalla Sicilia in cerca di fortuna”. A proposito del padre racconta: “Ha vissuto la guerra come italo-americano, guerra che è stata la sua disperazione ma anche il giro di boa della sua vita”, poiché Mike si è costruito come icona proprio durante il duro periodo della prigionia. Aggiunge nel catalogo edito da Silvana Editoriale: “La storia professionale di mio padre coincide con la storia della televisione ma anche con quella del nostro Paese dal secondo dopoguerra ai giorni nostri: i due piani si intrecciano e non si può parlare di Mike senza parlare degli accadimenti che hanno fatto l’Italia. Papà è stato un grande comunicatore, capace di rimanere puro e integro lungo una carriera al vertice durata sessant’anni. Amante della sperimentazione e precursore dei tempi, ha creato, innovato e rivoluzionato il modo di fare televisione; il suo personalissimo stile ha influenzato molte generazioni di conduttori e viene ricordato con grande partecipazione ancora oggi. Il suo è stato davvero un percorso unico e irripetibile. Ha voluto bene all’Italia e l’Italia a lui”. Nicolò ricorda che la mostra “è il frutto di un grande lavoro corale, di famiglia” e che segna “un percorso di vita di un uomo normale ma davvero straordinario, che ha sempre trovato la misura e la forza per poter dire ‘Allegria!’ a tutta l’Italia con convinzione e sincerità e che con amore, rispetto e orgoglio desideriamo restituire a tutti gli italiani che lo hanno tanto amato”.

Alessandro Nicosia: “Mostra completa perché non solo riesce a raccontare il presentatore, ma racconta anche il suo percorso umano”

Alessandro Nicosia spiega: “Ho atteso che arrivasse questo 2024 – anno in cui cadeva il centenario dalla nascita – e ho chiesto al mio fraterno amico Vincenzo Mollica di entrare in contatto con Daniela (Daniela Bongiorno, ndr), che si è entusiasmata ed è stata una guida importante con la sua solarità, che mi ha aiutato a conoscere meglio Mike. Ne è nata una mostra importante e completa perché non solo riesce a raccontare il presentatore, il re dei quiz, ma racconta anche il suo percorso umano”. Una mostra che permette al pubblico di conoscere Mike Bongiorno a 360 gradi ma anche di divertirsi. “Si evince che Mike è un uomo che rappresenta il nostro Paese perché è un personaggio di tutti”. Aggiunge a proposito di Mike: “Un uomo perbene, intelligente, rassicurante, un divo per fama ma che da divo non si è mai comportato, con il modo schietto di relazionarsi al pubblico, la naturale simpatia, la personalità calorosa e genuina che si sono riflettuti nella sua conduzione, creando un’atmosfera amichevole che riusciva a mettere a proprio agio i concorrenti dei suoi quiz, facendo sentire gli spettatori parte integrante dei programmi con il suo indimenticabile ‘Allegria!’ con cui apriva e chiudeva le trasmissioni”.

L’aneddoto

Nicosia racconta anche un aneddoto: “Durante una puntata di ‘Rischiatutto’, per introdurre una domanda sul calcio, la regia passa un piccolo contributo di montaggio dove si vedono in sequenza alcuni splendidi gol di Pelè. Appena la luce torna in sala, Mike si toglie gli occhiali, guarda fisso nella telecamera e si lascia andare a una considerazione: ‘Eh, uno così non ci sarà mai più’. Banale? Certamente. Ma in quel momento Mike aveva dato voce al pensiero della stragrande maggioranza dei telespettatori. Aveva ribadito quel meccanismo di rassicurante identificazione con l’italiano medio che è stato da sempre il suo colpo migliore”.

Giorgio Restelli: “Mike per me è stato un papà professionale”

In rappresentanza di Mediaset, è intervenuto Giorgio Restelli: “Mike per me è stato un papà professionale. Mio papà mi diceva ‘Guarda Mike, che è una persona che ha visione, che è un pioniere’. Con lui abbiamo fatto cose meravigliose”. Restelli ricorda anche quanto Mike Bongiorno abbia contribuito a far nascere e crescere la televisione commerciale  e le aziende a essa collegate, sottolineando il “grande affetto nei confronti di Mike, che non sarà mai dimenticato”.

Pier Silvio Berlusconi: “Pilastro della storia televisiva e pioniere della tv commerciale”

Pier Silvio Berlusconi, Amministratore Delegato di Mediaset, commenta nel volume  edito da Silvana Editoriale: “Mike Bongiorno ha rappresentato il ‘saper fare bene’ italiano, contribuendo alla crescita e alla trasformazione del nostro Paese. Non è stato solo un innovatore, ma un pilastro della storia televisiva e un pioniere della tv commerciale. Con i suoi quiz ha aperto mondi di conoscenze che all’epoca erano ignoti ai più, rappresentando un fenomeno culturale e sociale. La sua spontaneità e il suo entusiasmo hanno lasciato un’impronta nel cuore di milioni di famiglie. La carriera di Mike è strettamente intrecciata alla storia di Mediaset. Mio padre, Silvio Berlusconi, lo ha voluto fortemente nel Gruppo che aveva fondato. E con ragione. Io stesso ho dei ricordi bellissimi di quando, ancora bambino, l’ho conosciuto. E di quando, giovanissimo, ho iniziato a lavorare in televisione e uno dei rapporti più emozionanti è stato proprio quello con Mike Bongiorno”.

