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Ercolano: scoperto un ufficiale di Plinio il Vecchio ucciso dal Vesuvio

da | 13 Mag 2021 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Foto: un archeologo al lavoro sopra allo scheletro dell’ufficiale di Plinio il Vecchio; fonte Ansa

Ercolano, antica cittadina campana sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C, non smette di stupirci. Una recente ricerca ha svelato l’identità di una delle vittime ritrovate nei pressi dello scavo iniziato negli anni Ottanta: probabilmente un militare della flotta di Plinio il Vecchio, ucciso dal Vesuvio.

La ricerca firmata da Francesco Sirano, direttore del parco archeologico di Ercolano, svela nuovi indizi sull’identità di uno dei 300 fuggiaschi ritrovati circa quarant’anni fa. Inizialmente catalogato come semplice soldato, in realtà l’uomo sarebbe un militare della marina arrivato dal mare per soccorrere gli abitanti di Ercolano dalle correnti piroplastiche.

Il corpo del militare è stato ritrovato con le braccia piegate in avanti e la faccia affondata nella spiaggia, probabilmente scaraventato a terra e ucciso in pochi secondi dai venti bollenti del vulcano che hanno travolto case e persone con una velocità di 80-100 chilometri orari.

Si pensava fosse un pretoriano come confermavano diversi elementi – la presenza di pretoriani nella zona documentata in quel periodo; 12 denari d’argento e 2 d’oro ritrovati vicino al cadavere, una somma corrispondente allo stipendio mensile di un pretoriano – ma le nuove indagini propendono per un membro della flotta seguendo nuovi elementi: la ricchezza delle sue armi, simile a quelle trovate indosso a ad un alto ufficiale della flotta di Plinio il Vecchio; gli attrezzi da lavoro che aveva nello zainetto, strumenti tipici di un faber navalis, una figura tipica delle navi militari romane, un ingegnere specializzato nei lavori di carpenteria; il ritrovamento dei resti dell’uomo a poca distanza da quelli di un’imbarcazione militare.

“Potrebbe trattarsi – spiega Sirano – di un ufficiale della flotta che partecipava alla missione di salvataggio lanciata da Plinio il Vecchio per soccorrere le popolazioni dei centri e delle ville affacciate su questa parte del Golfo di Napoli”.

L’analisi delle ossa ha inoltre permesso un identikit dell’individuo: un uomo tra i 40 e i 45 anni, in buona salute e con l’attitudine all’attività fisica; caratteristiche che sembrano confermare la professione militare del soggetto.

In attesa che vengano completati i nuovi restauri sulle armi l’ipotesi resta aperta, ma – come ha spiegato il direttore del parco archeologico – le indagini fin qui svolte forniscono nuovi elementi per la ricostruzione storico-archeologica degli ultimi attimi di vita della cittadina campana e per la ricostruzione dei corpi militari dell’antica Roma.

In questi giorni gli archeologi, grazie alla collaborazione con la Fondazione Packard, hanno ripreso l’opera di scavo e conservazione del sito, in particolar modo della strada che collegava la spiaggia di Ercolano alla Villa dei Papiri. Si attendono ora nuovi ritrovamenti.

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