Al via Italy: a New Collective Landscape, grande esposizione dedicata a cento progettisti e designer italiani sotto i 35 anni che da una settimana sono presenti all’ADIDesign Museum di Milano (fino al 10 settembre) mentre intorno è in corso il Salone del Mobile (18-23 aprile).
Il nome prende ispirazione da un famoso precedente, Italy: The new Domestic Landscape. È l’esposizione che nel 1972 portò al MoMa di New York le future celebrità del made in Italy. Un’Italia non ancora moderna si ritrovò al centro del mondo.
«Gli anni 70 si portavano dietro la grande spinta di giovani imprenditori disposti a rischiare, e a farlo con amici designer spesso della loro stessa età. Erano aperti all’innovazione. A una creatività che attraverso oggetti o spazi domestici raccontava un nuovo modo di intendere la casa. Quanto le cose siano cambiate lo dice Il fatto che oggi, più che alle case, I designer pensano a come andrebbe abitato il pianeta”, afferma Angela Rui, curatrice dell’esposizione. Sono costretti dall’esaurimento di risorse energetiche, economiche, culturali.
E così molti designer provano strade nuove, si reinventano progettisti e “in mostra ci sono più idee che oggetti”, afferma Rui. La vera forza di questa generazione è andare oltre, estendere il concetto di design oltre i confini tradizionali. Syntropia di Eugenia Morpurgo studia come creare scarpe progettando policulture, ad esempio.
La cosa più importante è far sì che queste idee siano calate nella realtà e non rimangano solo idee. Lo afferma il direttore dell’ADI Design Museum, Andrea Cancellato: “Molte delle scelte più recenti di trasformazione del nostro vivere in società, dalla sharing economy allo smart working, hanno nel design il loro fattore comune. E se è vero tutto questo, i designer dovrebbero avere vita meno difficile. Eppure non è così.”
Lo conferma una ricerca realizzata dalla mostra che ha inviato un sondaggio a tutte le scuole e università di design italiane dedicato a studenti o laureati under 35. Dai risultati emerge come tanti lavorino in più aree allo stesso tempo, e questo perché spesso i lavori che si basano sulla creatività vengono considerati al pari di un hobby, e di conseguenza vengono pagati poco. Lo affermano Andrea de Chirico, in mostra con il progetto Superlocal, e la co-curatrice Elisabetta Donati de Conti.
I giovani designer spesso sono considerati eterni Peter Pan, non dei professionisti che offrono un valore di servizio. La cosa paradossale è che nei nuovi progetti, invece, è sempre più presente un pensare e agire sociale e comunitario.
Con la Milano Design Week 2023 dal 18 al 23 aprile, che ospita la mostra, torna in scena in diversi luoghi della città ID – Exe, il primo distretto diffuso del design che offre agli abitanti di Milano e ai visitatori un palinsesto di esposizioni e iniziative capaci di unire concetto e tecnologia, nello specifico la realtà aumentata, per dare vita al futuro del design, argomento scelto per questa terza stagione dell’iniziativa.
Giovani designer e nuove realtà, prossimi protagonisti di un settore centrale per la creatività italiana, dovranno descrivere attraverso i loro progetti il futuro del made in Italy, dell’economia circolare e della manifattura sostenibile, del nuovo artigianato che si incontra con l’innovazione tecnologica, delle differenze come valore e del design negli spazi urbani, pubblici e privati.
Tra gli eventi previsti dal progetto, allestito dalla startup milanese Design Open Spaces, sono tre le mostre che emergono in particolare. La prima è un’esposizione digitale diffusa in realtà aumentata, che permette di accedere, attraverso 30 QRcode sparsi per il territorio urbano, a progetti che si sovrappongono all’ambiente circostante, con la possibilità di essere salvati, condivisi e reinseriti anche in altri luoghi, e di creare così nuovi livelli espositivi. La seconda mostra, presso Isola SET in Piazza Città di Lombardia è dedicata all’intelligenza artificiale come un nuovo interlocutore in grado di ridefinire mediante il design i rapporti tra uomo, oggetti e natura. L’ultima mostra analizza la relazione tra tecnologie futuristiche e tradizione nel settore del fashion, presso Bobino Milano, che dà sul Piazzale Stazione Genova.
Al via Italy: a New Collective Landscape, mostra a Milano per designer under 35
