Tutela Patrimonio Culturale, nel 2022 recuperate oltre 80mila opere d’arte

da | 29 Apr 2023 | Arte e Cultura, Conservazione e tutela

Nel 2022 i Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio culturale hanno recuperato 80.522 beni d’arte per un valore complessivo stimato di 84.274.073 euro. Il dato emerge dal dossier ‘Attività Operativa 2022’ dell’Unità specializzata dell’Arma.
Istituito nel 1969 per onorare l’articolo 9 della Costituzione italiana (“la Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”), in mezzo secolo di vita, il Comando Tutela Patrimonio Culturale dei carabinieri, ha restituito al pubblico o ai legittimi proprietari più di tre milioni di beni culturali e sequestrate circa 1, 4 milioni di opere false.
“I risultati dell’attività dei Carabinieri del TPC relativa al 2022 mostrano sempre di più quanto essi siano diventati custodi del patrimonio della Nazione. Il Ministero della cultura supporta il lavoro prezioso degli uomini e delle donne del Comando per la Tutela del Patrimonio Culturale e lavora per rendere sempre più efficace la loro azione. Rivolgo al Generale Vincenzo Molinese i miei complimenti per il grande lavoro reso ogni giorno all’Italia. L’azione congiunta tra Ministero della cultura e Comando TPC è un esempio virtuoso di collaborazione istituzionale”, ha dichiarato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.

Le innovazioni legislative

L’attività operativa dei reparti TPC, posti a diretta collaborazione del Ministero della cultura, ha fatto emergere nel 2022 una graduale diminuzione dei reati contro il patrimonio culturale, anche alla luce delle innovazioni legislative intervenute nel 2022 che hanno inasprito il sistema sanzionatorio, rendendo più efficace l’attività repressiva.
La Legge n. 22 del 22 marzo 2022 ha, di fatto, modificato le disposizioni penali in materia di tutela del patrimonio culturale, attualmente contenute prevalentemente nel Codice dei Beni Culturali (D.lgs. 42/2004), integrando il Codice Penale con 17 nuovi articoli (da 518-bis a 518- undevicies), prevedendo anche la possibilità per gli ufficiali di polizia giudiziaria dell’Arma, specializzati nel settore dei beni culturali, di svolgere attività sotto copertura per contrastare il traffico illecito di opere d’arte.
Anche la maggiore proiezione esterna dei militari impiegati nel controllo del territorio ha favorito l’azione preventiva permettendo di ridurre del 36,8% l’attività illecita degli scavi clandestini (da 38 nel 2021 a 24 nel 2022), con conseguente deferimento di 66 soggetti.

I recuperi del 2022

Tra i recuperi del 2022 oltre 17mila erano reperti archeologici, più di 21mila paleontologici. 1.241 le opere sequestrate, invece, nell’ambito della contraffazione, di cui 951 di arte contemporanea. Inoltre, sono stati sottoposti a sequestro oltre 250 reperti archeologici o paleontologici e beni antiquariali/archivistici e librari per un valore complessivo stimato di circa 86 milioni di euro, nel caso in cui fossero stati immessi sul mercato. A fronte di una lieve flessione dei furti di beni culturali (-3,7%), il settore in cui si è rilevato il maggior decremento (-30%) è quello relativo ai furti in luoghi espositivi , passati da 84 nel 2021 a 58 nel 2022.
Infine, le varie attività svolte in cooperazione di polizia con i collaterali Uffici esteri, assieme alla ‘diplomazia culturale’, hanno costituito un’arma vincente nella lotta al traffico illecito dei beni culturali, permettendo il rimpatrio di molte opere di notevole rilevanza. Tra queste anche Orfeo e le Sirene, gruppo scultoreo in terracotta della fine del IV secolo a.C., trafugato negli anni ’70 a Taranto e riportato in Italia dopo essere passato dalle mani di diversi ricettatori.