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Archeologia: rinascita della Domus di Tito Macro ad Aquileia

da | 29 Set 2020 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Foto: Fondazione Aquileia

La ‘Domus di Tito Macro’ è protagonista di un progetto innovativo di valorizzazione, inaugurato la scorsa settimana, che ha riportato in vita gli ambienti dell’abitazione ad Aquileia (Udine). L’opera consiste nella risistemazione dell’area – in seguito agli scavi condotti dall’Università di Padova – e nella costruzione di una copertura, tra le più grandi in Europa, che consentirà al pubblico di entrare nell’antica dimora romana.

L’intervento, promosso da Fondazione Aquileia, è stato finanziato con 6 milioni di euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia e da Ales Spa, lo strumento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali per il recupero dei beni storici.

La Domus di Tito Macro – facoltoso protagonista della vita dell’antica Aquileia – si sviluppa su una superficie di 1.700 metri quadrati ed è tra le più vaste dimore di epoca romana tra quelle rinvenute nel Nord Italia. La villa è stata riportata alla luce dagli archeologi dell’Università di Padova diventando l’unica casa romana scavata integralmente. Inoltre, sono stati scoperti straordinari pavimenti con 320 metri quadrati di mosaici,databili tra la fine del I° secolo a.C. e la metà del I° d.C.

La nuova copertura di protezione, una teca lunga 77 metri e larga 25, oltre a proteggere i reperti restaurati dagli archeologi, permetterà ai visitatori di ammirare i resti della villa romana in tutte le stagioni dell’anno, al riparo dal sole e dalle intemperie. La costruzione consentirà di comprendere concretamente l’articolazione della Domus, le volumetrie, i percorsi, le fonti di illuminazione e il rapporto fra le sale. La visita sarà prossimamente arricchita con un allestimento multimediale che ricostruirà gli ambienti e le pavimentazioni attraverso l’utilizzo delle più moderne tecnologie.

Si tratta di un evento fondante per la città di Aquileia perché come ha evidenziato Tiziana Gibelli, l’assessore regionale alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, segna l’inizio di una nuova stagione per uno dei monumenti architettonici dei quali la Regione si può fregiare, simbolo culturale del nostro Paese. Aquileia, infatti, rappresentava un importante snodo economico e politico tra la civiltà romana, i Balcani, il Nord Africa e il Medio Oriente.

Come ha spiegato l’assessore, intervenendo all’inaugurazione, a breve la Regione trasferirà all’esterno il traffico che ora percorre il nucleo urbano “con l’obiettivo di facilitare la visita dell’antica città romana”. A quest’opera si aggiungeranno le infrastrutture per dotare Aquileia della banda larga che consentirà a turisti, visitatori e appassionati di storia e archeologia di scoprire l’antica località romana con moderni strumenti multimediali.

“L’obiettivo che la Regione si è posta – ha detto Gibelli – è quello di assicurare un futuro alla Aquileia antica e prospettive nuove all’Aquileia di oggi”.

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