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Al Maxxi di Roma arriva ‘Fuori Tutto’: l’arte contemporanea attraverso 50 opere

da | 1 Lug 2023 | Arte e Cultura, Mostre ed Eventi

Raccontare la sperimentazione della scena creativa contemporanea, la grande vitalità del nostro tempo e le sfide più attuali: è questo l’obiettivo di ‘Fuori tutto’, il nuovo allestimento della Collezione Maxxi, in esposizione dal 28 giugno 2023 al 25 febbraio 2024.
La mostra è stata concepita come un deposito aperto con un focus sulle acquisizioni degli ultimi cinque anni con opere iconiche che tornano alla luce al fianco di altre inedite, realizzate da oltre cinquanta tra artisti, architetti e fotografi.
Un progetto che arriva in vista dell’attesissimo appuntamento con il Grande MAXXI, il nuovo edificio che sorgerà nella parte nord del lotto di pertinenza dell’ente museale, e che “avrà tra i suoi principali obiettivi proprio quello della fruizione dei depositi, la creazione di archivi intelligenti e di un polo di eccellenza di restauro contemporaneo” sottolinea il direttore, Bartolomeo Pietromarchi.

Il percorso espositivo

La mostra si articola in differenti spazi del Museo: Galleria 1, Galleria 3, Videogallery, Archive Wall e la Sala Claudia Gianferrari, che ospita un cantiere di restauro aperto al pubblico.
Entrando nella Galleria 1, al piano terra, si viene accolti dalla scultura di luce di Marcello Maloberti Senza saperlo la notte immaginava il giorno, da La città sale, opera di Elisabetta Benassi realizzata per il Maxxi L’Aquila e dal grande arazzo Ocean, Mother and Life di Abdoulaye Konaté.
Nello spazio successivo, opere iconiche che hanno contribuito al successo di alcune tra le mostre più amate del Maxxi si alternano a nuove acquisizioni mai esposte prima e i lavori dei grandi maestri dell’arte contemporanea dialogano con quelli delle più giovani generazioni.
Spingendo lo sguardo verso la parete finale della galleria si scorgono le luci di Where Angels Fear to Tread (2007), la stella a cinque punte realizzata con lampeggianti di auto della polizia da Kendell Geers. Chiude questa sezione l’opera di Carola Bonfili L’Osservatore Nascosto (2022) realizzata con il sostegno di Meta, che grazie a un visore VR permette allo spettatore di immergersi in un corpo esterno virtuale.
Al piano superiore, la Galleria 3 si apre con una serie di progetti di Giorgio Grassi, il cui intero archivio – esposto per la prima volta al pubblico – è entrato nel 2021 a far parte delle Collezioni di Architettura del MAXXI. Proseguendo lungo la navata si susseguono Greetings from Venice di Elisabetta Di Maggio, un mosaico di oltre 100.000 francobolli che rievoca il pavimento di San Marco a Venezia, l’opera Mare Vostrum (2017) di Nicolò Degiorgis, e la toccante Disarm (Mechanized) II (2014) di Pedro Reyes, un’orchestra di strumenti musicali realizzati con vari componenti di armi da fuoco.
Nella Videogallery al pianterreno dietro alla caffetteria del museo, grandi artisti italiani e internazionali – tra cui Jennifer Allora & Guillermo Calzadilla, accompagneranno i visitatori in un viaggio nel tempo attraverso una rassegna video che racconta miti del passato e grandi trasformazioni del presente, indicando un futuro più inclusivo e sostenibile, caratterizzato da un nuovo equilibrio tra uomo e natura.
Infine, nella lobby del museo, l’Archive Wall ‘Time Source – Dalle fonti all’opera, dall’opera alle fonti’ propone un incipit alla mostra attraverso una selezione di fonti d’archivio che svelano al pubblico i processi che hanno portato al concepimento dell’opera e alla sua migrazione nel corso del tempo.

L’allestimento Atlante Sapienza

Il Maxxi ha anche collaborato con Sapienza Università di Roma per Atlante Sapienza, un’importante committenza fotografica sulla Città Universitaria della Capitale che ha coinvolto i fotografi Iwan Baan, Antonio Biasiucci, Silvia Camporesi, Marina Caneve e Carlo Valsecchi.
“Un allestimento che credo sarà di grande ispirazione per tutti, per i più giovani in particolare – dichiara Antonella Polimeni, magnifica rettrice Sapienza Università di Roma -. L’allestimento è immaginato come una mostra nella mostra in cui i progetti si snodano in continuo dialogo visivo tra loro, dimostrando la diversità di rappresentazione di uno stesso luogo”.

Il progetto In restauro

In occasione della mostra, la Sala Claudia Gian Ferrari ospita il primo appuntamento di In restauro, una nuova serie di iniziative pensate per portare alla luce e rendere accessibile una tra le più affascinanti delle attività museali, normalmente non visibile al pubblico. Il primo appuntamento è il restauro della grande opera Sternenfall di Anselm Kiefer, a cura dei docenti e degli studenti della Scuola di Alta Formazione dell’Istituto Centrale per il Restauro (ICR) di Roma e a seguire sarà il turno di Il processo di Rossella Biscotti.
“Collaboriamo col Maxxi da tanti anni e in modo strutturato dal 2019 – afferma Francesca Capanna, direttrice della Scuola Alta Formazione Roma Istituto Centrale per il Restauro di Roma -. Il progetto prevede una serie di appuntamenti in cui verranno aperti i cantieri di restauro di altre opere della collezione museale”.
Completano la mostra: un ricco programma di incontri con artisti e architetti (tra i protagonisti Giorgio Andreotta Calò, Rosa Barba ed Elisabetta Di Maggio), quattro appuntamenti per visitare in esclusiva i depositi del Maxxi guidati dal team del Museo e un calendario di attività pensate appositamente per i bambini e le famiglie. Per tutte le informazioni www.maxxi.art.

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