Oltre 6 milioni le notti trascorse tra le vigne
Enoturismo, nel 2023 sono oltre 6 milioni le notti trascorse tra le vigne. Oltre 15 milioni di italiani hanno provato l’esperienza del turismo in cantina. I dati sono stati presentati in occasione del Vinitaly. Al salone sono presenti anche una mostra e un’installazione immersiva per un viaggio nel mondo del vino.
Oltre 6 milioni le notti tra le vigne
I turisti italiani e stranieri hanno preso d’assalto strutture agrituristiche, bed&breakfast e case vacanza con l’obiettivo di vivere esperienze nel mondo del vino: infatti, sono oltre 6 milioni le notti trascorse tra le vigne nel 2023. Il dato emerge da un’analisi di Coldiretti sui dati Terranostra Campagna Amica e Airbnb che è stata diffusa in occasione della giornata di apertura del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati, che nel 2024 si svolge dal 14 al 17 aprile 2024 a Verona.
Oltre 15 milioni di italiani hanno sperimentato il turismo in cantina
Sono oltre 15 milioni gli italiani che hanno avuto esperienze di turismo in cantina. A dirlo è l’indagine Coldiretti e Ixé in merito all’enoturismo. Inoltre, otto persone su dieci si dichiarano intenzionati a sperimentare l’esperienza dell’enoturismo.
Il benessere in vigna
Tutti pazzi per le tradizionali degustazioni di abbinamento di vino e per i corsi di cucina ma non solo. Il 24% dei turisti dichiara di essere interessato a pratiche sportive e salutistiche nelle vigne, in linea con le molte strutture che propongono percorsi in bicicletta, yoga e pilates. Il 26% punta sulla vinoterapia e sulle attività di benessere, mentre il 31% vorrebbe spettacoli e concerti organizzati in mezzo ai vigneti.
Il vino comprato dal produttore
Dall’analisi emerge inoltre che a trainare il turismo tra le vigne è anche il fenomeno della vendita diretta. Il 47% di persone, quasi un italiano su due, ha acquistato nel 2024 il vino direttamente dal produttore in cantina o nei mercati degli agricoltori, con un aumento del 15%.
Un consumo di vino sempre più responsabile
La vendita diretta del vino permette, dunque, la possibilità di conoscere cantine e vigneti. Un elemento importante per la promozione del turismo ma anche per un consumo del vino sempre più responsabile. Il 13% degli italiani che consumano il vino – un italiano su dieci – dichiara, infatti, di essere capace di abbinare ai piatti il vino giusto e di saper riconoscere le caratteristiche di vini bianchi, rossi, rosati ma anche spumanti.
Vino e cibo, l’aiuto del sommelier
Nonostante la crescente consapevolezza, oltre la metà delle persone intervistate, il 53%, chiede comunque aiuto al cameriere o al sommelier per scegliere la bottiglia di vino più adatta al pasto che sta per consumare. Il 34% dichiara invece di scegliere il vino in base ai propri gusti.
Via ai Distretti del Vino
L’enoturismo sta, dunque, crescendo. Per questo motivo, Coldiretti, Terranostra e Airbnb hanno siglato un accordo per la promozione dei Distretti del Vino, in modo da valorizzare le esperienze Made in Italy di turismo sostenibile.
Mappe digitali e schede informative
In questa prima fase, a lanciare l’intesa saranno le Colline del Prosecco in Veneto, i Castelli Romani nel Lazio e il Parco del Pollino in Calabria. Sono previste tante attività per valorizzare l’iniziativa, a partire dalla realizzazione di pagine web dedicate per ogni Distretto del Vino sul sito di Airbnb, con mappa digitale con l’indicazione delle cantine da visitare, schede informative e wine passport/book. Previste anche iniziative di formazione.
Il Made in Italy nel vino e nel cibo
Il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini, ha dichiarato: “Il boom dell’enoturismo conferma il ruolo trainante del Made in Italy nel piatto e nel bicchiere per l’intero settore turistico, dove non dobbiamo dimenticare che proprio il cibo e il vino rappresentano la prima voce di spesa. Un successo dietro al quale ci sono i primati green della nostra agricoltura, con i suoi record in fatto di qualità e di sostenibilità che ci hanno garantito la leadership in tutta Europa”.
