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“Ritorni. Da Modigliani a Morandi”, torna in Italia l’unico autoritratto di Modigliani

da | 25 Mar 2024 | Arte e Cultura

Dal 23 marzo, al Museo Novecento di Firenze, è possibile ammirare l’Autoritratto dipinto da Amedeo Modigliani, in occasione della mostra “Ritorni. Da Modigliani a Morandi”.

Il Museo Novecento di Firenze celebra i dieci anni dalla propria inaugurazione, avvenuta nel 2014, ospitando la mostra “Ritorni. Da Modigliani a Morandi”, che vede riunite per la prima volta 19 opere di grandi maestri del ‘900 italiano appartenute alla collezione di Alberto Della Ragione. Il Museo Novecento si è proposto, infatti, di riunire, accanto alle opere gentilmente donate da Alberto Della Ragione alla Città di Firenze, alcuni dei capolavori transitati dalla sua collezione prima dell’importante atto di donazione del 1970, pochi anni dopo l’alluvione di Firenze nel 1966. La mostra prevede l’arrivo di opere firmate da alcuni tra i più grandi maestri italiani del Novecento, oggi conservate in prestigiose collezioni pubbliche e private, italiane e estere. Annoveriamo importanti composizioni metafisiche di Giorgio Morandi e Carlo Carrà e celebri opere di artisti umanamente e economicamente sostenuti da Della Ragione, come Renato Guttuso e Renato Birolli. L’esposizione è stata ideata da Sergio Risaliti, a cura di Eva Francioli, Chiara Toti e dello stesso direttore del Museo Novecento. E’ visitabile dal 23 marzo fino al 15 settembre, nelle sale delle ex Leopoldine al secondo piano del museo. La mostra, che si articolerà negli ambienti attigui a quelli che abitualmente ospitano le opere della Collezione Permanente, consente di analizzare scelte stilistiche e culturali di Alberto Della Ragione nei primi del secolo e di ricostruire le complesse vicende dietro alla formazione di una delle più importanti collezioni private del Novecento.  Saranno esposte, infatti, tra le altre, la Natura morta metafisica di Morandi, La Camera Incantata di Carrà e la grande Crocifissione di Guttuso, prestiti di inestimabile valore storico artistico.

Queste le parole di Sergio Risaliti a proposito della mostra: “Un magnifico regalo per i dieci anni del Museo Novecento. Al mio arrivo avevo sognato di riunire al nucleo principale della collezione Alberto Della Ragione una serie di opere dalle quali l’ingegnere nel tempo si era separato, e che poi sono state acquisite, per vie diverse, in alcuni dei principali musei d’Italia e del mondo dove ora si trovano conservate. L’obiettivo è stato raggiunto grazie alla preziosa collaborazione e cura di Chiara Toti ed Eva Francioli, che hanno tessuto i rapporti con i tanti prestatori, tutti convinti a sostenere un progetto di valorizzazione dell’attività di collezionista di Alberto della Ragione, uno dei maggiori del nostro ‘900. 
 Nella mostra, diamante purissimo tra tutte queste perle è l’unico autoritratto dipinto da Modigliani. Lascia poi senza parole la bellezza ermetica de La Camera Incantata di Carlo Carrà, dall’Accademia di Brera, una delle opere più importanti del ‘900 italiana alla pari della grande Crocifissione di Renato Guttuso, dalla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Roma, oltre alla Natura morta con ventaglio di Soffici, che trasuda della libertà espressiva e formale tipica delle avanguardie del primo ‘900”.

L’Autoritratto di Modigliani e Alberto Della Ragione

Il grande protagonista della mostra è indubbiamente il celebre Autoritratto di Amedeo Modigliani, l’unico esistente al mondo. E’ un dipinto a olio su tela (100 x65 cm) realizzato nel 1919 e rappresenta uno degli ultimi prodotti dell’artista poco prima di morire, per l’aggravarsi della tubercolosi. L’autoritratto non si vede in Italia addirittura dal 1946 ed oggi viene eccezionalmente prestato dal Museo di Arte Moderna e Contemporanea di San Paolo del Brasile. Il dipinto, acquistato dall’ingegnere navale e mecenate Alberto Della Ragione nel 1938, fu molto probabilmente rivenduto intorno al 1944. Fu una decisione molto sofferta per l’ingegnere che, nell’agosto dello stesso anno, confidava a Birolli le ardenti motivazioni che lo avevano indotto a compiere il doloroso passo. Così scriveva Della Ragione: “Circa la cessione del Modigliani, sono sicuro anch’io che mi pentirò, ma è proprio questa certezza che nobilita il sacrifizio fatto non per me ma per coloro i quali hanno diritto di poter contare su di me checché avvenga”. Attraverso questa vendita, Alberto Della Ragione cercò infatti di recuperare le risorse necessarie per sostenere artisti più giovani e sperimentali. La presentazione del celebre dipinto, pertanto, può consentire di ricostruire rievocare la vita e la carriera di Modigliani, ma anche di analizzare la singolare compartecipazione del collezionista e mecenate riguardo alle vicende personali e professionali dei pittori e degli scultori a lui vicini. Alberto Della Ragione rimane ancora oggi un esempio senza pari di audace mecenatismo e di prezioso collezionismo.

 

 

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