Fra dieci giorni scadrà il limite per registrarsi a 18app e ricevere il bonus, che quest’anno spetta ai nati del 2004. Fondi esauriti, non tutte le richieste potranno essere accolte.
I nati nel 2004, che quindi hanno compiuto 18 anni nel 2022, avevano tempo fino al 31 ottobre per riscattare i 500 euro del Bonus Cultura registrandosi alla piattaforma 18app. I fondi poi si sarebbero brevemente esauriti. Già da qualche settimana sui post della pagina Facebook ufficiale dell’iniziativa, molti utenti si lamentavano perché provavano a completare la procedura di accredito, ma non ci riuscivano. Tuttavia non capivano anche il motivo del problema. Oggi, invece, sulla prima pagina del sito 18app un messaggio spiega la ragione e recita queste parole: “Si comunica che il plafond previsto dall’articolo 1, comma 357, della legge 30 dicembre 2021, n. 234, quale limite massimo di spesa, è esaurito. Si rappresenta, pertanto, che la Piattaforma non consente più registrazioni”. Stando a ciò che afferma il comunicato, chi non ha già provveduto a richiedere il bonus, o chi ha atteso troppo tempo, non potrà usufruire dei consumi culturali garantiti dall’iniziativa.
C’è chi è rimasto basito dalla notizia, sottolineando come sia incredibile che manchino i fondi per finanziare una misura prevista per tutti i 18enni. Ma, a quanto pare, è tutto regolare, grazie alla legge di riferimento, eredità del precedente governo, il cui decreto è datato 26 settembre 2022. Il provvedimento attuativo per l’erogazione del bonus afferma esplicitamente che “in caso di esaurimento delle risorse disponibili, SOGEI (la società che si occupa della gestione di 18app) non procede a ulteriori attribuzioni dell’importo”. Probabilmente, i 230 milioni di euro messi a disposizione per l’iniziativa sono stati richiesti tutti prima del tempo – cosa che non era successa negli anni precedenti- e quei fondi non andavano a coprire l’intera platea. Dunque le polemiche non stupiscono del tutto. Infatti nel progetto iniziale del Governo, il bonus di quest’anno per i 2004 non sarebbe dovuto proprio esistere, in quanto si rivolgeva a tutti, indistintamente dal reddito. Tuttavia, a seguito delle polemiche che ne sono scaturite, è stato prolungato per un altro anno. Ecco perché le polemiche anche questo anno che verrà difficilmente si placheranno. Il Ministero della Cultura Sangiuliano non ha potuto fare altro che rispettare quanto previsto dalla norma approvata dalla precedente maggioranza e, quindi, non ha più potuto riconoscere il beneficio previsto per i nati nel 2004, come previsto dall’articolo 11 del regolamento adottato di concerto dai ministri Dario Franceschini e Daniele Franco il 26 settembre 2022
Dal 2024, però, le cose cambieranno. 18App verrà sostituito da due misure diverse, sovrapponibili: la Carta cultura e la Carta del merito, per le quali dovrebbero essere disponibili in totale solo 190 milioni di euro, ma destinate in via esclusiva agli studenti eccellenti e a chi ha un basso reddito. Dunque, il Bonus Cultura non esisterà più. Il funzionamento del sussidio verrà riformato, come previsto dalla legge di bilancio per il 2023 approvata dal governo di Giorgia Meloni alla fine dello scorso anno. A proposito del futuro, Ester Mieli, senatrice di Fratelli d’Italia, spiega queste nuove iniziative sostitutive: “E’ stato deciso, con la Legge di Bilancio 2023, di sostituire la vecchia 18app con due altre iniziative. La prima è la Carta Cultura Giovani, rivolta ai diciottenni appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35.000 euro e non più indistintamente a prescindere dalla condizione economica familiare. La seconda è la Carta del Merito, un premio, senza limiti di reddito, a chi ha ottenuto 100 o 100 e lode alla maturità entro l’anno in cui compie 19 anni”