Diritto d’autore, appello al ministro Franceschini dagli Stati Generali della Musica Emergente

da | 17 Feb 2020 | Arte e Cultura, Leggi e regolamenti

Inviato, lo scorso venerdì, l’appello sul diritto d’autore, al Premierdel Governo Giuseppe Conte e al Ministro per i Beni Culturali e Turismo Dario Franceschini, affinché l’Italia recepisca al più presto la nuova Direttiva UE sul Copyright.

L’appello, inviato dagli Stati Generali della Musica Emergente Italiana – un coordinamento formato dalle sigle che rappresentano la musica italiana emergente – chiede una risposta governativa sulla direttiva adottata dall’Unione Europea nel 2019 dopo un lungo e articolato confronto, in sede comunitaria. Secondo gli Stati Generali la direttiva “non imbavaglia in alcun modo la libera circolazione delle informazioni e delle idee, è uno strumento essenziale per garantire un migliore e più equilibrato accesso ai contenuti digitali, garantendo ai titolari degli stessi un’adeguata remunerazione, e finalmente una maggiore responsabilità per le piattaforme, superando il cosiddetto Value Gap così da proiettare definitivamente il settore nell’era dello streaming”. Con l’attuazione della Direttiva UE sul Copyright anche in Italia i giganti del web, dovranno riconoscere dei giusti compensi alla filiera dei contenuti per la musica, “affinché vi possa essere sul mercato una libera concorrenza tra piattaforme abolendo regimi di monopolio che rischiano di soffocare il settore” precisano gli Stati Generali.

Ad oggi il 70% del consumo di musica italiana avviene tramite piattaforme digitali, permettendo una fruizione dei brani libera da barriere: grazie al digitale si può ascoltare musica in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. È da considerare, inoltre, che il 40% del mercato musicale è costituito da artisti che si autoproducono, da club e festival per emergenti e da medie e piccole etichette discografiche indipendenti: nuove realtà che scommettono sugli artisti del futuro e che, per questo, necessitano di un maggior reperimento di risorse dal mercato.

La disposizione, approvata dal Parlamento di Bruxelles dopo anni di dibattito, porterebbe ad un equilibrio tra gli interessi dei consumatori, delle piattaforme e dei creatori di contenuti, così da garantire uno sviluppo sano dell’economia digitale dei prodotti culturali. In una nota degli Stati Generali della Musica Emergentesi legge che la direttiva sul diritto d’autore andrebbe “a sanare il fatto che le grandi piattaforme ottengono proventi dai contenuti senza riconoscere spesso quasi nulla alla filiera creativa musicale”

Nel frattempo, giovedì 20 febbraio, Dario Franceschini incontrerà le categorie interessate al decreto relativo all’aggiornamento delle tariffe dell’equo compenso per la copia privata di opere protette dal diritto d’autore. La copia privata è il compenso che si applica sui supporti in cambio della possibilità di effettuare registrazioni di opere protette dal diritto d’autore. I Soggetti tenuti alla corresponsione del compenso sono sia il fabbricante che l’importatore, nello Stato italiano, della copia privata.Tra le associazioni che verranno ascoltate: la Siae, l’AgCom ma anche Audiocoop, Videorights, Nuovo IMAIE, Anica, Confindustria Cultura Italia, CGIL-SLC – Sindacato lavoratori della comunicazione, FIMI – Federazione industria musicale italiana, Codacons, Federconsumatori e Altroconsumo.

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