Alla fine degli anni ’80, l’artista bolognese, nel periodo della frequentazione con la restauratrice pesarese Daniela Venturi, sceglie come sua seconda dimora la città ducale di Urbino dove aveva ristrutturato un’antica torretta tra le colline del Montefeltro, a Rancitella, per trascorrere i suoi momenti di pace e libertà. Da attento osservatore sapeva trasformare in musica e arte visiva gli aspetti più sottili dell’atmosfera che lo circondava e Urbino, luogo dalla grande bellezza, diventa un rifugio di ispirazione di alcuni dei suoi più grandi capolavori.
Racconta Andrea Faccani, Presidente della Fondazione Lucio Dalla: “Eravamo alla Torre e nel pieno della notte, altissimo, sento il suo inconfondibile fischio. Mi alzo, corro da lui che mi guarda, seduto su una panchina nel giardino, e mi dice – Andrea , ho finito l’inchiostro, ho bisogno di una penna, subito – stava scrivendo Apriti cuore, un brano bellissimo dal cui ritornello è nato il titolo dell’album Cambio, pubblicato nel 1990 e che rappresenta una vera e propria svolta artistica. Ricordo che dopo un po’ mi chiamò di nuovo per farmelo ascoltare e mi disse che quella era la sua prima vera canzone autobiografica, ricordo la mia emozione e la sua gioia”. Prendono vita in questo contesto altri brani presenti nell’album Cambio, quali Le Rondini e 2009 (Le cicale e le stelle), ma soprattutto Attenti al lupo, frutto della suggestione scaturita dalla paura di essere aggredito dai lupi durante le sue consuete passeggiate nei boschi.
Il 2 agosto 1988 l’artista infiammò la città e il suo pubblico con un grande concerto in Piazza del Popolo, tappa dell’indimenticabile tour Dalla Morandi. La città è stata non solo cornice dell’amicizia con Valentino Rossi e Luciano Pavarotti, con cui condivise un concerto per l’inaugurazione del Palazzo dello Sport, ma anche del legame con la Professoressa Lella Mazzoli, amica oltre che collega, docente della Facoltà di Sociologia dell’Università di Urbino dove l’artista tenne una delle lezioni sulla Comunicazione. Lezioni dalle quali nacque il libro “Gesù, san Francesco, Totò: la nebulosa della comunicazione”, una delle tante sorprendenti testimonianze della sua poliedricità, che la grande mostra biografica coglie e restituisce.
La mostra, promossa dalla Fondazione Lucio Dalla con Comune di Pesaro, Pesaro Musei e Fondazione Pescheria è organizzata e prodotta da C.O.R. Creare Organizzare Realizzare.
L’esposizione è stata curata da Alessandro Nicosia con la Fondazione Lucio Dalla, Special partner Lavoropiù, con la partecipazione di Archivio Luce Cinecittà, con il patrocinio di RAI e la collaborazione tecnica di SIAE, Società Italiana degli Autori e degli Editori, Universal Music Publishing Group e European Broker. Catalogo Skira editore.
“Un bilancio decisamente positivo – dichiara il curatore Alessandro Nicosia – la mostra, che ha già toccato tre città importanti, ha attirato un pubblico eterogeneo, ma soprattutto tanti giovani, trascinati dal grandissimo talento dell’artista e da un forte desiderio di conoscenza”.
“Nella realizzazione della mostra e del catalogo, edito per i tipi di Skira, – prosegue Alessandro Nicosia – il mio obiettivo primario è stato quello di presentare al grande pubblico da una parte la figura umana e dall’altra il percorso artistico che, specie per gli anni iniziali risultavano a volte un po’ confusi. Grazie ai tanti libri, ai giornali, alle interviste, ai filmati che ho avuto modo di consultare e visionare, mi sono avvicinato a questo incredibile e unico personaggio. Per arrivare a una narrazione integrale ho ritenuto che fosse necessario conoscere il pensiero e i ricordi di chi lo ha realmente frequentato, in grado di poterlo raccontare al meglio e con dovizia di particolari. Ho quindi raccolto oltre quaranta testimonianze scritte e orali (di chi, per rispetto della profonda amicizia con Dalla, ha preferito mantenere l’anonimato), in occasione delle celebrazioni del decennale dalla morte (iniziate nel 2022 a Bologna, al Museo Archeologico, poi a Roma presso il Museo dell’Ara Pacis) e dell’ottantesimo dalla nascita a Napoli, il 4 marzo 2023 al MANN Museo Archeologico Nazionale di Napoli e ora a Pesaro, che Dalla amava particolarmente e dove la mostra viene ospitata in due importanti sedi: Palazzo Mosca – Musei Civici e Centro Arti Visive Pescheria. Dalla lunga ricerca fatta per ricostruire la prima grande esposizione dedicata al maestro emerge che Dalla era una persona dotata di “intelligenza, fantasia e tenerezza profonda; era selvaggio, raffinato, proletario e intellettuale; premuroso, sensibilissimo, spietato; un comunista cristiano, libero, ribelle, zingaro e clown”
L’esposizione
Non è impresa facile raccontare in una esposizione cinquant’anni di storia. Tutto nasce da una lunga ricerca di materiali, molti dei quali esposti per la prima volta, che documentano l’intero cammino umano e artistico di uno dei più amati artisti italiani e internazionali. Lucio Dalla ha segnato in modo assolutamente unico e innovativo la storia della musica italiana, ha reinventato jazz, pop, lirica a suo piacimento mescolandoli sapientemente con libertà assoluta. Ha raccontato le storie degli “ultimi” con Piazza Grande, degli innamorati e illusi con Cara. Un cantore di vita e suoni che con graffiante ironia e sguardo poetico ha conquistato il cuore di tutti. Non solo musicista ma anche attore, scrittore, regista teatrale, amante dello sport e appassionato di motori, danza, opera lirica, pittura, letteratura. Aveva perfino una galleria d’arte.
Così, attraverso documenti, foto, copertine dei dischi, video, oggetti, abiti di scena, locandine dei film a cui ha partecipato, manifesti, la ricca collezione di cappelli e berretti, i quadri, molti dei quali realizzati dai suoi amici artisti e le testimonianze di coloro che lo hanno amato, sarà possibile scoprire l’intimità di Lucio e vivere la forza della sua anima e musica.
Oltre dieci le sezioni in cui è suddivisa l’esposizione. A Palazzo Mosca – Musei Civici vengono ospitate: Dalla si presenta, Il clarinetto, Famiglia-Infanzia-Amicizie, Universo Dalla, Il museo Lucio Dalla. Mentre al Centro Arti Visive Pescheria troviamo: Cinema, Televisione, Teatro, Dalla e Pesaro, La sua Musica oltre a trenta scatti di Maurizio Viola che al meglio esprimono la sua anima. La sezione inedita Dalla e Pesaro è dedicata al rapporto tra il cantautore e la città marchigiana, luogo che gli ha permesso di scoprire e produrre il cantautore Stefano Ligi.
Insieme ai documenti che ci raccontano la vita, l’arte e le passioni, la mostra offre allo spettatore l’opportunità di un incontro unico e speciale con l’artista.
Info: LUCIO DALLA. Anche se il tempo passa”. Da martedì a venerdì 16:00-19:00
Sabato, domenica e festivi 10:00-13:00 e 16:00-19:00 01 – 31 agosto aperto anche il lunedì pomeriggio