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Nardella boccia la vigilanza davanti ai musei, è scontro con Schmidt e Sangiuliano: “C’è in tutto il mondo”

da | 30 Ago 2023 | Arte e Cultura

Dopo che due giovani tedeschi in vacanza hanno vandalizzato il colonnato del Corridoio Vasariano, è scontro sulla presenza di guardie private davanti ai luoghi di cultura. Il sindaco di Firenze Dario Nardella, infatti respinge l’ipotesi del direttore delle Gallerie Eike Schmidt e del ministro Gennaro Sangiuliano.

La proposta di dotare i musei di vigilanza ha causato non poche polemiche, a riaprire le ostilità di uno scontro rimasto latente è Nardella. “Con grande rispetto per il ministro Sangiuliano ritengo che mettere le guardie armate private davanti ai musei sia una misura non adeguata, non convincente. Ci sono molte alternative più efficaci e non contraddittorie come quello di mettere le armi davanti ai luoghi della cultura. Io penso che mai le armi vadano schierate davanti ai luoghi della cultura”. È quanto ha detto il sindaco di Firenze criticando la proposta del ministro della Cultura di difendere i musei dai vandalismi con guardie private a vigilare.

A seguito delle operazioni di ripulitura e ripristino della superficie dei pilastri del Corridoio Vasariano, vandalizzato nella notte del 23 agosto e imbrattato con la scritta Dks 1860, il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt non sembra voglia cambiare idea. “Ci costituiremo parte civile e chiederemo ai responsabili non solo i 10.000 euro del costo per ripulire le colonne, ma in base al Codice Urbani anche il danno per la pubblicità non autorizzata di un marchio commerciale, quello della scritta, quantificabile in base al mercato in una cifra fino a ulteriori 100mila euro. Da settembre poi sarà attivo un servizio di vigilanza armata che coprirà tutte le ore del giorno e della notte, per proteggere i nostri monumenti da episodi vergognosi di questo genere. Abbiamo introdotto la guardiania armata a Boboli e in Piazza Pitti la primavera scorsa, con ottimi risultati. Queste misure sono purtroppo necessarie per dissuadere i vandali e contro gli abusi verso i nostri beni culturali”.

Il sindaco di Firenze però continua a ritenere che questa non sia la soluzione più appropriata: “Ci sono tanti strumenti tecnologici che possono tutelare i nostri monumenti all’esterno – ha aggiunto -, cito l’esempio della Fontana dell’Ammannati, il cosiddetto Biancone, dove abbiamo una videosorveglianza 24 ore su 24 ore e gli agenti intervengono attraverso altoparlanti nel momento in cui qualcuno oltrepassa il limite”. Un’altra idea sarebbe rilanciare il “Progetto di vigilanza educativa da proporre nelle scuole dove restauratori, critici d’arte, storici spiegheranno ai giovani studenti cosa significa difendere il patrimonio culturale”.

Dopo la critica ricevuta, Sangiuliano tenta di aggiustare il tiro: “Dario Nardella, vada a rileggersi con attenzione le agenzie. Non ho mai proposto vigilanza armata” dice, ma di affidare più posti nei musei a polizia e carabinieri. Ma, aggiunge: “Chiaro però che le forze dell’ordine sono armate. Appena Nardella sarà a Roma, lo invito ad andare al Parco Archeologico del Colosseo, da anni sorvegliato dai militari dell’Esercito. Questo già ben prima del mio arrivo al ministero della Cultura” ha concluso il ministro.

Schmidt invece che l’idea della guardia armata invece l’ha avuta, risponde accusando il sindaco di disinformazione: “La vigilanza armata non significa pistoleri o bande di esaltati con il bazooka — dice — Si tratta di guardie giurate presenti in tutti i grandi musei del mondo. E sono da anni in servizio per tutelare la Loggia dei Lanzi, tanto che Palazzo Vecchio talvolta ne chiede il supporto per piazza Signoria. Stesso scenario in piazza Pitti, dice Schmidt, e anche su questo Nardella non ha mai avuto niente da ridire”. Il direttore passa quindi all’accusa: “Da almeno 6 anni abbiamo chiesto al Comune il sostegno della polizia municipale per gestire le problematiche nell’area del museo legate ai vandalismi, al bagarinaggio, agli imbrattamenti, alla sporcizia, sostegno mai arrivato”.

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