Sono due uomini gli Amanti di Modena, una coppia sepolta nella stessa tomba di epoca tardo-antica, e non un uomo e una donna come si era ipotizzato nel 2009, lanno della scoperta. Ad affermarlo è uno studio condotto dai ricercatori dellUniversità di Bologna che hanno utilizzato una tecnica innovativa: lanalisi dello smalto dentale.
Tombe di questo genere ce ne sono molte in giro. Due amanti sepolti mano nella mano, ma sempre due soggetti di sesso opposto. Questo è il primo caso, invece, in cui due amanti si rivelano dello stesso sesso. LUniversità di Bologna ha pubblicato su Scientific Reports lo studio che ha condotto a questa conclusione dal titolo Enamel peptides reveal the sex of Late Antique Lovers of Modena”.
I due corpi al ritrovamento erano in pessime condizioni ed era difficile utilizzare i consueti metodi di analisi delle ossa per attribuire il loro sesso. Si è optato, quindi, per una tecnica che prevede lanalisi dello smalto dentale. Nello smalto, infatti, sono presenti due proteine: Amelx e Amely. Solo questultima però è presente nei soggetti di sesso maschile. Grazie a questa proteina, gli studiosi sono arrivati alla conclusione che i due Amanti di Modena sono due uomini; e per avere la completa certezza, lanalisi è stata condotta anche su altri 14 individui utilizzati come campione di controllo.
Le domande sorgono spontanee: chi sono questi due uomini? E che relazione cera tra loro? Non esistono altri casi di questo genere, neanche in letteratura, quindi ad oggi si possono solo fare ipotesi. Lipotesi dellamante è scartata dai ricercatori, poiché in epoca tardo antica non era pratica comune. «Visto che i due individui hanno età simili, – afferma Federico Lugli, ricercatore dellUniversità di Bologna e primo autore – potrebbero invece essere parenti, ad esempio fratelli o cugini. Oppure potrebbero essere soldati morti insieme in battaglia: la necropoli in cui sono stati rinvenuti potrebbe infatti essere un cimitero di guerra».