Gli Amanti di Modena sono due uomini

da | 11 Set 2019 | Arte e Cultura, Conservazione e Tutela

Sono due uomini gli “Amanti di Modena”, una coppia sepolta nella stessa tomba di epoca tardo-antica, e non un uomo e una donna come si era ipotizzato nel 2009, l’anno della scoperta. Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Bologna che hanno utilizzato una tecnica innovativa: l’analisi dello smalto dentale.

Tombe di questo genere ce ne sono molte in giro. Due amanti sepolti mano nella mano, ma sempre due soggetti di sesso opposto. Questo è il primo caso, invece, in cui due amanti si rivelano dello stesso sesso. L’Università di Bologna ha pubblicato su Scientific Reports lo studio che ha condotto a questa conclusione dal titolo Enamel peptides reveal the sex of Late Antique ‘Lovers of Modena”.

I due corpi al ritrovamento erano in pessime condizioni ed era difficile utilizzare i consueti metodi di analisi delle ossa per attribuire il loro sesso. Si è optato, quindi, per una tecnica che prevede l’analisi dello smalto dentale. Nello smalto, infatti, sono presenti due proteine: Amelx e Amely. Solo quest’ultima però è presente nei soggetti di sesso maschile. Grazie a questa proteina, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che i due “Amanti di Modena” sono due uomini; e per avere la completa certezza, l’analisi è stata condotta anche su altri 14 individui utilizzati come campione di controllo.

Le domande sorgono spontanee: chi sono questi due uomini? E che relazione c’era tra loro? Non esistono altri casi di questo genere, neanche in letteratura, quindi ad oggi si possono solo fare ipotesi. L’ipotesi dell’amante è scartata dai ricercatori, poiché in epoca tardo antica non era pratica comune. «Visto che i due individui hanno età simili, – afferma Federico Lugli, ricercatore dell’Università di Bologna e primo autore – potrebbero invece essere parenti, ad esempio fratelli o cugini. Oppure potrebbero essere soldati morti insieme in battaglia: la necropoli in cui sono stati rinvenuti potrebbe infatti essere un cimitero di guerra».

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