Turismo e arte, nel 2023 aumentano le vacanze con attività culturali

da | 19 Apr 2024 | Promozione e valorizzazione, Turismo

Sette le regioni italiane più visitate. Toscana al primo posto

Nel 2023 aumentano le vacanze con attività culturali, le visite a borghi e città e quelle ai siti archeologici. Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Trentino Alto Adige sono le sette regioni più visitate. Questi sono alcuni dei dati del report di Istat, ‘Viaggi e vacanze in Italia all’estero, anno 2023’, pubblicato lo scorso 9 aprile.

Aumentano le vacanze con attività culturali

Rispetto al 2022, nel 2023 aumenta la quota di vacanze con attività culturali: infatti, si passa dal 9,7% nel 2022 al 13,1% nel 2023. Tuttavia, la percentuale è ancora inferiore rispetto all’epoca prima della pandemia: infatti, nel 2019 la quota si attestava al 16,9%. In linea generale rispetto al 2022 aumentano le vacanze dedicate alle visite al patrimonio culturale, al turismo enogastronomico e alla partecipazione a eventi e spettacoli.

Ai turisti piacciono borghi e città

Le attività culturali preferite restano le visite a città e borghi (84,7%) e le visite ai monumenti e siti storici o archeologici (48,4%). Ci sono poi le visite a mercati tipici locali (35,9%) e a musei e mostre (33,4%).

Aumentano le visite a musei e mostre

Rispetto al 2022, sono in aumento quasi tutte le tipologie di attività, tranne le visite a città. Nello specifico, le visite a musei e mostre rappresentano nel 2023 il 33,4%, in aumento rispetto al 2022 (29,2%) e al 2019 (25,7%). Un buon segnale che dimostra il crescente interesse per l’arte e la cultura.

Promossi anche i siti archeologici

Aumentano anche le visite a musei e monumenti archeologici. Nel 2023 la quota è pari al 48,4%, nel 2022 era pari al 44,1% e nel 2019 la quota rappresentava il 45,6%. Il desiderio di tornare a visitare musei e monumenti archeologici ha superato, dunque, i livelli pre-pandemici.

Aumenta l’interesse per l’enogastronomia

La quota delle attività legate all’enogastronomia (25,3%) è più alta del 2019 (19,7%) e anche del 2022 (18,1%). Aumentano anche le visite ai mercati tipici locali: 29,7% nel 2022, 33,8% nel 2019 e 35,9% nel 2023.

Maggiore partecipazione a eventi e spettacoli

Tornano a essere più frequenti anche i viaggi estivi per partecipare a spettacoli e manifestazioni. La quota è pari al 29,6% nel 2019, per scendere al 16,9% nel 2022 e risalire al 23,7% nel 2023. I valori sono inferiori a quelli dell’estate prima della pandemia ma il trend è in crescita.

In calo le visite a borghi e città, ma restano le visite preferite

Diminuiscono invece le visite a borghi e città, pur restando le destinazioni preferite. La quota nel 2019 era pari al 78,7%, è cresciuta nel 2022 all’88,2% per poi diminuire nel 2023, attestandosi alla quota di 84,7%.

L’Italia è la destinazione preferita

Nel 2023 il 79% dei viaggi ha come destinazione una località italiana, contro il 21% dei viaggi all’estero. Il Nord rimane l’area del Paese con più potere attrattivo (38% dei viaggi), sia per le vacanze (soprattutto se brevi, 48,5%), sia per i viaggi di lavoro (38,9%). Il Mezzogiorno continua a registrare quote più elevate del Centro per le vacanze lunghe (29% contro 12,6%) e meno consistenti per le brevi (16% contro 25%) e per i viaggi di lavoro (11,3% contro 24,6%).

Le sette regioni più visitate

Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Lazio, Campania e Trentino Alto Adige sono le sette regioni più visitate e accolgono complessivamente il 59,4% degli spostamenti interni. Nel dettaglio, la Toscana si posiziona al primo posto, con 11,6% delle vacanze, sia lunghe ((9,9%) sia brevi (13,7%). L’Emilia-Romagna raggiunge il secondo posto (10,1%), seguita dalla Lombardia (9,3%), dal Veneto (8,4%), dal Lazio (7%), dalla Campania (6,8%) e dal Trentino-Alto Adige (6,2%).

Viaggi di lavoro, Lombardia al primo posto

Per lavoro si viaggia invece di più verso Lombardia, Lazio e Toscana, che insieme ospitano quasi il 42% dei viaggi d’affari in Italia. Nello specifico, la Lombardia si aggiudica il primo posto dei viaggi per lavoro (15,3%), seguita dal Lazio (14,8%), dalla Toscana (11,6%), dal Veneto (11%), dall’Emilia-Romagna (8,6%), dal Piemonte (7,7%) e dall’Umbria (4,8%).

Vacanze, medaglia d’oro alla Toscana

Per le vacanze vere e proprie, medaglia d’oro per la Toscana (11,6%), seguita dall’Emilia-Romagna (10,2%), dalla Lombardia (8,8%), dal Veneto (8,1%), dalla Campania (7%), dalla Liguria e dal Lazio (6,4%).

