Si sa molto della prima metà della vita di Giulia Farnese, Giulia la Bella, fatta di amori, viaggi, pettegolezzi, e quasi nulla sull’altra metà, trascorsa in quel Castello di Carbognano (VT) da lei ristrutturato e trasformato e ancora così poco conosciuto.
Ci hanno pensato due specialiste del calibro di Simonetta Valtieri e Daniela Gallavotti, a sanare questo vuoto, autrici del libro: “Il Palazzo di Carbognano, residenza di Giulia Farnese” un volume di 136 pagine (dicembre 2022- G.B.EditoriA) edito a cura della Associazione RinascimentiAmo e con il patrocinio della Fondazione Carivit. Il libro sarà presentato al pubblico sabato 4 febbraio 2023 alle ore 16 in un evento organizzato dal Comune di Carbognano con le Associazioni RINASCIMENTIAMO ed OMNIA TUSCIA.
Scrive, nella premessa del volume, Simonetta Valtieri, che Di Carbognano e del suo Castello si è iniziato a parlarne nel 2019, in occasione di un’Assemblea dell’Associazione Culturale “RinascimentiAmo: un Futuro per il Passato”. “Siamo partiti dal castello, residenza di Giulia Farnese, fino ad oggi mai studiato dal punto di vista architettonico, la cui analisi, consentita grazie alla disponibilità dei proprietari, le famiglie Laurenti-Pascarella e Narduzzi, ha portato a risultati inediti, che sono stati sinteticamente anticipati nel volume I Farnese a Viterbo, pubblicato nel marzo 2022.”.
Da questi studi è emersa anche la particolare importanza di Carbognano nella strategia del fratello di Giulia, il cardinale Alessandro Farnese senior, tesa ad espandere il patrimonio familiare acquisendo territori più vicini a Roma rispetto alle terre di origine della famiglia, a ovest del lago di Bolsena. Per mantenere il possesso di questi territori, ‘ereditati’ dal nonno Ranuccio il Vecchio, attraverso una investitura pontificia che valeva fino alla terza generazione, e non perderli una volta rimasto unico erede, il cardinale Alessandro aveva deciso di mettere al mondo lui stesso dei figli.
Carbognano è il primo territorio acquisito nell’area a est del lago di Vico, pervenuto ai Farnese con la donazione fatta a Giulia dal marito Orsino Orsini, con un atto notarile rogato a Roma il 10 giugno 1497, nel palazzo del cardinale Alessandro, la cui ‘presenza’ costante è affermata attraverso il suo stemma, nei vari ambienti del castello. Nell’acquisizione dei nuovi territori farnesiani, a Carbognano seguirà Caprarola e Ronciglione, e successivamente gli altri centri che verranno annessi al Ducato di Castro, creato da Alessandro, divenuto papa Paolo III, per il figlio Pier Luigi.
Quando Giulia intraprese i lavori per risiedervi, il castello era quindi già stato ‘riadattato’ nella configurazione generale come lo vediamo oggi. Sulle pareti esterne del castello, il nome di Giulia compare sulle tre finestre del piano nobile e in alcune su altri lati e verso il cortile interno; le altre finestre sono state ingrandite, e quindi modificate, nel Seicento dalla famiglia Colonna. Ai lavori effettuati per Giulia va ascritta la decorazione con graffiti delle pareti cortile, con finte bugne che presentavano in alto una fascia decorata di cui si sono conservati alcuni lacerti, tra i quali compare un’immagine di un volto femminile con scritto sotto in nome di Giulia. Nel piano nobile del castello le decorazioni delle volte e gli stemmi sintetizzano i rapporti di parentela dei Farnese con famiglie dell’alta aristocrazia e con la Chiesa nel succedersi delle loro generazioni, compendiando la ‘crescita’ dei Farnese, che con le nozze della figlia di Giulia, Laura con Niccolò Franciotti della Rovere, si imparentano anche con il nuovo papa Giulio II.
Il ciclo pittorico affrescato nella ‘camera’ di Giulia – dove trionfa la presenza degli unicorni, in un complesso programma iconografico simbolico con la fenice che risorge dalle proprie ceneri –, intende significare il riscatto dalla sua vita giovanile con il nuovo corso di vita intrapreso a Carbognano, dove i documenti attestano che nel 1506 Giulia già svolgeva in pieno la sua attività di governatrice, occupandosi anche di risolvere problemi di altri paesi ricadenti sotto la giurisdizione dei Farnese. “Questo studio intende costituire un punto di partenza per la valorizzazione del castello, oggi affidata all’Amministrazione Comunale, e per l’avvio di uno studio interdisciplinare sulle risorse da riscoprire e valorizzare del centro storico di Carbognano e del suo territorio, in un progetto di iniziative che lentamente sta prendendo forma, in vista delle celebrazioni del V Centenario dalla morte di Giulia Farnese (1524), che la vede come personaggio centrale, essendone stata governatrice per un circa un ventennio.” precisa nella premessa Simonetta Valtieri.