Con oltre 2,5 milioni di visitatori la mostra Grand Tourismo, esposta fino allo scorso 15 settembre presso le Gallerie degli Uffizi, è la mostra più visitata degli Uffizi e tra le più visitate al mondo negli ultimi anni.
Un anno e due mesi nella sala 56 agli Uffizi, precisamente dal 21 luglio 2018 al 14 ottobre 2018 e poi prolungata fino alla metà di settembre 2019, Grand Tourismo, la mostra basata sul progetto di Giacomo Zaganelli, ha collezionato circa 7 mila visite giornaliere.
Grand Tourismo ha battuto molti record: ha superato Heavenly Bodies al Metropolitan Museum di New York (1,6 milioni di visitatori), Do Ho Suh: Almost Home al Smithsonian di Washington (1,1 milioni di visitatori). E anche lesposizione Toutânkhamon, le Trésor du Pharaon al Grande Halle de La Villette (1,3 milioni di ingressi registrati).
Illusion, Everywhere but nowhere e Uffizi Oggi sono i tre video dellesposizione ormai conclusa. Lidea centrale del progetto di Zaganelli è il comportamento del turista oggi, attraverso lo smartphone e le nuove tecnologie: fisicamente presente, ma mentalmente assente. In Illusion le strade del capoluogo toscano diventano la prova dellacquisizione di foto; in Everyehere but nowhere è Palazzo Strozzi il protagonista che ci fa capire come vengono utilizzati i devices elettronici; Uffizi Oggi, invece, mostra cosa avviene quotidianamente nel museo, durante una domenica qualunque, di fronte alle opere di Botticelli (Nascita di Venere e Primavera).
«Il mio progetto [ ] aveva dichiarato Zaganelli – vuole essere loccasione per attivare un dibattito critico sulla disattenzione e sulla superficialità con cui ogni giorno affrontiamo il quotidiano, partendo dalla mercificazione dei patrimoni storici delle principali città darte, dove lutilizzo di memory card ha sostituito luso del cervello. A guidarci nellosservazione del mondo è sempre più la necessità di accumulazione e condivisione di immagini tutte uguali e omologanti. È il telefono a fare da filtro a ogni cosa che crediamo di aver visto».
Appare evidente la trasformazione della tecnologia sullofferta turistica e sulla fruizione artistica. Era difficile far comprendere questo, ma la mostra lo ha fatto: ha dato la possibilità ai visitatori di vedersi, come in uno specchio, rivelando come «le esperienze sensoriali dirette e reali ha spiegato Eike Schmdt, Direttore degli uffizi nonché curatore della mostra insieme a Chiara Toti – siano sempre più filtrate da altri strumenti che ci connettono con il virtuale».
[© Foto di Gallerie degli Uffizi]