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Reggia di Caserta: parte il restauro dell’installazione fotografica di Mapplethorpe

da | 11 Giu 2021 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Continua, alla Reggia di Caserta, il riallestimento della collezione Terrae Motus con il restauro dell’installazione del grande fotografo americano Robert Mapplethorpe. Come previsto dal bando con cui è stato selezionato il progetto, l’intervento – eseguito dalla SMP Photo Conservation Studio – sarà effettuato all’interno del Laboratorio di Restauro della Reggia.

Nel 1983,Mapplethorpe (New York, 1946 – Boston, 1989) realizzò una serie di 5 fotografie per Terrae Motus, la collezione ideata dal gallerista napoletano Lucio Amelio dopo il sisma in Irpinia nel 1980 e poi donata alla Reggia. Ora quelle foto verranno restaurate per evitare che polvere, batteri e altri residui organici le compromettano ulteriormente.

Le 5 foto di grande formato – Denis Speight with Thornes, Jack with Crown; Skull and Crossbones, Jill Chapman e Dennis Speight with Flowers – rappresentano tematiche di vita e di morte con chiari i riferimenti ai simboli della passione di Cristo: la corona di spine in Jack with Crown e il profilo della Maddalena in Jill Chapman. Nell’opera emerge la prospettiva inconfondibile di Mapplethorpe che richiama lo stile dei ritratti ottocenteschi e quelli della fotografia di moda del Novecento, insieme al caratteristico uso del bianco e nero con un’ampia scala tonale.

Le stampe vennero probabilmente realizzate da Tom Baril – stampatore con cui Mapplethorpe collaborava fin dal 1979 – per essere esposte prima a Boston, all’Institute of Contemporary Art, nel 1983, poi a Villa Campolieto (Ercolano) nel 1984. Dopodiché, insieme ad altre foto, sono entrate a far parte della collezione Terrae Motus della Reggia di Caserta.

Il restauro dovrebbe concludersi entro la fine dell’anno, quando le fotografie verranno ricollocate nella loro cornice ed esposte nel percorso museale degli Appartamenti Reali. Nel frattempo le fasi dei lavori verranno condivise sui canali social della Reggia, nell’ottica di un pubblico sempre più coinvolto e attratto dalla sua storia.

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