Dopo un restauro durato circa un anno tornano a casa, nella Reggia di Caserta, cinque dipinti che dal 1963 erano collocate nei Saloni al piano nobile e in consegna alla Scuola Nazionale dell’Amministrazione per l’abbellimento dei saloni di rappresentanza che si affacciano sullo Scalone Reale. Delle cinque opere, tre appartengono a una serie piu’ ampia e rappresentano tematiche riferibili alla difesa della patria: ‘La battaglia delle Amazzoni’; ‘Semiramide alla difesa di Babilonia’; ‘L’incendio di Troia’. Con il restauro e’ stato possibile rivedere la tradizionale e non documentata attribuzione delle opere al viterbese Giovanni Francesco Romanelli (1610-1662) in favore del pittore parmigiano Giovanni Canti (1653-1716). A Mantova, Canti gesti’, alla fine del Seicento, una scuola dalla quale e’ probabile che provengano i tre dipinti, la cui preparazione e’ stata effettuata su un supporto in tela di riuso. Il quarto dipinto proviene probabilmente da Villa Favorita. L’autore e’ il figurista Raffaele Mattioli (1780 – 1843), piu’ noto come scenografo del teatro San Carlo di Napoli. Il tema e’ la Grecia classica mentre l’evento rappresentato e’ il lancio del disco durante i giochi olimpici e la vittoria di Atene. Il quinto dipinto, infine, e’ un’enorme tela che presentava notevoli lacune. Il suo autore e’ Francesco Casanova, fratello del piu’ noto seduttore, che la dipinse a Vienna insieme a una caccia alla volpe per la nuova residenza di Ferdinando IV e Maria Carolina d’Asburgo. Quando i quadri giunsero a Caserta, il 30 settembre 1798, suscitarono a tal punto l’ammirazione del re che questi li fece collocare nella seconda anticamera verso il cortile, alle spalle della sala dell’Estate dove si tenevano le udienze, in modo che gli ospiti potessero ammirarne il pregio.