Roma, la testa in marmo di una giovane donna riemerge dagli scavi di Piazza Augusto Imperatore

da | 11 Lug 2023 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

A Roma, durante gli scavi curati dalla Sovrintendenza Capitolina a Piazza Augusto Imperatore, è stata scoperta una straordinaria testa in marmo, perfettamente conservata. Il prezioso reperto sembra raffigurare nelle fattezze una giovane donna: lo si evince dai capelli, anche se raccolti, e dai lineamenti delicati.
A dare la notizia il sindaco di Roma Roberto Gualtieri: “Roma continua a restituire preziose testimonianze del suo passato: una splendida testa in marmo, integra, è stata appena ritrovata durante i lavori in corso a Piazza Augusto Imperatore curati dalla sovrintendenza capitolina ai beni culturali” ha annunciato il primo cittadino. Non è al momento possibile identificare chi, l’ignoto scultore, volesse rappresentare. “Gli archeologi ed i restauratori – ha sottolineato Gualtieri –  sono adesso impegnati nella pulitura e nello studio del reperto”. La sovrintendenza comunale, nel confermare che sono partiti i primi interventi di pulitura, ha aggiunto che la testa, di pregevole fattura, è stata scolpita “in marmo, probabilmente marmo pario”. Si tratta d’un tipo di pietra a grana fine, molto pregiata, solitamente estratta in Grecia. Con un marmo analogo è stata scolpita la Venere di Milo.
“La testa appena ritrovata, di elegante fattura, scolpita in marmo greco, appartiene probabilmente a una statua di divinità femminile, forse Afrodite, di dimensioni naturali. Mostra una raffinata acconciatura di capelli raccolti sul retro grazie ad una ‘tenia’, un nastro annodato sulla sommità del capo”, così il Sovrintendente Capitolino Claudio Parisi Presicce. Il reperto è stato rinvenuto nella fondazione di un muro tardoantico ma si conserva integro. Riutilizzato come materiale da costruzione giaceva con il viso rivolto verso il basso, protetto da un banco d’argilla sul quale poggia la fondazione del muro. Il riuso di opere scultoree, anche di importante valore, era una pratica molto comune in epoca tardo medioevale, che ha consentito, la preservazione di importanti opere d’arte. Non è il primo importante rinvenimento archeologico affiorato durante i lavori di sistemazione della piazza.  Sempre a luglio, ma in quel caso del 2021, l’intervento di di messa in opera del sistema fognario aveva infatti portato alla luce un raro cippo pomeriale in travertino.

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