In occasione della visita al Louvre per la mostra Napoli a Parigi, Sergio Mattarella ha affrontato il dilemma legato al restauro della Gioconda. Durante la permanenza il Presidente della Repubblica ha visitato la mostra parigina sui capolavori di Capodimonte, concedondosi una foto ricordo con Emmanuel Macron davanti alla Mona Lisa. Così La moglie del Presidente francese, Brigitte, ha approfittato per ricordare che da decenni i maggiori storici dell’arte discutono della possibilita di restaurare il capolavoro di Leonardo, con molti pareri favorevoli e altrettanti contrari.
Restauro sì o no?
“Un’operazione tecnica potrebbe far emergere che il vero sfondo della Gioconda è simile a quello di un’altra opera leonardesca: Sant’Anna con la Vergine e il Bambino”, che di recente e stata ripulita con tecnologie all’avanguardia sotto il coordinamento di Vincent Dieulevin. “È una scelta difficile” ha concordato Sergio Mattarella. “Solo il presidente può prendere questa decisione”, ha ammesso il commissario Sébastien Allard, direttore del Dipartimento di pittura del Louvre, che ha fatto da cicerone alla visita presidenziale. Silenzio invece da parte del protagonista, Emmanuel Macron.
Perché la decisione spetta al Presidente francese
Cosa ci sia alle spalle della Gioconda ancora non è stato accertato. Gli studiosi di Leonardo sostengono che difficilmente possa trattarsi di uno sfondo astratto, e che verosimilmente sarebbe un punto preciso della Toscana, cioè là dove l’Arno supera le campagne di Arezzo e si incontra con le acque della Val di Chiana. Altri sostengono che non sia la Toscana, ma una zona prealpina, e precisamente i dintorni di Lecco. O addirittura il lago di Iseo o le pianure pontine paludose, o la Val Trebbia o il Montefeltro. Un restauro accurato potrebbe far emergere ulteriori particolari. Effettivamente il dipinto si è deteriorato in modo significativo e ha “perso” nitidezza nel tempo. Ma mettere le mani su una tale opera inestimabile è una decisione di grande responsabilità, oltre che un cospicuo impegno economico. Motivo per cui si tratta di una scelta presidenziale.