Ilministro della Cultura Dario Franceschini si è riunito con il Cts per discutere della ripartenza degli eventi legati al mondo dello spettacolo. Il ministro ha avanzato alcune proposte per permettere in zona gialla il riavvio dellattività di teatri, cinema e sale da concerto con una più ampia presenza di spettatori. Lobiettivo è quello di consentire la sperimentazione di attività in siti allaperto con una maggiore presenza di pubblico, inserendo disposizioni di sicurezza ulteriori, come già successo in altri Stati europei. Il Cts, che attende un documento con un sunto delle proposte, interverrà a breve per permettere al governo di prendere una decisione.
Aumento del numero di spettatori per cinema, teatri e spettacoli dal vivo, obbligo di mascherina Ffp2 e marcia indietro sui tamponi entro 48 ore dallinizio dellevento. Una volta delineate, le proposte verranno messe in atto quando si tornerà alle zone gialle, forse da inizio maggio. Saranno le regioni a svolgere questa sperimentazione. Lipotesi potrebbe trovarsi in un nuovo protocollo per lo spettacolo dal vivo a cui hanno preso parte le direzioni generali Spettacolo e Cinema che hanno fatto riferimento a un concerto Covid free in Olanda e a un altro pubblicizzato da Barcellona.
Franceschini ha sottolineato la difficoltà in cui versano i lavoratori dello spettacolo, ribadendo la scarsa utilità del tampone per poter tornare ai cinema e ai teatri. Tale specifica è stata fatta perché nelle ore precedenti lincontro lAgis, parte della rete Ricominciamo costituita da 80 realtà, ha manifestato i propri dubbi rispetto alle informazioni trapelate. Non si può ipotizzare una capienza fissa che non tenga in considerazioni la reale dimensione della sala. Lutilizzo delle mascherine Ffp2 è stato giudicato ragionevole, purché questo permetta di incrementare il numero di spettatori e sia funzionale ad un aumento della capienza delle sale. No al tampone obbligatorio, giudicato un fattore di discriminazione sociale oltre che un disincentivo alla partecipazione. Aggiungere la spesa del tampone molecolare, oltre al costo del biglietto, sarebbe un ostacolo allarrivo di spettatori, già soggetti a svariate limitazioni.
Dalloccupazione del chiostro del Piccolo Teatro Grassi a Milano allassemblea permanente allestita dal Coordinamento Arte e Spettacolo Campania, tanti lavoratori tra sarte, attori, ballerini e tecnici chiedono da mesi un tavolo anche con il ministero del lavoro, un reddito di continuità strutturale, la contribuzione figurativa per il 2020 e 2021. «Non possiamo più aspettare. Il sistema dei bonus si è rivelato totalmente insufficiente», dichiarano. Gli auto-organizzati dello spettacolo di Roma criticano lesiguo bonus introdotto dal Lazio di Zingaretti (Pd). «Non ci stancheremo mai di ripetere che il tempo delle misure emergenziali è finito. Servono misure di reddito strutturali per tutti», affermano i lavoratori.
Dato che le chiese sono aperte e i teatri chiusi, a Milano vari lavoratori dello spettacolo hanno realizzato il flash mob Magnificat un canto corale nella chiesa di Santa Maria, presso San Satiro, in via Torino. Larte deve tornare al rito collettivo ed essere viva e partecipata, dichiarano i manifestanti.