Dal 1 luglio a Napoli saranno applicate le nuove tariffe dell’imposta di soggiorno, che prevedono l’aumento di 0,50 centesimi per tutte le strutture ricettive cittadine, ad esclusione degli alberghi 5 stelle lusso. È quanto ha stabilito la delibera che ridetermina gli importi della tassa di soggiorno approvata dalla giunta comunale.
“Le tariffe attualmente in vigore – ricordano dal Comune – risalgono al 2019 e, dal confronto con quelle applicate nelle altre città capoluogo, risulta un carico impositivo medio più basso. Inoltre, se l’incremento dei flussi turistici da un lato produce reddito, dall’altro aumenta il fabbisogno dei servizi di accoglienza, di decoro e il miglioramento dei servizi pubblici”. La precisazione, per quanto riguarda il mancato rincaro per chi soggiorna in alberghi di lusso, è che “le tariffe sono già uguali a quelle in vigore nelle altre città”. Al momento chi soggiorna in un hotel 5 stelle lusso paga 5 euro, cifra che quindi resterà in vigore anche dopo il 1 luglio. Per le altre tipologie di strutture si passa, invece, da 4,50 a 5 euro per gli hotel 5 stelle, da 4 a 4,50 euro per i 4 stelle, da 3 euro a notte a 3,50 per i 3 stelle, da 2 a 2,50 euro per i 2 stelle, da 1,50 a 2 euro per gli hotel 1 stella e, infine, da 2,50 a 3 euro euro a notte per le strutture ricettive extralberghiere.
La giunta ha inoltre approvato, su proposta dell’assessora al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato, l’atto di indirizzo finalizzato all’utilizzo del gettito derivante dalla tassa di soggiorno. “Anche alla luce delle richieste emerse nel corso degli incontri che abbiamo avuto con gli operatori del settore alberghiero ed extra alberghiero – annuncia Armato – abbiamo scelto di destinare almeno il 50% dei proventi della tassa di soggiorno agli interventi in materia di turismo, nonché al miglioramento dei servizi pubblici locali con l’impegno a non apportare ulteriori incrementi fino al 2025”.