Chiuderà dal 17 giugno al 12 luglio, nel pieno della stagione turistica, il Museo Egizio a Torino causa i I lavori per la trasformazione del Museo Egizio e la costruzione della copertura per la piazza destinata a diventare il nuovo centro nevralgico museale.
Il progetto di trasformazione è dello studio Oma di Rotterdam che ha vinto il concorso di idee lanciato a inizio 2023 dalla Compagnia di San Paolo. Il progetto prevede una nuova sala immersiva all’interno del Museo, il restauro e del riallestimento del Tempio di Ellesija (il più antico della Nubia, che fu portato a Torino nel 1966) e della Galleria dei Re.
Saranno tre gli ingressi all’Egizio in futuro: non solo via Accademia delle Scienze, ma anche via Duse e via Maria Vittoria ed ognuno avrà un proprio progetto distintivo.
L’investimento per i lavori è di 23 milioni di euro: 5 dal ministero della Cultura, gli altri da Intesa Sanpaolo, Reale Mutua, Lavazza, Alpitour e Trenitalia.
Il Museo riaprirà per la festa del suo bicentenario, il 20 novembre con ospite d’onore il Presidente Mattarella che potrà ammirare, tra l’altro, la nuova galleria dei re, il tempio di Ellesija e la piazza che verrà completata nel 2026.
Durante il periodo di chiusura temporanea sarà disponibile un’installazione immersiva fuori dal museo,
“Era tutto previsto. Già da due mesi avevamo dato disposizione alla biglietteria di non prendere prenotazioni per quel periodo, è tutto conforme al nostro masterplan. È il momento in cui i lavori di cantiere diventano più invasivi e pesanti e quindi per motivi di sicurezza dei visitatori chiudiamo tre settimane” spiega la presidente dell’Egizio, Evelina Christillin.