Un raro disegno di Leonardo Da Vinci che rappresenta il “Martirio di San Sebastiano” potrà essere venduto all’asta. È quanto ha stabilito il Tribunale amministrativo di Parigi che ha ordinato al ministero della Cultura francese di rilasciare un certificato di esportazione per consentire al disegno dell’autore della Gioconda di lasciare il Paese dopo una disputa durata anni.
La scoperta
Scovato, quasi per caso, dal direttore della casa d’aste Tajan, il disegno di 19,5×13 cm è uno degli otto schizzi dedicati a San Sebastiano che lo stesso Leonardo ha catalogato nel Codex Atlanticus, oggi custodito nella Biblioteca Ambrosiana di Milano.
Il suo proprietario, un medico francese in pensione che lo aveva ereditato dal padre, lo aveva conservato per più di mezzo secolo, ignaro del suo autore e del suo valore.
Nel 2016 si era rivolto a Thaddé Prate, direttore della sezione opere antiche della Tajan parigina per metterlo in vendita insieme ad altri disegni.
Lo studio del Santo
Per gli esperti la qualità del disegno non lasciava dubbi sulla sua attribuzione. Fu Patrick de Bayser, un commerciante d’arte indipendente, specializzato in disegni di autori classici ad osservare che l’autore era mancino, e ad accorgersi dei due piccoli disegni di natura scientifica, situati sul retro del foglio: studi della luce della candela accompagnati da annotazioni scritte, in caratteri molto piccoli, da destra verso sinistra, nel tipico italiano rinascimentale.
Per Carmen Bambach, una delle maggiori esperte di Leonardo del Metropolitan Museum di New York, lo schizzo potrebbe esser stato realizzato dal maestro tra il 1478 e il 1483.
La studiosa aggiunge che l’opera “coincide con la più accreditata tra le teorie che hanno ipotizzato come potrebbero o sarebbero potuti essere i ‘San Sebastiano’ che mancano all’appello. Una sorta di step successivo rispetto al disegno di Amburgo è che il santo è disegnato con due tonalità di inchiostro, offre diverse modifiche nella posa della figura umana e aggiunge un paesaggio montano di sfondo”. Il corpo, legato ad un albero, non è ancora trafitto dalle frecce, come in gran parte delle raffigurazioni di San Sebastiano. Il martirio non si è ancora compiuto: dall’espressione del volto si intuisce che aspetta. Sa che soffrirà, lo accetta, ma ha paura. I capelli sono scompigliati: è il soffio dello Spirito Divino.
La battaglia giudiziaria
Lo scontro con il Ministero ha avuto inizio nel 2016, dopo che il proprietario del disegno aveva deciso di mettere l’opera all’asta a Parigi da Tajan e aveva richiesto un certificato di esportazione.
Il Ministero della Cultura aveva, però, respinto la richiesta sostenendo che il foglio avesse lo status di ‘tesoro nazionale’; una procedura che concede allo Stato francese trenta mesi di tempo per acquisire l’opera e impedire al capolavoro di varcare i confini del Paese. Ma, dopo aver rifiutato un’offerta di acquisto di 10 milioni di euro per permettere al disegno di raggiungere le collezioni del Louvre, il proprietario aveva dovuto difendersi dalle accuse di acquisizione illegale dell’opera.
Secondo quanto riportato dal quotidiano «Le Monde», il Ministero aveva infatti avanzato “elementi seri e concordanti che il disegno fosse stato acquisito in modo illegale, dal momento che una denuncia per furto era stata sporta nell’ottobre del 2020”.
Contestate le accuse, il possessore si è infine rivolto al Tribunale amministrativo di Parigi che ha imposto al Ministero della Cultura francese di rilasciare la licenza di esportazione entro due mesi e ha addebitato allo Stato 2.000 euro per le spese legali sostenute dal proprietario.