Apre sabato 25 maggio e resterà aperta fino al 31 agosto all’Archivio di Stato di Napoli la mostra ‘La carta ci fa gioco-Carte da gioco a Napoli dal XVI al XX secolo’. L’esposizione è allestita nel Chiostro del Platano. Apre l’evento l’incontro nazionale dell’IPCS – International Play Card Society – associazione che iscrive i grandi collezionisti di carte da gioco antiche e moderne. Tra le tante rarità in mostra, carte da gioco del ‘500, le carte del “RE” pre-1826 ( 5 soli mazzi al mondo), le carte del Riversino ( gioco d’azzardo in voga fra ‘700 e ‘800) oltre 50 mazzi di carte storiche; alcuni collezionisti hanno messo in esposizione mazzi rari, se non addirittura unici, spesso vere e proprie opere d’arte.
Sottolinea la direttrice dell’Archivio di Stato, Candida Carrino: “Un mondo suggestivo, dalle lunghe radici nei secoli, che ha mille sfaccettature artistiche, di vicende giudiziarie, culturali e persino magiche. D’altronde, dove, se non nella Casa delle Storie, poteva concentrarsi una tale messe di testimonianze?” “Noi custodiamo carte e quelle da gioco custodiscono una tradizione culturale, iconografica e ci raccontano una socialità che oggi è mediata dai mezzi elettronici i quali hanno come impianto di base proprio le carte da gioco” aggiunge la direttrice.