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Firenze: Palazzo del Bargello torna a splendere dopo un restauro da tempi record

da | 1 Dic 2021 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Il Palazzo del Bargello a Firenze torna a splendere dopo l’intervento di restauro durato 15 mesi. È la prima volta, in 156 anni, che il Palazzo fiorentino viene completamente restaurato, con un progetto unitario di revisione complessiva.

“Il Bargello è tornato bellissimo – ha dichiarato il sindaco Dario Nardella – grazie a un accurato restauro eseguito in tempi record. Per la prima volta dopo un secolo e mezzo potremo visitare un palazzo completamente riqualificato e valorizzato”.

Un intervento finanziato dal Ministero della Cultura per 1,8 milioni di euro; avviato a fine luglio 2020 per poi terminare a ottobre di quest’anno, per un totale di 425 giorni di lavoro.

“Questa straordinaria campagna di restauro e revisione conservativa del Palazzo – ha sottolineato Paola D’Agostino,direttrice dei Musei del Bargello – è frutto di oltre quattro anni di intenso lavoro dell’architetto Maria Cristina Valenti nel predisporre il progetto e la documentazione di gara, coadiuvata dal personale tecnico e amministrativo dei Musei del Bargello, e poi del direttore dei lavori e delle imprese che si sono avvicendate in cantiere per questi mesi, in un periodo critico per il mondo intero”.

Tempi record che hanno comportato una minuziosa revisione di tutto il monumento e di tutti gli elementi decorativi, portando alla luce dettagli che fino ad oggi erano sconosciuti. In passato il palazzo era stato più volte oggetto di interventi mirati, ma non era mai stato messo in opera un intervento complessivo e di questa portata: 12.000 metri quadrati di pietra forte e pietra serena pulita e consolidata, 128 stemmi e 124 finestre restaurate (tra cui la monumentale finestra del salone di Donatello), così come i 93 merli e le 199 mensole in pietra. Uno speciale trattamento è stato riservato infine alla torre e alla cella campanaria che, oltre ad essere restaurata, pulita e consolidata ha visto il restauro pittorico degli stemmi dipinti e del leone rampante collocato sulla sommità.

“Ho visitato il Museo nazionale del Bargello nel settembre 2020, quando i ponteggi nel cortile erano stati appena montati, e sono lieto in quest’occasione di apprezzare il lavoro fatto sia nella messa in sicurezza delle finestre che nel restauro di un edificio di tale valore storico e artistico, che ha così svelato tanti particolari inediti e dettagli raffinati del partito ornamentale tre-quattrocentesco” ha ricordato il direttore generale Musei del Mic Massimo Osanna.

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