Stefano Coletta: “Nella sua grammatica televisiva ha messo al centro la vita comune”

In rappresentanza della Rai, Stefano Coletta commenta: “Rai sta festeggiando i cento anni del servizio pubblico e i settant’anni dalla nascita della Tv e questa mostra è un sigillo a quello che Mike ha fatto per la Rai. Mike ha fatto partire i criteri del servizio pubblico; ha incarnato il valore della credibilità” e “nella sua grammatica televisiva ha messo al centro la vita comune”. Coletta ricorda che Mike Bongiorno aveva la “grande capacità di saper selezionare e di saper creare personaggi”, ma anche la “capacità di innovazione”, con al centro la dimensione della “leggerezza”, poiché “tutto quello che ha vissuto  lo ha restituito con leggerezza”.

Roberto Sergio: “Icona capace di raccontare l’Italia attraverso il piccolo schermo”

Nel catalogo scrive Roberto Sergio, Amministratore Delegato della Rai: “Impossibile parlare di Rai senza parlare di Mike Bongiorno. Impossibile parlare di Mike Bongiorno senza parlare di Rai. La figura di Mike Bongiorno non è solo legata alla Tv pubblica, è il risultato di un connubio inscindibile che lascia un patrimonio culturale inestimabile nella memoria collettiva. La sua capacità di attrarre e mantenere l’attenzione del pubblico per oltre cinquant’anni testimonia la sua abilità unica di comunicatore e intrattenitore. Mike Bongiorno non è solo un volto televisivo; è un pezzo di storia, un’icona capace di raccontare l’Italia attraverso il piccolo schermo”.

Tommaso Sacchi: “Il suo stile semplice, diretto e umano è riuscito a fare breccia nei cuori dei telespettatori”

Tommaso Sacchi, assessore alla Cultura del Comune di Milano, specifica che “Il suo stile semplice, diretto e umano è riuscito a fare breccia nei cuori dei telespettatori. Il lato giocoso che emergeva in televisione era espressione di una profondità non indifferente, frutto di una vita intensa e ricca di avvenimenti”.

Daniela Bongiorno: “Hai lasciato in ogni persona un ricordo di famiglia”

Nel catalogo sono tante le voci che hanno ricordato il grand e Mike, per esempio, Sabina Ciuffini, Fabio Fazio, Fiorello, Vincenzo Mollica, Gerry Scotti, Mara Venier e tanti altri. Colpisce la testimonianza di Daniela Bongiorno, che scrive una lettera al suo Mike: “Caro Mike, leggo le cose bellissime che scrivono grandi personalità su di te: ne sono così fiera… e so che tu saresti contento come un bambino per come vieni celebrato. Un grande uomo, un uomo puro, il primo in Italia che ha inaugurato la televisione, quella pubblica e quella privata. Un innovatore, ma soprattutto un uomo che ha fatto del bene al nostro Paese. Hai lasciato in ogni persona un ricordo di famiglia: tu eri presente in ogni tinello e lì per te c’è e ci sarà sempre un posto a tavola. E per me sei stato tutta la mia vita. So quanto ti amo e quanto tu mi hai amato. Sappi che per me tu sei e sarai sempre ‘il mio Mike’, nel mio cuore per sempre. E sono immensamente grata al cielo per la fortuna e la grazia di averti avuto nella mia vita”.

Miniserie Rai in arrivo a ottobre

La mostra è promossa dal Comune di Milano – Cultura con il patrocinio del Ministero della Cultura; prodotta da Palazzo Reale di Milano, Fondazione Mike Bongiorno e C.O.R. Creare Organizzare Realizzare, con la collaborazione di Allegria, con la partecipazione di Rai e Mediaset.Main sponsor è Banca Patrimoni Sella & C. L’esposizione è realizzata anche grazie agli sponsor Barilla, Pastificio Rana, DR Automobiles Groupe, WINDTRE, con il supporto di Archivio Storico Luce, Premium Partner Stree Tvox. Il catalogo è edito da Silvana Editoriale. Oltre alla mostra, lunedì 21 e martedì 22 ottobre andrà in onda la fiction Rai ‘Mike’, con protagonista Claudio Gioè, che interpreta magistralmente Mike Bongiorno.

Info. Orari di apertura: da martedì a domenica dalle ore 10:00 alle ore 19:30; giovedì’ dalle ore 10:00 alle ore 22:30. Lunedì chiuso.

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