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“Italiani ed Italici verso le elezioni europee” l’incontro al Senato alla Sala Zuccari

da | 23 Gen 2024 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi, Soft Power italico

Il “soft power” culturale italico per un Europa che da speranza deve diventare realtà

L’Italia si conferma la prima potenza culturale al mondo. Lo ribadiscono nei loro sondaggi i principali centri di ricerca internazionali. E, a contribuire alla difesa e all’accrescimento di una ricchezza davvero unica non sono soltanto gli italiani ma anche gli “italici”. Sparsi in Europa e in tutti gli altri continenti sono i portatori sani della valorizzazione di un inestimabile patrimonio di arte, letteratura, architettura, artigianato e meccanica di qualità, imprenditoria, stile e stili di vita ma anche gastronomia e paesaggi unici. Non sono solo gli italo-discendenti ma anche gli italofili ed i neo-italiani: una comunità globale di persone, di professionisti, manager, industriali, docenti che, per passione o per lavoro e senza avere la cittadinanza italiana, fanno però riferimento a prassi e valori tipicamente italiani.
Complessivamente possono dare vita a un “soft power” culturale, fatto di milioni di persone, che può diventare un importante progetto politico. A cominciare dall’Europa.

“L’Europa è la speranza-Scegliete la vostra Europa” diceva il manifesto disegnato da Jean-Michel Folon in occasione delle prime elezioni dirette del Parlamento Europeo, il 10 giugno 1979. Manifesto “istituzionale”, adottato per tutti i Paesi, nove, che allora costituivano la Comunità Europea, e per tutte le forze politiche che nei singoli Paesi parteciparono a quella competizione elettorale. Era un passaggio istituzionale atteso da anni, la chiamata alle urne dei popoli dell’Europa, per sancire in maniera inequivocabile l’avvio della riforma delle Istituzioni Comunitarie e realizzare l’Unione Europea.
Dalla prima elezione del 1979 alle otto successive tornate elettorali, il Parlamento Europeo è sostanzialmente rimasto privo di poteri reali, o perlomeno quelli che l’opinione pubblica si attendeva. Un percorso di riforma istituzionale interrotto, per rendere l’Europa realmente unita nel governo della politica estera, di difesa, sociale, economica e così via. Una Europa “cresciuta” per banale sommatoria degli Stati. Senza più porsi il problema di chi decide in Europa e a nome dell’Europa, lasciando sempre più spazi di potere alle burocrazie ed alle lobbies.

Davvero poche sono state le occasioni che hanno offerto spunti di riflessione e proposta, ad eccezione delle prese di posizione, autorevoli ed apprezzate all’estero ma inascoltate dai politici nostrani, dei presidenti Mattarella, Sassoli e Draghi, a favore di una trasformazione dell’Unione in senso federale. Ecco perché abbiamo pensato utile organizzare una occasione di approfondimento e dibattito, per cercare di introdurre tematiche e proposte, in vista delle elezioni europee dell’8 e 9 giugno, convinti come siamo che “giocarsi” il rinnovo del P.E. parlando, come purtroppo i Partiti italiani stanno facendo, solo di argomenti “domestici” per lo più affrontati con toni da pettegolezzo e linguaggi da bega paesana, non aiuta di certo la consapevolezza e la soluzione dei grandi temi, spesso drammatici, che il futuro immediato imporrà all’Europa di affrontare, ed allontana ulteriormente la maturazione delle scelte innovative di cui l’Europa ha bisogno.” spiega Umberto Laurenti, vicepresidente ASVIT nel suo articolo pubblicato su Domani d’Italia.

Il Convegno organizzato dall’Associazione Svegliamoci Italici (Asvit), in collaborazione con la Fondazione Giannino Bassetti, Schola Italica-impresa sociale, e Associazione Globus et Locus, programmato per la mattinata del 26 gennaio, affronterà tematiche europeistiche per così dire trasversali, propedeutiche alle enunciazioni di programmi, di schieramenti e di alleanze, che ci auguriamo i Partiti italiani vorranno farci conoscere. Ciò indica una nostra particolare visuale della realtà politica italiana ed europea, che è il riferimento alla civiltà italica, con le sue radici culturali, di comune sentire, di modo di vivere e convivere, di capacità creative ed innovative, che tutta Europa apprezza e da sempre considera elemento fondante della storia del nostro Continente, sia passata che futura.” Spiega Umberto Laurenti

Il convegno (nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani, dalle ore 9,30 alle 13,30) sarà introdotto e presieduto dal senatore Pier Ferdinando Casini.
La relazione introduttiva sarà di Piero Bassetti, a cui – come sottolineato varie volte dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – si deve l’intuizione dell’esistenza e della importanza degli italici.
Interverranno: Francesco Rutelli, presidente del Soft Power Club; Silvia Costa, già Presidente della Commissione Cultura del Parlamento Europeo; Francesco Samorè, Segretario Generale della Fondazione Giannino Bassetti; Giuseppe Terranova, docente di Geografia politica ed economica, Università della Tuscia; Andrea Vento, presidente Schola Italica-impresa sociale; Maria Chiara Prodi, del Consiglio Generale degli italiani all’estero.

Le conclusioni sono affidate a Umberto Laurenti, vicepresidente ASVIT.
Conduce e coordina i lavori il giornalista Marco Giudici.
Uno spazio della mattinata sarà dedicato al RICORDO DI DAVID MARIA SASSOLI, nel secondo anniversario della sua prematura scomparsa.
Il Convegno potrà essere seguito sul portale Tv del Senato: https://webtv.senato.it/webtv_live e sul canale YouTube: https://youtube.com/user/SenatoItaliano
Sarà distribuita ai presenti una Brochure contenente altri interventi, in forma scritta, al Convegno, nonché documentazione della ASVIT ed una rassegna stampa di articoli attinenti il tema del Convegno. La Brochure sarà inviata via email a chi la richiederà a segreteria.italici@gmail.com

Info: Palazzo Giustiniani (Sala Zuccari), Via della Dogana Vecchia n. 29 – Roma.

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