La Reggia di Caserta vince il premio Spina 2023 per la sostenibilità

da | 12 Giu 2023 | Flash News

La Reggia di Caserta ha vinto il premio Gianluca Spina per l’Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali 2023, categoria sostenibilità. L’istituto del ministero della Cultura ha partecipato al concorso indetto dall’Osservatorio Innovazione Digitale per la Cultura del Politecnico di Milano con il progetto della marmellata delle Regine.
Quest’anno, oltre alla categoria principale dedicata ai progetti di innovazione, sono state attivati due nuovi temi: accessibilità e sostenibilità. Il complesso vanvitelliano si è attestato tra i finalisti per quest’ultima classe con la presentazione dell’iniziativa realizzata negli ultimi tre anni in collaborazione con la cooperativa E.V.A. per la raccolta e trasformazione delle arance del Parco Reale. Ieri, una giuria di esperti, ha riconosciuto il valore del progetto del Museo e consegnato il Premio Spina alla direttrice Tiziana Maffei. La marmellata delle Regine è prodotta dalle donne del laboratorio “Le ghiottonerie di Casa Lorena”, centro antiviolenza all’interno di un bene confiscato alla criminalità organizzata a Casal di Principe, gestito dalla cooperativa EVA.
Gli agrumi del Bosco vecchio, del Giardino Inglese e della Flora, destinati fino a qualche anno fa alla naturale marcescenza in terra o allo smaltimento oneroso da parte del Museo, sono utilizzati per la dolce confettura. La Reggia di Caserta contribuisce così anche ai percorsi di autonomia promossi dalla onlus a favore di donne in uscita da situazioni di violenza e in condizioni di particolare difficoltà, cui sono destinati i proventi delle vendite delle conserve.
L’iniziativa ha anche mostrato la sostenibilità di un’attività imprenditoriale: abbattere i costi per la Reggia di Caserta dello smaltimento oneroso delle arance destinate al macero, produrre marmellate di qualità, nel pieno rispetto dell’ambiente, facilmente commercializzabili perché portatrici di una molteplicità di valori; coniugare il sostegno alle donne in uscita dalla violenza con il buon utilizzo dei beni confiscati, con pratiche di economia circolare.

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