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Dall’obbligo di dimora agli arresti domiciliari per il soprintendente che aveva a casa reperti rubati

da | 24 Nov 2022 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Dall’obbligo di dimora agli arresti domiciliari per ricettazione di beni culturali per il sovrintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Caserta e Benevento Mario Pagano. E’ quanto disposto, nei giorni scorsi, dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e notificato al soprintendente dai carabinieri del Nucleo Tpc (Tutela del Patrimonio Culturale) di Napoli. La misura cautelare è stata disposta dopo che diverse perquisizioni sia presso le abitazioni di Napoli e Torre Annunziata di Pagano, che presso la Soprintendenza (dove, fino al decreto si sospensione da parte del MIC, svolgeva le sue funzioni, ndr) i cui uffici sono ubicati nella Reggia di Caserta hanno portato al scoperta di numerose opere d’arte e volumi preziosi di particolare valore storico, risultati rubati in diverse città italiane, tra questi: il volume «Officia Sanctorum Salernitana», opera risultata rubato presso la «Biblioteca Universitaria Area Umanistica Salerno»; quattro volumi datati 1541, rubati alla «Biblioteca del Convento di San Pietro ad Aram» di Napoli; un dipinto, tecnica olio su tela, con cornice, raffigurante «Gesù – episodio Via Crucis», rubato alla Chiesa di Santa Margherita del Comune di Olevano Romano (Roma); quattro volumi datati 1541, un unguentario in vetro con fondo piatto dell’età imperiale I-II secolo d.C..

La vicenda precedente
Solo due mesi fa Pagano fu sorpreso in flagranza mentre tentava di scambiare ad una fiera di numismatica di Pastorano reperti antichi con un venditore noto alle forze dell’ordine. Entrambi furono fermati perché trovati in possesso di 78 monete in bronzo di vari periodi provenienti da scavi clandestini e due libri antichi. Altri beni preziosi di valore storico, furono sequestrati poi nell’abitazione di Pagano. Il sovrintendente spiegò di essere un collezionista e di avere acquistato i reperti alle fiere senza saperne la provenienza; a seguito di verifiche fu accertata la provenienza illecita dei beni sequestrati. Fu disposto l’obbligo di dimora ed oggi, a seguito dell’ulteriore scoperta, frutto della prosecuzione delle indagini, è stato disposta la misura cautelare degli arresti domiciliari.

La difesa
«Impugneremo il provvedimento adottato dal gip di Santa Maria Capua Vetere e proporremo ricorso al Riesame contro questa nuova ordinanza – dice Katiuscia Verlingieri, l’avvocato difensore di Mario Pagano – Le collezioni in possesso del dottore Pagano gli sono pervenute da donazioni oppure le ha comprate nei mercatini dell’usato. Non sapeva assolutamente della provenienza illecita del materiale che aveva in casa. Dimostreremo l’estraneità ai reati contestati».

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