I viaggi all’estero

I viaggi all’estero hanno come destinazione prevalente una meta europea (82%): i paesi più visitati nell’anno sono Spagna (13,4%), Francia (10,7%), Germania (7,1%) e Romania (5,5%). Quest’ultima accoglie per la maggior parte i residenti stranieri in vacanza nel paese di origine, soprattutto nei mesi invernali ed estivi (9,7% e 6,4% delle vacanze rispettivamente del primo e del terzo trimestre). In estate e in autunno, la Spagna è la meta più scelta dai residenti per le vacanze all’estero (14,7% e 17,1%), ma in primavera è preceduta dalla Francia (16%).

Tra le mete extra-europee, Egitto (4,3%), Stati Uniti (2,8%) e Marocco (2,3%) si riconfermano anche per il 2023 le destinazioni preferite per le vacanze lunghe.

Ci si sposta per piacere e per riposo

Anche il 2023 vede la tendenza a spostarsi in ogni periodo dell’anno, per piacere, svago o riposo (68,3% delle vacanze). Nel 2019 la quota era pari al 57,8%. Il saldo di fine anno si conferma prossimo ai livelli precedenti alla pandemia, grazie al marcato incremento osservato nel primo trimestre (+61% rispetto al corrispondente periodo del 2022), mentre in estate si conferma la stabilità registrata nel triennio precedente.

Il trend delle altre attività

Le altre attività, come i trattamenti di benessere, lo shopping, il volontariato, la pratica di hobby, le visite ai parchi divertimento o le vacanze svolte per assistere a eventi sportivi, per studio o formazione, aumentano rispetto al 2022 (4,1% nel 2022 e 4,7% nel 2023), ma non riescono a recuperare il gap dovuto alla pandemia (7,5% nel 2019).

Mare e città le destinazioni preferite

Mare e città sono le mete preferite. Per la prima volta, le vacanze per visitare una città eguagliano quelle delle vacanze al mare (49% sul totale vacanze). I viaggi verso le città stanno quindi riprendendo lentamente, sia in città estere sia in Italia. Da notare che le visite estive a città italiane superano i livelli pre-pandemici (+37% rispetto al 2019). Tuttavia, nel complesso le visite alle città sono ancora inferiori di circa il 15% rispetto al 2019.

Il mare in Italia è il preferito

Per la prima volta dal 2019, le vacanze al mare in Italia sono più scelte rispetto a quelle all’estero (50% in Italia contro il 45,1% all’estero).

Il trend delle vacanze in montagna e in campagna

Le vacanze in montagna nel 2023 rappresentano il 25,4%, mentre quelle in campagna si attestano al 14,3% del totale delle vacanze. Entrambe restano stabili sul 2022. Le vacanze in campagna hanno recuperato i livelli presenti prima della pandemia, mentre gli spostamenti in montagna sono ancora inferiori rispetto al 2019 (-12,2%). Le vacanze per visitare le bellezze naturali del luogo (9,2% del totale) sono stabili rispetto al 2022.

In Italia si preferiscono gli alloggi privati

Nel 2023 gli alloggi privati si confermano la sistemazione prevalente per gli spostamenti turistici (52,9%, 62,3% in termini di pernottamenti), soprattutto in Italia (54,7%, 63,9% di notti).

Al Centro e nel Mezzogiorno si scelgono le abitazioni di parenti e amici

Il ricorso agli alloggi privati prevale nel Mezzogiorno (64,4% dei viaggi) e nel Centro (53%), soprattutto abitazioni di parenti e amici (rispettivamente 38,3% e 26,1%) e alloggi in affitto o bed&breakfast (17,5% e 16,7%).

Al Nord si preferiscono gli alberghi

Al Nord, strutture ricettive collettive e alloggi privati sono scelti in misura simile (rispettivamente 50,2% e 49,8%), ma maggiore, rispetto alle altre aree del Paese, è il peso dei soggiorni in albergo (44,2%).

Gli alloggi preferiti all’estero

Fuori dai confini nazionali, invece, si preferisce alloggiare in strutture ricettive collettive (54,1% dei viaggi), anche se gli alloggi privati rappresentano la quota prevalente in termini di pernottamenti (57,9%). Ciò è dovuto principalmente agli stili di viaggio dei residenti con cittadinanza straniera che prediligono, in più di otto spostamenti su 10 all’estero, gli alloggi privati alle strutture ricettive collettive. Queste ultime sono invece scelte in quasi il 61% dei viaggi all’estero dai cittadini italiani.

L’automobile resta il mezzo più usato per viaggiare

Nel 2023 l’automobile continua a essere il mezzo di trasporto più utilizzato per viaggiare (58,8% dei viaggi), ma la sua incidenza continua a diminuire rispetto al triennio precedente (63,7% nel 2022, 69,8% nel 2021, 73,9% nel 2020) per tutti i tipi di viaggio e tende ad allinearsi al 2019 (56,5%).

Aumentano i viaggi con aereo, treno, nave e pullman

Cresce, rispetto al 2022, la quota dei viaggi in cui si utilizzano mezzi di trasporto come l’aereo, il treno, la nave e il pullman (37,9% da 32,4%). L’utilizzo dell’aereo (20,8% sul totale dei viaggi) riguarda soprattutto i viaggi di lavoro (29,5%) e le vacanze lunghe (26,5%) con incidenze simili ai livelli pre-Covid (rispettivamente 30% e 27,5% nel 2019). Il treno è utilizzato in oltre un quinto dei viaggi di affari (20,6%).

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