Nuova e sorprendente scoperta a Pompei. Dopo l’abbattimento di un immobile abusivo sono riemersi i resti di un edificio situato nei pressi della Villa dei Misteri, nell’area di Civita Giuliana. In particolare gli archeologi si sono trovati di fronte a un criptoportico che conduce a un altro edificio. Ad annunciarlo, il direttore del Parco archeologico, Gabriel Zuchtriegel, che ha fatto il punto su alcune novità e nuove scoperte realizzate anche grazie alla sinergia con la procura di Torre Annunziata, guidata da Nunzio Fragliasso.
La scoperta
“È riemerso un muro con una breccia dal quale si entra in un criptoportico, in una parte mai esplorata: dovrebbero essere i locali servili della Villa dei Misteri. Questa è un’occasione straordinaria di gettare luce su quest’area per portare a termine l’opera di Maiuri e capire anche i danni causati dagli scavi clandestini” ha affermato il direttore del Parco Archeologico. Nel 1929 infatti dopo l’espropriazione del terreno da parte dello Stato, l’archeologo Amedeo Maiuri ha completato gli scavi intorno alla Villa dei Misteri, lasciando però una piccola parte inesplorata. Finalmente, dopo tanto tempo sono ripresi i lavori proprio lungo quel muro perimetrale mai perlustrato.
Le prime ipotesi
Per il momento, come ha annunciato Zuchtriegel, della struttura sono riemersi solamente due muri riccamente affrescati e il criptoportico, all’esterno del quale sono apparse le tracce di un carro. Gli archeologi non escludono che si tratti di una villa ancora sconosciuta. “Abbiamo dati molto promettenti – ha spiegato il direttore del Parco – ci sono resti di un altro edificio a monte della Villa dei Misteri, di cui finora conosciamo solo un muro, in cui c’era una breccia che ha consentito l’esplorazione di quello che c’è dietro. Un ambiente seminterrato che immaginiamo, come nel caso della Villa dei Misteri, correva verso un altro complesso ancora sconosciuto”.
Ancora tombaroli a Pompei
Oltre al complesso edilizio finora inesplorato, i lavori hanno portato alla luce alcuni cunicoli di tombaroli: l’area di Civita Giuliana non è nuova agli scavi clandestini, che nel 2019 sono stati finalmente combattuti grazie ad un protocollo d’intesa tra il Parco di Pompei e la Procura della Repubblica, per tutelare e valorizzare il patrimonio archeologico italiano. Intanto “Abbiamo chiuso la zona al traffico a causa dei tombaroli che si sono accaniti in maniera feroce. Gli scavi però sono ancora in corso – ha dichiarato Zuchtriegel – andiamo avanti con le scoperte ma abbiamo trovato anche molti cunicoli e gallerie. Purtroppo i tombaroli hanno scavato su più livelli, effettuando un saccheggio sistematico degli ambienti”.