Promozione della legalità e valorizzazione e tutela del patrimonio culturale nazionale all’insegna della “restituzione” al pubblico dei beni artistici: sono questi gli obiettivi contenuti nella dichiarazione d’intenti firmata mercoledì mattina fra il Comando TPC e Intesa Sanpaolo.
Il protocollo che inaugura una nuova collaborazione fra l’Arma e il primo istituto di credito italiano è stato siglato nella caserma La Marmora.
A rappresentare le parti durante la cerimonia il comandante generale di Brigata Vincenzo Molinese, Paolo Maria Vittorio Grandi, chief governance officer e Stefano Lucchini, chief institutional affairs and external communication officer di Intesa.
Il Comando dei Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale
Il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale è stato istituito nel 1969, precedendo in tal modo di un anno la Convenzione Unesco di Parigi del 1970, con la quale si invitavano gli Stati Membri ad adottare le opportune misure per impedire l’acquisizione di beni illecitamente esportati e favorire il recupero di quelli trafugati, nonché a istituire uno specifico servizio di low enforcement a ciò finalizzato.
Inserito funzionalmente nell’ambito del Ministero della Cultura quale Ufficio di diretta collaborazione del Ministro, il Comando svolge compiti concernenti la sicurezza e la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale attraverso la prevenzione e la repressione delle violazioni alla legislazione di tutela dei beni culturali e paesaggistici.
L’attenzione allo sviluppo e all’implementazione di attività e soluzioni tecnologiche per l’identificazione dei beni culturali dirottati sul mercato illecito, la loro autenticazione e protezione sono evidenziate anche dalla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita, alimentata e sviluppata, in via esclusiva, dai Carabinieri dell’Arte, unica al mondo con oltre 1,3 milioni di opere catalogate, dal 1980 è un punto di riferimento per i sistemi informativi di settore di tutto il pianeta.
Nel 2022, i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale hanno recuperato 80.522 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 84.274.073 euro.
L’impegno di Intesa Sanpaolo
Tra le direttrici che si è dato il Comando dei Carabinieri per la Tutela del patrimonio culturale per contrastare il traffico clandestino di beni d’arte e le aggressioni ai danni delle istituzioni museali, rientra la necessità di una collaborazione anche con quelle società private attente alla salvaguardia dei beni.
Del resto, il gruppo Intesa Sanpaolo non è nuovo alla tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio culturale italiano, grazie al patrimonio di palazzi, collezioni d’arte e archivi promossi dal Progetto Cultura, il piano pluriennale delle iniziative ideate e realizzate direttamente dalla banca attraverso la propria direzione centrale Arte, Cultura e Beni Storici.
È il caso del polo museale delle Gallerie d’Italia, che vede le sue sedi divise tra Milano, Napoli, Torino e Vicenza, o del programma Restituzioni, che dal 1989 si impegna nel restauro di opere monumentali come gli affreschi giotteschi dell’Abbazia di Chiaravalle e la grande tela di Paolo Veronese, Cena di San Gregorio Magno, nella Basilica di Monte Berico a Vicenza. “Oltre 2mila capolavori sono stati restituiti alla collettività e numerosi siti archeologici, chiese e musei hanno beneficiato del programma. E ogni due anni – ha sottolineato l’istituto di credito – la banca, in collaborazione con le Soprintendenze e gli enti di tutela, individua opere bisognose di intervento, ne sostiene il restauro e organizza mostre che permettono al pubblico di apprezzarne l’originaria bellezza”.
Le iniziative previste dall’accordo
La comunione di intenti tra il Comando TPC e Intesa Sanpaolo si rintraccia anche nella “diffusione della cultura del bello e della legalità ” e nella sensibilizzazione del pubblico contro i fenomeni di depredazione del patrimonio culturale, attraverso l’allestimento di esposizioni temporanee dei beni culturali recuperati e restituiti alla collettività.
Tra le attività ipotizzate nell’ambito dell’accordo, ci sono, infatti, iniziative formative per i giovani. La didattica prevista alle Gallerie d’Italia e offerta gratuitamente alle scuole, potrà essere integrata con moduli formativi per introdurre la figura del ‘carabiniere dell’arte’ e sensibilizzare alla responsabilità civile verso un patrimonio che è di tutti. Un passo importante per prevenire le vandalizzazioni dei beni culturali.