Cotarella: “Politiche sempre più mirate”
Dominga Cotarella, la presidente di Terranostra, ha sottolineato: “La capacità delle cantine e degli agriturismi italiani di rivoluzionare l’accoglienza interpretando al meglio le nuove esigenze di una parte importante dei flussi turistici nazionale e stranieri testimonia l’alto grado di professionalità raggiunto, grazie a un impegno costante per la qualificazione dell’offerta turistica. Un impegno che va ora sostenuto con politiche sempre più mirate per la valorizzazione dell’agriturismo e delle campagne italiane”.
Lollobrigida: “Il nostro vino vale più di 8 miliardi di export”
Il Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, è intervenuto all’inaugurazione della 56a edizione di Vinitaly e ha dichiarato: “Il nostro vino vale più di 8 miliardi di export e viene scelto sul mercato interno perché esprime qualità e dà sicurezza. La cosa migliore è bere con moderazione, prodotti di qualità e al prezzo giusto, per dare giusto valore alla filiera, da chi produce uva fino agli enologi, i trasformatori e i distributori. Vogliamo dare equilibrio e creare ricchezza alla Nazione”.
Al Vinitaly, la mostra ‘Vino tra mito e cultura’
Parte dello spazio presente al Vinitaly proposto dal Masaf è realizzato in collaborazione con il Ministero della Cultura. Installazioni multimediali, opere d’arte e scritti antichi accompagneranno i visitatori. La mostra ‘Vino tra mito e cultura’, ospita opere provenienti dal Museo del Vino di Torgiano della Fondazione Lungarotti, ma anche da altri musei italiani. Tra le opere presenti, è possibile ammirare ‘Le nozze di Cana’ del Garofalo, ‘Bacco’ di Annibale Carracci, ‘La vendemmia (allegoria dell’Autunno)’ di Francesco Celebrano, ‘Baccanale’ di Pablo Picasso, la ‘Statua di Satiro’ in marmo del I secolo a.C., anfore vinarie in argilla dal IV secolo a.C. al IV secolo d.C. e molte altre opere.
Via a un’installazione immersiva per scoprire il vino
I visitatori possono anche sperimentare l’arena immersiva ‘Divina’, un’installazione immersiva che permette un viaggio tra immagini al microscopio e visualizzazioni creative sul vino e sul territorio dell’Italia. L’installazione è stata creata e sviluppata dal regista Andre Guidot e dal collettivo artistico {[(etica)estetica]anestetica, mentre è stata prodotta da TRAMA Creative Studio.
I tre sguardi di ‘Divina’
La scoperta del vino attraverso ‘Divina’ avviene attraverso tre sguardi: una video-esperienza artistica per esplorare attraverso il microscopio la natura del vino, un video immersivo con la narrazione dei territori agricoli italiani e una video esperienza artistica dedicata ai sapori e alle essenze dei vini italiani e dei loro territori, attraverso visualizzazioni organolettiche realizzate in collaborazione con Assoenologi.
Arte, scienza e vino
Ha spiegato il regista Andre Guidot: “Un’opera sul vino italiano non poteva che omaggiare la natura divina del vino italiano, dei suoi territori e dei suoi protagonisti. ‘Divina’ è un’esperienza che immerge lo spettatore grazie all’arte e alla scienza, proprio come l’eccellenza del vino italiano”.
Il vino al microscopio
Ha commentato il ministro Lollobrigida in merito a ‘Divina’: “Guardare una particella di vino al microscopio è un evento eccezionale e chi avrà l’occasione di viverlo, vedrà un’esplosione di colori che danno l’idea di quanto la natura sia capace di fare ciò che l’uomo non riesce a volte nemmeno a immaginare”.
Attivisti al Vinitaly
Una curiosità. Durante l’intervento del ministro Lollobrigida all’evento, due attiviste dell’associazione ‘Meglio Legale’ hanno mostrato cartelli con la scritta “Cannabis legale come il vino”, sottolineando che – secondo l’opinione degli attivisti – si sottrarrebbe il mercato alle mafie. Le due donne sono state allontanate immediatamente dalla sicurezza.