A Palazzo Ducale, oltre 300 opere che raccontano i viaggi del mercante veneziano
Grande mostra al Palazzo Ducale di Venezia che ha come protagonista Marco Polo. L’esposizione ‘I mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento’ è in scena dal 6 aprile al 29 settembre 2024, all’Appartamento del Doge. A cura di Giovanni Curatola e Chiara Squarcina, la mostra accoglie oltre 300 opere provenienti dalle collezioni di varie istituzioni italiane e del mondo. Esposto anche il suo testamento.
La mostra in occasione dei 700 anni dalla morte
La mostra è organizzata nell’ambito delle iniziative promosse dal Comune di Venezia e dal Comitato Nazionale per le Celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Marco Polo, presieduto dal Sindaco Luigi Brugnaro e realizzata in sinergia con la Fondazione Musei Civici di Venezia, con la collaborazione speciale dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto Italiano di Cultura di Shanghai.
Un omaggio a Marco Polo
L’esposizione è un omaggio all’uomo che ha fatto conoscere l’Oriente ma anche un modo per condividere le suggestioni da lui raccontate nell’opera Il Milione, fonte di ispirazione per viaggiatori e studiosi.
Un viaggio nel viaggio con oltre 300 opere
Un viaggio nel viaggio, con un excursus nei Paesi visitati da Marco Polo e dalla famiglia in più di vent’anni, attraverso oltre 300 opere provenienti dalle collezioni civiche, dalle più importanti istituzioni italiane ed europee ma anche dai musei dell’Armenia, Cina e Qatar.
Una vita intrecciata al racconto del mondo
La vita di Marco Polo si intreccia nel racconto della geografia storica, culturale, politica e umana dell’Europa, del Medio Oriente e dell’Asia del Duecento. Un patrimonio di usi e costumi che grazie a Marco Polo sono circolati Nella Venezia del XIII secolo, influenzando la storia.
Tra Occidente e Oriente
Il veneziano Marco Polo ha descritto in maniera tutto sommato attendibile gran parte dell’Asia, ma può anche essere considerato rappresentante della natura mercantile di Venezia. Il viaggiatore ha infatti contribuito a divulgare la fama della Serenissima come capitale commerciale dell’Occidente.
In mostra anche il testamento di Marco Polo
Il percorso espositivo parte proprio da Venezia, con inediti reperti frutto di scavi condotti nell’area del Teatro Malibran, dove si trova la casa di Marco Polo. Sono tante le opere in mostra. Non si può evitare di citare l’esposizione del suo testamento, ma anche monete, tessuti, ceramiche, porcellane, tappeti, manoscritti e tanto altro.
Il valore della diversità in esposizione
La mostra rende conto anche delle diverse fedi religiose di cui i racconti di Marco Polo danno testimonianza: i Cristiani, i Musulmani, i Confuciani, i Buddhisti, i Taoisti e l’Induismo. Si ricordano, dunque, culture e religioni che testimoniano il valore della diversità, del viaggiare, della curiosità verso il mondo.
Il Milione
Una sezione è dedicata alla diffusione multilingue de Il Milione e anche al mito di Marco Polo fra Ottocento e Novecento, fino alle suggestioni della figura del mercante e della sua avventura nell’arte contemporanea. Un testo che attraversa i secoli e un modello per celebri opere letterarie, dal Viaggio al centro della terra di Jules Verne a Le città invisibili di Italo Calvino. La fama dell’opera prosegue nei decenni con rivisitazioni in chiave pop, fonte di ispirazione per artisti moderni e contemporanei, esposti in mostra.
Geronimo Stilton racconta Marco Polo
Tante le attività organizzate in occasione della mostra dedicata a Marco Polo. Il settore educativo della Fondazione MUVE Education ha progettato una serie di attività rivolte alle scuole di ogni ordine e grado, alle famiglie e agli adulti. Fra le attività, si segnala la collaborazione con Piemme, che ha permesso di coinvolgere il topo giornalista Geronimo Stilton nella realizzazione di un divertente Activity Book rivolto a scuole e famiglie, dedicato alle avventure di Marco Polo. L’Activity Book – da lasciare poi ai partecipanti – è ricco di aneddoti, giochi e curiosità legate al viaggio nelle terre del Gran Khan e al ‘Milione’.
Un percorso multisensoriale
Inoltre, nell’ultima sala del percorso espositivo i visitatori possono immergersi nel viaggio intrapreso da Marco Polo lungo le Vie della Seta grazie a un percorso multisensoriale: esplorazioni tattili, olfattive e visive di spezie e curiosità, oltre a uno spazio ‘attivo’ che accoglie considerazioni e pensieri sul tema del viaggio.
Brugnaro: “Attuale il contributo che il nostro viaggiatore ha dato alla reciproca conoscenza tra Asia e Europa”
Commenta Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia : “Come parte proponente del Comitato Nazionale per le celebrazioni del settimo centenario della morte di Marco Polo, il Comune di Venezia rende omaggio a uno dei personaggi più noti nella storia della Serenissima, simbolo della nostra città in tutto il mondo. Ripercorrendo la vita, l’opera e soprattutto gli itinerari raccontati ne Il Milione, questa mostra costituisce un capitolo fondamentale di questo importante anniversario e ci offre la possibilità di riflettere su quanto sia ancora attuale il contributo che il nostro mercante e viaggiatore ha dato alla reciproca conoscenza tra Asia e Europa”.
