I lavori di restauro al Vittoriano sono iniziati e già hanno portato i primi risultati: completato il restauro del pennone di sinistra, con l’aquila in bronzo e della Vittoria alata.
Al Vittoriano, simbolo della Capitale, è stato completato il restauro del pennone di sinistra, con l’aquila in bronzo, ideato da Gaetano Vannicola (Offida, 1859 – Grottammare, 1923), e della Vittoria alata, opera dello scultore torinese Edoardo Rubino (Torino, 1871 – 1954). Anche la Vittoria alata, che si libra sulla prua di una nave romana, poco al di sotto, è ugualmente in bronzo dorato, in calibrato accordo con il bianco del Botticino, caratteristico del Vittoriano. Il grande progetto di restauro delle sculture promosso dal Vive (Vittoriano e Palazzo Venezia) è diretto dalla direttrice del Vive-Vittoriano e Palazzo Venezia Edith Gabrielli ed eseguito da Susanna Sarmati. E’ inoltre realizzato grazie al contributo di Bvlgari e volto a garantire la conservazione e a restituire la piena leggibilità delle sculture sul prospetto principale del celebre monumento dedicato a Vittorio Emanuele II. Il disallestimento del ponteggio del pennone di sinistra impegnerà l’intera settimana e si concluderà con lo svelamento della Vittoria alata.
Fino ad ora, il restauro ha evidenziato che le finiture in oro risultavano coperte a causa del processo di ossidazione del bronzo, in particolare su angoli e sottosquadri, e di ridipinture in tinta giallo limone che erano state applicate nel corso del tempo. Per quanto riguarda il futuro, invece, proseguono i lavori di restauro sulla fontana Mare Adriatico di Emilio Quadrelli, sulle sculture in bronzo dorato raffiguranti Il Pensiero di Giulio Monteverde e L’Azione di Francesco Jerace. Dalla prossima settimana sarà allestito il ponteggio sul pennone di destra con la Vittoria alata di Edoardo De Albertis. Il termine dell’intero intervento è previsto per la fine di ottobre.
Le parole della direttrice del Vi-Ve
Queste le parole di Edith Gabrielli: “Nel progetto dell’architetto Giuseppe Sacconi, il Vittoriano imponeva allo sguardo per l’equilibrio cromatico fra il candore del Botticino e la finitura dorata delle sculture e degli ornamenti in bronzo. Parlano chiaro in tal senso la documentazione esistente, compreso un disegno del febbraio 1888, e le analisi condotte direttamente sulle opere. Tuttavia, il degrado causato dagli anni, dall’inquinamento e dagli agenti atmosferici aveva ormai occultato alla vista questa finitura. Nel pieno rispetto dei principi metodologici del restauro italiano, abbiamo deciso di reintegrare l’immagine a suo tempo concepita da Sacconi, restituendo piena leggibilità alla doratura originale. Oggi tutti possono vedere i primi risultati di questo lavoro nel pennone di sinistra. Fra qualche settimana, entro ottobre, concluderemo il restauro del secondo pennone e dei due gruppi monumentali de Il Pensiero e de L’Azione, rispettivamente di Giulio Monteverde e di Francesco Jerace. Invito tutti ad approfittare in questo periodo delle visite guidate gratuite che, nello spirito del “cantiere aperto”, consentono di salire sui ponteggi e di osservare i restauratori al lavoro. In questi mesi lo hanno fatto in parecchi, inclusa Carla, una gentile e dinamica signora di 78 anni”.
Il prossimo appuntamento è previsto il 12 settembre 2024 alle ore 10. Le visite al cantiere di restauro sono gratuite e riservate ad un massimo di 15 persone a turno, previa prenotazione, inviando richiesta all’indirizzo mail: vi-ve.edu@cultura.gov.it