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“Dive e Madrine”, a Venezia la mostra al femminile sulle star del cinema italiano

da | 5 Set 2024 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Al via la mostra “Dive & Madrine”, dal 28 Agosto al 7 settembre, in occasione dell’81° Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Ministero della Cultura e Archivio Luce Cinecittà gli organizzatori.

Lunedì 2 Settembre alle ore 11 è stata presentata, nella Sala Stucchi dell’Hotel Excelsior (al Lido di Venezia), l’esposizione cinematografica “Dive & Madrine”. Alla presentazione, moderata da Fabiana Giacomotti, sono intervenute le curatrici Lucia Borgonzoni e Chiara Sbarigia e l’autore delle fotografie Uli Weber. La mostra si apre ai suoi visitatori in un viaggio tutto al femminile, attraverso le immagini di otto grandi dive italiane del passato; è un inno all’italianità e un tentativo riuscito di creare un connubio tra cinema di ieri e cinema di oggi, tra donne magnetiche del cinema di ieri e donne dal talento interpretativo e recitativo di oggi. L’organizzazione è curata dal Ministero della Cultura, dall’Archivio Luce Cinecittà e dal Sottosegretario alla Cultura Lucia Borgonzoni insieme a Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà.
La mostra unisce passato e presente, attraverso otto attrici contemporanee che, dopo aver ricoperto il ruolo di madrine nelle passate edizioni della Mostra del Cinema, reinterpretano le dive del passato, immortalate dal fotografo Uli Weber. La celebrazione del Made in Italy è pervasiva e spazia tra cinema, cultura e costume, basti pensare che le attrici contemporanee indossano, per gli scatti, abiti e accessori dei più grandi brand di moda italiani. Tra questi ricordiamo: Giorgio Armani, Armani Privè, Armani Beauty, Fendi, Dolce & Gabbana, Ferragamo, Alberta Ferretti, Versace e N21 by Alessandro dell’Acqua. Illustri sono i nomi delle attrici di oggi che posano come attrici di ieri: Kasia Smutniak lo fa per Silvana Mangano. Sophia Loren è impersonificata da Caterina Murino e Sonia Bergamasco impersonifica Alida Valli. Stefania Sandrelli è rappresentata da Rocio Morales e Claudia Cardinale da Serena Rossi. Virna Lisi sarà ricordata da Vittoria Puccini e Mariangela Melato da Anna Foglietta, fino ad arrivare alla intramontabile Monica Vitti che sarà rappresentata dalla madrina della Mostra, Sveva Alviti. Indubbiamente gli accoppiamenti delle attrici sembrano esser stati fatti in base alla somiglianza dei volti e delle espressioni delle donne del cinema di ieri e di oggi.

Le parole di Lucia Borgonzoni, Sottosegretario alla Cultura

Lucia Borgonzoni, curatrice dell’esposizione, si è espressa con queste parole, rimarcando il ruolo cruciale dell’incontro tra mondo cinematografico e mondo della fotografia d’eccellenza, come è quella di Uli Weber: “Il cinema incontra la fotografia, un connubio che segna un ponte tra passato e presente con il talento a fare da filo conduttore. Questo progetto mira, infatti, a raccontare al mondo le straordinarie storie tutte italiane di alcune tra le protagoniste del grande schermo di ieri e di oggi così come catturate dall’obiettivo. Un percorso espositivo all’insegna della continuità, che valorizza il nostro patrimonio di sempre e al contempo promuove gli artisti contemporanei”.

Le parole di Chiara Sbarigia, Presidente di Cinecittà

Queste, invece, le parole di Chiara Sbarigia, anch’essa curatrice dell’evento, la quale rimarca il ruolo essenziale del contributo dell’Archivio Luce, che si pone come testimonianza preziosa e nevralgica di materiale che arriva a noi oggi, in epoca contemporanea: “Tutte le mostre che ho curato hanno come fulcro l’Archivio Luce. Assegnargli un ruolo centrale significa metterlo in rapporto con la contemporaneità e i suoi talenti, come negli scatti magistrali di Uli Weber alle madrine della Mostra del Cinema di Venezia. Solo così si esprime pienamente il valore testimoniale dell’archivio come luogo della riflessione e della riscoperta. Con i grandi del passato, invece di feticizzarli e ricordarli nel solito modo retorico-celebrativo, bisogna dialogarci. In questo dialogo serrato fra le dive e le madrine del nostro miglior cinema, che è anche un passaggio di testimone generazionale, non si vuole solo evidenziare il legame con una tradizione gloriosa, ma affermare una discendenza diretta. Rivendicando un ruolo da protagonista che continuiamo ad esercitare: del resto, siamo il Paese che ha vinto più premi Oscar dopo gli Stati Uniti”.

 

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