Riflessione sull’importanza di vivere in un clima di pace
Prosegue Brugnaro: “Il percorso presentato invita il pubblico ad avviare riflessioni e discussioni su temi di rilevanza attuale e futura, dal rapporto tra potenze economiche all’importanza di vivere e operare in un clima di pace. A coloro che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione di questo progetto va il ringraziamento mio personale e di tutta la Città, per l’apporto che hanno saputo dare alla conoscenza di Marco Polo e dei suoi mondi, a sottolineare quanto Venezia sia stata e ancora possa essere un luogo di rilevanza internazionale”.
Gribaudi: “Approfondire le tappe di un viaggio eccezionale”
Mariacristina Gribaudi, Presidente Fondazione Musei Civici di Venezia, commenta: “Il settimo centenario della morte di Marco Polo offre ai Musei Civici di Venezia – insieme al Comune di Venezia e all’Università Ca’ Foscari – l’occasione non solo per celebrare un illustre personaggio, tra i più rappresentativi di Venezia nel mondo, ma anche di approfondire le tappe di un viaggio eccezionale che ci ricorda, ancora una volta, l’importante ruolo che da sempre questa straordinaria città ricopre nei rapporti commerciali e culturali”.
Lippiello: “Occasione preziosa per scoprire la figura storica di Marco Polo”
Tiziana Lippiello, Rettrice dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, spiega: “Questa mostra offre ai visitatori un’occasione preziosa per scoprire o riscoprire la figura storica di Marco Polo, sottratta a quegli aspetti leggendari per i quali è universalmente nota. Il Marco Polo della storia, infatti, non ha bisogno del suo alter-ego mitico per affascinare; vale se mai il contrario, perché è dalla storia che il suo mito trae la propria linfa. Al centro di queste pagine sono la vicenda umana di questo mercante e il significato che la sua vita e la sua straordinaria esperienza hanno avuto quale ponte fra l’Europa e l’Asia, dov’è assai più conosciuto di quanto sia nel nostro Paese”.
Squarcina: “Un mercante che ha guardato per capire, ha imparato per condividere”
Chiara Squarcina, Direttrice Scientifica Fondazione Musei Civici di Venezia, commenta: “Non poteva essere che un veneziano, l’uomo che ha scolpito oltre il tempo e la memoria il ponte tra Occidente e Oriente. Lui, Marco Polo, un mercante che ha guardato per capire, ha ascoltato per comprendere, ha imparato per condividere. Lui, l’alfa e l’omega di questa mostra grazie alla quale abbiamo voluto riaccendere l’attenzione su un illustre protagonista della storia veneziana da cui sono scaturiti riverberi internazionali. Marco Polo sarà, quindi, il compagno del nostro personalissimo viaggio lungo dodici tappe che non hanno la presunzione di essere esaustive ma hanno, questo sì, la volontà di focalizzare alcune tematiche – culturali, sociali ed economiche – affinché si possa entrare in contatto con lui, con l’epoca che ne ha determinato scelte e suggestioni, con l’eredità che ha lasciato e quanto la stessa abbia innescato interpretazioni e chiavi lettura”.
Marco Polo come simbolo di un’epoca
Prosegue la Squarcina: “Impossibile riassumere quanto Marco Polo ci trasmette nell’opera Il Milione. Possibile, invece, guardare con i suoi occhi un mondo che si svelava e che poi lui ha traghettato fino a oggi, personalizzando la trasmissione attraverso omissioni, volute o meno, e focus molto precisi. Marco Polo, però, non è solo Il Milione: è il simbolo di un’epoca, quella dei viaggiatori e di quanti idealmente volevano superare le colonne d’Ercole o di quanti volevano consolidare un dialogo con il vicino Oriente”.
Una mostra lunga una vita
Spiega Chiara Squarcina: “La mostra non poteva che iniziare con la citazione della casa di Marco Polo, il punto di partenza e d’arrivo della sua esistenza, lunga e fortunata. Un luogo che riproponiamo, in modo inedito grazie a importanti scavi archeologici effettuati in passato, perché si comprenda dove e come viveva questo ricco mercante e la sua famiglia. Non ultimo, poi, il testamento che ci permette un ulteriore importante affondo per comprendere un uomo che nel redigere le sue ultime volontà si conferma saggio e lungimirante. Da qui l’itinerario, andata e ritorno, prende vita grazie a delle sezioni curate sempre con grande attenzione e rispetto nei confronti delle diverse culture”.
Affrontare con curiosità il tema del viaggio
La mostra è insomma un viaggio che offre, come sottolinea la Squarcina: “l’opportunità di affrontare con curiosità il tema del viaggio e di tutte le diramazioni a esso connesso. Inoltre, come è sempre stato, si sottolinea il desiderio di rendere il visitatore più curioso di quando era entrato perché è questo il compito di esposizione, soprattutto quelle legate a importanti celebrazioni: riportare nel contemporaneo figure che per loro natura non hanno età e possono interagire ancora oggi con noi. Il mio augurio è che questo viaggio possa essere anche il vostro viaggio. Tutto dipenderà da quanta curiosità avrete”.
Info. Tutti i giorni, dalle ore 9:00 alle ore 19:00 (ultimo ingresso, ore 18:00).
Da venerdì 3 maggio a sabato 28 settembre 2024: ogni venerdì e sabato, dalle ore 9:00 alle ore 23:00 (ultimo ingresso alle ore 22:00).
Immagine in evidenza: Tranquillo Cremona, Marco Polo alla Corte del Gran Khan 1863 Olio su tela, 142 x 254 cm. Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea © Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea. Su concessione del Ministero della Cultura.