Il Tar del Lazio con la sentenza n. 1568/2021 ha confermato che in Italia esiste ununica figura di Restauratore di Beni Culturali. Il giudice ha accolto le ragioni della CNA riguardo lannullamento della distinzione negli elenchi dei restauratori, pubblicati a dicembre 2018 sul sito del Mibact, tra i diplomati della Scuola di Alta Formazione e chi ha acquisito il titolo a valle della procedura dellart. 182 D.lgs. n. 42/2004; ha rigettato la richiesta di unaltra Associazione che chiedeva la creazione di più elenchi dei Restauratori di Beni Culturali in base al titolo di formazione.
La sentenza conferma così che in Italia esiste ununica figura di Restauratore di Beni Culturali come riconosciuta anche dal Ministero dei Beni culturali. La sentenza libera ora la strada da ogni ostacolo per la prossima pubblicazione dellatteso elenco unico.
Come sottolinea Roberto Borgogno, Presidente di Confartigianato Restauro, un unico elenco dei Restauratori di beni culturali abilitati ad effettuare lavori di restauro su beni culturali mobili e superfici decorate dellarchitettura risolverà la confusione creatasi con la permanenza di differenti modalità di riconoscimento. Nellelenco unico ribadisce Borgogno gli iscritti dovranno legittimamente risultare differenziati soltanto in ragione del relativo settore di competenza e non anche, come pretendeva lAssociazione ricorrente, in funzione del titolo della rispettiva qualifica.
Crediamo che questa sentenza oltre a rappresentare un successo perché non crea binari separati, potrà avere valore anche negli appalti e contribuirà a definire la procedura di qualifica anche per i collaboratori restauratori. Ha commentato Gabriele Rotini, responsabile nazionale CNA Artistico e Tradizionale